Con un'altra forma


 Genere: Romance m/m

Autore: Bart Yates

3 Ottobre 

Noah York è un adolescente gay che non ha ancora fatto coming out. Ha la lingua lunga, un forte senso critico e tantissimo materiale a disposizione per lanciarsi in una delle sue invettive. Dopo essere rimasta vedova, la madre di Noah, una poetessa dal carattere difficile, accetta un lavoro da insegnante in una piccola città del New Hampshire, lontano da Chicago e dal mondo che lui ha sempre conosciuto. Noah va abbastanza d’accordo con la madre, ma la vecchia casa che stanno cercando di restaurare comincia a svelare i suoi oscuri segreti per mezzo di polverosi barattoli di vetro nascosti all’interno delle pareti. I barattoli contengono frammenti di lettere, poesie e pezzi di diario che finiscono per ricostruire una storia di dolore e violenza che crea un’improvvisa frattura fra Noah e sua madre. Per fortuna, Noah trova un alleato inaspettato in J.D., un vicino di casa adolescente che ha tanti problemi con la sua famiglia.

 recensione

Salve lettrici e lettori,
ho appena finito di leggere “Con un’altra forma” di Bart Yates edito Triskell Edizioni, che ringrazio per l’invio di una copia digitale, un romanzo ambientato nei primi anni duemila che viene definito un romance m/m ma che alla fine è molto più di questo.
In questo romanzo si nota che l’autore ha fatto particolare attenzione alla caratterizzazione dei personaggi e secondo me questo è il punto forte di questo libro. 
 
Infatti, ci troviamo davanti a Noah York, ragazzo di diciassette anni che si è appena trasferito da Chicago ad una piccola cittadina di provincia insieme alla madre dopo la morte improvvisa del padre che ha scombussolato tutta la famiglia. Entrambi erano molto legati all’uomo e adesso si trovano persi senza quella presenza pacata e amorevole che forse avevano sempre dato per scontato.
La madre, la famosa poetessa Virginia York, è lontana dalla tipica madre che ci potremmo aspettare, anzi è piuttosto eccentrica e più occupata a scrivere poesie che prendersi cura di suo figlio in preda a crisi adolescenziali, e adesso si ritrova senza il marito che è sempre stato il collante fra i due e sembra non sapere bene come fare il genitore in solitudine.
 
“Il problema della morte è che uccide molto di più della persona che muore. Papà si è portato via con sé una grossa parte di mamma e probabilmente anche una gran parte di me.”
 
Noah è un ragazzo sagace e ha la capacità di dire sempre la cosa più inopportuna, anche se lui continua a sostenere che sono gli altri a non capire il suo humor, sa di essere intelligente e questo lo rende spesso superbo e altezzoso nei confronti degli altri. Ama la letteratura, ma è sempre in contrasto con i gusti letterari della madre con cui si scontra spesso. Farà suo malgrado amicizia con il figlio dei vicini di casa: J.D., suo coetaneo che secondo il protagonista rispecchia in tutto lo stereotipo del ragazzo di campagna bello ma “stupido”, ma dopo l’iniziale diffidenza i due legheranno sinceramente e Noah si accorgerà che inizia a sentire per l’amico qualcosa che non aveva mai provato prima d’ora.
 
“Qual è il motivo della mia attrazione? Perché lui sì e Scott no? Non ne ho la più pallida idea. Il mio corpo sa cosa gli piace e non ha alcun problema a trascinarsi dietro la mia testa e la mia anima.”
 
Non mi aspettavo minimamente il romanzo che mi sono trovata davanti e, soprattutto, non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto. Il primo scoglio che ho subito incontrato è lo stile di scrittura, perché non amo i libri scritti in prima persona e al presente, e all’inizio ho fatto fatica ad abituarmi, ma devo ammettere che grazie a questo sono potuta entrare ancora più a fondo nella storia e a mettermi completamente nei panni di Noah, poter sentire ogni sua emozione e capire il suo punto di vista.
Ho davvero amato ogni personaggio, sia i principali che quelli secondari, perché sono stati caratterizzati e descritti in modo così profondo e autentico che spesso ho provato le loro stesse emozioni. La madre di Noah, quella che tutti vedono da fuori come la famosa poetessa di successo, nasconde traumi e ferite mai affrontate e che sono rimaste lì in attesa del momento in cui si è trovata più vulnerabile e, con il marito appena morto e un figlio adolescente intrattabile, è arrivato il tempo di fare i conti con il passato.
 
“Ci sono dei momenti in cui le voglio così tanto bene da non riuscire a sopportarlo. Lo so che spesso parlo male di lei, ma qualunque altra cosa sia, mia madre è anche questa.”
 
Lo stesso Noah, così sicuro di sé per certi aspetti ma insicuro su altri, si ritrova catapultato in una vita che non riconosce più, le sfuriate con la madre a causa dei carattere forte di entrambi e i lunghi silenzi che seguono, a cui si aggiunge anche il fare i conti con la scoperta del suo essere gay.
Anche J.D. e la sua famiglia hanno la loro fetta di problemi mai risolti, tra genitori alcolisti e bigotti, con dolori passati celati per salvare l’apparenza.
E il tutto si intreccia con la loro nuova casa che sembra racchiudere una storia che nessuno aveva mai raccontato, sepolta insieme alla morte del precedente proprietario e che ora sta uscendo allo scoperto grazie a dei barattoli disseminati all’interno dei muri. Barattoli che contengono poesie o pezzi di diario scritte dalla defunta moglie del vecchio abitante della casa, morta in circostanze poco chiare.
Non riesco a trovare niente che non mi sia piaciuto in questa storia dai temi pesanti e difficili ma affrontati in modo così reale. È un romanzo di narrativa LGBTQ+ diverso dal solito, di crescita personale che porta alla luce dei segreti che i nostri protagonisti avrebbero voluto rimanessero tali.
Consiglio davvero questo libro a tutti, buona lettura.
 

Voto libro - 5 



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