L'ultima notte della nostra vita
Genere: Narrativa
Autore: Adam Silvera
Che cosa faresti se scoprissi che oggi è l'ultimo giorno della tua vita? Il 5 settembre, poco dopo mezzanotte, il servizio Death-Cast contatta Mateo Torrez e Rufus Emeterio per dargli una cattiva notizia: moriranno nel corso della giornata. Mateo e Rufus non si conoscono ma, per diverse ragioni, entrambi cercano un amico per passare l'ultimo giorno della loro vita. Esiste un'app per questo: si chiama Last Friend ed è così che Rufus e Mateo si incontrano. Entrambi sanno che il tempo a loro disposizione è già segnato. Ma non hanno nulla da perdere e resta solo da vivere tutta una vita in un giorno. Questo romanzo ci ricorda che non esisterebbe la vita senza la morte, né l'amore senza il sentimento di perdita. E che è possibile cambiare tutto il nostro mondo in un solo giorno. Per chi ha bisogno di ricordare che ogni giorno è importante. Un'intensa storia d'amore definita dal destino fin dall'inizio.
Salve lettori!
Oggi parlerò di un libro che mi ha toccato il cuore, “L’ultima notte della nostra vita” di Adam Silvera, pubblicato in Italia da Il Castoro Editrice.
«Non importa come scegliamo di vivere, alla fine moriamo entrambi.»
Il cellulare squilla, squilla, squilla. Pronto?
Se vi dicessero che vi stanno telefonando perché morirete entro 24 ore? Ovviamente pensereste che è assurdo, uno scherzo.
Invece questo è proprio ciò che accade a Mateo Torrez e Rufus Emeterio, due ragazzi di diciotto e diciassette anni, quando il servizio di Death-Cast li chiama poco dopo la mezzanotte del 5 settembre.
Si conosceranno tramite un’app, “Lastfriend”, creata per offrire ai Decker, coloro che hanno ricevuto la triste chiamata, l’opportunità di avere un Ultimo Amico, che potrebbe essere qualcuno che non ha ricevuto l’avviso oppure un altro sfortunato.
Così diversi ma uniti da un destino comune, dovranno affrontare loro stessi e le loro paure, pronunciare i propri dolorosi addii e, soprattutto, dovranno vivere come non hanno mai fatto prima.
Non posso iniziare se non parlando dei nostri due protagonisti. Mateo è un ragazzo timido, paranoico e immensamente generoso. Ha passato la sua intera vita a nascondersi, permettendo solo a suo padre e la sua migliore amica Lidia di “vederlo” davvero. Invece Rufus è un ragazzo disinvolto, un amico gentile, ama la fotografia e andare in bicicletta.
Compare per la prima volta mentre sta picchiando il ragazzo della sua ex fidanzata, tuttavia non è un ragazzo cattivo. Gli ultimi mesi sono stati insopportabili ed è arrabbiato, ma a consolarlo ci pensano i Plutone: Malcolm e Tagoe, i suoi migliori amici, e Aimee, la sua ex ragazza.
Plutone è stato declassato a pianeta nano, ma nessuno di loro declasserebbe l’altro, è quello che ci spiega Rufus.
In questo libro è possibile leggere non solo i punti di vista di Rufus e Mateo, ma anche quelli di altri personaggi. Si passa da nomi a noi familiari nella storia, a nomi che a primo impatto ci risultano sconosciuti, per poi rivelarsi in qualche modo collegati ai protagonisti.
È una cosa che ho apprezzato tantissimo perché non fa che arricchire il romanzo ancora di più.
In particolare, vorrei soffermarmi sul punto di vista di Delilah Grey, una ragazza che lavora per Infinite Weekly e che ha ricevuto l’avviso. Lei è certa che sia uno scherzo crudele del suo ex ragazzo che lavora per Death-Cast e non è riuscito ad accettare che lei lo abbia lasciato, per questo sceglie di non crederci. Nel frattempo viene a conoscenza che Howie Maldonado, un attore famosissimo, è stato chiamato dal servizio e decide che sarà lei a raccontare la sua storia, così convince il proprio capo a farla assistere all’intervista.
Howie ha molti rimpianti. La sua vita è corsa troppo velocemente. Ama il suo lavoro, ma non sa chi è veramente. Avrebbe voluto l’amore, ma la carriera non gliel’ha permesso. Avrebbe voluto essere un figlio per i suoi genitori.
Ho adorato seguire questa piccola vicenda parallela al racconto di Rufus e Mateo, esattamente come le altre.
«Ti avrei amato se avessimo avuto più tempo. O forse ti amo già. Spero che non mi odierai per averlo detto, ma sono davvero felice. Ci sono un mucchio di regole su quanto tempo debba passare prima che tu possa guadagnarti il diritto di dirlo a qualcuno, ma non ti mentirei anche se non avessimo così poco tempo. La gente perde un sacco di tempo ad aspettare il momento giusto, ma a noi non è concesso questo lusso. Se avessimo tutta la vita davanti scommetto che ti stancheresti di sentirmi dire quanto ti amo perché sono convinto che quella è la strada che avremmo preso. Ma visto che stiamo per morire voglio dirlo tutte le volte che voglio: ti amo, ti amo, ti amo, ti amo.»
Un amore sbocciato nella morte. Mateo e Rufus si sono trovati e si sono innamorati.
Che gioco perverso, penserete.
Mentre altri invece potrebbero chiedersi come sia possibile che due persone si siano innamorate in meno di 24 ore.
Non importa come, è successo e basta. Questi due ragazzi destinati a morire si sono salvati a vicenda, hanno trovato nell’altro un amico, e poi qualcosa di più. Rufus ha aiutato Mateo a superare la sua paura del mondo e a “sbloccare” il proprio coraggio, Mateo ha reso Rufus migliore. Si sentiva perso, arrabbiato e frustrato a causa di tutto ciò che aveva passato, ma Mateo lo ha guidato nella guerra contro i demoni che lo perseguitavano e gli ha dato speranza.
Non è qualcosa che si può spiegare facilmente. Bisogna viverlo e se leggerete questo libro potrete farlo.
L’ambientazione è poco dettagliata ma mi sento di dire che non è per niente un punto debole. È ovvio, tutti vorremmo sapere qualcosa in più su questo mondo, su come funzioni Death-Cast, tuttavia non è questo che ha importanza nel libro. Quello che ha importanza è raccontare il percorso di formazione di due adolescenti che per crescere hanno bisogno di superare e accettare il dolore, di fronteggiare e accogliere i propri sentimenti.
«Finirà pure con un game over, ma intanto abbiamo vinto.»
Ah miei cari lettori, ho capito così tante cose grazie a questo libro.
Tendiamo a vivere come se avessimo tante altre vite a disposizione, ma non è così. La vita è una sola.
Il pensiero di sprecare la nostra vita a causa della paura, qualsiasi paura, dovrebbe sinceramente farci arrabbiare.
Perché “L’ultima notte della nostra vita” fa questo, ti fa riflettere, ti apre gli occhi, ti fa infuriare.
Death-Cast potrà anche non esistere e noi potremo non sapere quando moriremo, ma siamo pur sempre mortali e questa vita è troppo preziosa per esitare, temere e non rischiare. Ogni tanto qualche rischio vale la pena correrlo perciò... vivete! Fatelo per Rufus, Mateo, Howie, Delilah e tutti gli altri Decker. Fatelo per me, fatelo per voi.
Adesso vi lascio e vi saluto. Con le lacrime che premono per uscire ancora, vi consiglio di leggere questo libro e di farne tesoro. Alla prossima avventura!
Alessia
Voto libro - 5
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