A good girl's guide to murder
La serie è composta da:
1. Come uccidono le brave ragazze
2. Brave ragazze, cattivo sangue
3. Una brava ragazza è una ragazza morta
Genere: Thriller
Scritto da: Holly Jackson
26 gennaio 2021
Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L'assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l'assassino fosse davvero ancora là fuori?
Salve Confine,
oggi vi parlerò di un sorprendente thriller young adult uscito il 26 gennaio scorso per Rizzoli, che ringrazio per l’invio della copia digitale.
Si tratta di “Come uccidono le brave ragazze” di Holly Jackson, che mi ha riportato alla memoria “Uno di noi sta mentendo”, altro thriller YA che mi aveva lasciato altrettanto entusiasta.
“Cosa successe davvero a Andie Bell il 20 aprile 2012?
E se – come mi dice il mio istinto – Sal Singh non è colpevole, allora chi la uccise?”
Pippa Fitz-Amobi è una loquace e intelligentissima liceale dalla vita tranquilla e organizzata, piena di progetti per il suo futuro.
Uno di questi progetti riguarda la sua tesina di fine anno, che comincia come lo studio di un caso di omicidio avvenuto qualche anno prima nella sua cittadina, Little Kilton, e finisce per diventare un’ossessione, trasformando la ragazza in un detective.
Nel 2012, infatti, Andie Bell, la ragazza più popolare del liceo, scompare nel nulla; tracce del suo sangue e diversi indizi ci dicono che sia probabilmente morta, e portano al sua ragazzo, Sal Singh che, accusato del suo omicidio, si toglie la vita.
Ma Pippa non è assolutamente convinta che le cose siano andate così.
Sal era un bravissimo ragazzo, Pippa lo sapeva bene, e mai sarebbe stato capace di un atto così crudele, allora decide di scoprire la verità e riabilitare Sal nella memoria dei cittadini di Little Kilton, insieme ai suoi genitori e al fratello minore, Ravi, ostracizzati dalla comunità per il presunto crimine di Sal.
Con l’aiuto di Ravi e armata di un fine intuito e capacità di deduzione straordinarie, Pip riporterà alla luce scottanti segreti e atroci verità che qualcuno non vuole siano scoperte. Pippa non si arrende, anche a costo di mettersi in pericolo, ma quanto le costerà la ricerca della verità?
“Benché questa storia abbia parecchi mostri, ho scoperto che non vi si può molto facilmente separare il bene dal male. Alla fine, è una storia di persone, e delle loro differenti sfumature di disperazione, che si scontrano le une contro le altre. Ma ci fu qualcuno che rimase buono fino all’ultimo. E il suo nome è Sal Singh.”
“Come uccidono le brave ragazze” ha superato tutte le mie aspettative. La cover aveva attratto la mia attenzione, la trama mi aveva incuriosita, ma mai avrei immaginato che mi arrivasse tra le mani un thriller così completo, strutturato, verosimile e accattivante, che nulla ha da invidiare ai romanzi più acclamati di questo genere.
Se poi si pensa che questo è il romanzo d’esordio della Jackson, allora la sorpresa e la soddisfazione, nell’averlo letto, raddoppiano.
Il romanzo è strutturato in maniera originale: capitoli delle vicende che vanno accadendo si alternano a pagine della ricerca scolastica di Pippa, che appunta luoghi, fatti, interviste, presunti colpevoli e tutto quello che l’intuito le suggerisce.
La lettura risulta, così, dinamica e scorrevole e avvicina il lettore ai protagonisti e alle vicende.
Mi è piaciuto molto lo stile dell’autrice, che ho trovato semplice, giovane, di impatto.
Molto brava anche a costruire l’intreccio e a lasciare indizi qui e là insieme a false piste plausibili che, personalmente, mi hanno messo in crisi e entusiasmata tantissimo nell’ardito tentativo di scoprire la verità anzitempo.
Penso sia doveroso dire che Pippa è uno dei personaggi che ho preferito tra tutti i personaggi dei romanzi che ho letto da settembre a oggi.
Lei è una ragazzina determinata, risoluta, coraggiosa, ha degli obiettivi, sa quello che vuole e conosce il modo per raggiungerlo e ottenerlo.
È tenace e spesso pedante, testarda e divertente e ha alle spalle una famiglia colorata e originale, straordinaria e pazza quanto lei. Ho adorato il suo patrigno, davvero sensibile ed eccezionale.
Pippa si mette totalmente in gioco in questa vicenda e vuole raggiungere la verità a tutti i costi, perché sa che nel “cold case” di Andie Bell si nascondono troppe bugie, troppi segreti che hanno infangato la memoria di un ragazzo buono e gentile e la vita di tutta la sua famiglia.
Che dirvi? “Come uccidono le brave ragazze” è stato una scoperta sorprendente che mi ha presa tantissimo dopo una sfilza di letture che non mi avevano lasciato granché, quindi capirete bene perché adesso devo fare un appello alla Rizzoli e chiedere di portare in Italia il secondo volume della serie, perché sì, ho scoperto con eccitazione che si tratta di una serie, e anche il terzo, che presto uscirà in lingua originale. Capito Rizzoli?
Buona lettura, allora.
Voto libro - 5
Genere: Thriller
Scritto da: Holly Jackson
1 novembre 2022
Pippa Fitz-Amobi è reduce dalle avventure che l'hanno portata alla risoluzione del cold case della morte di Andie Bell. L'indagine è ora raccontata per filo e per segno in un podcast, che sviscera tutti i particolari dell'indagine. Pippa, segnata dagli eventi dell'anno precedente, afferma a gran voce che dopo la scorsa esperienza ha chiuso con il voler fare la detective.
Ma improvvisamente il fratello del suo amico Connor sparisce. La polizia non vuole fare nulla a riguardo, E Pippa si ritrova immersa in una nuova indagine, che mai avrebbe immaginato potesse portare a galla segreti tanto loschi. E questa volta, tutti sono in ascolto. Ma riuscirà a trovarlo prima che sia troppo tardi?
Salve Confine,
oggi posso finalmente parlarvi del secondo capitolo della serie thriller Young Adult di Holly Jackson, seguito di “Come uccidono le brave ragazze”. Il 1° novembre è uscito per Rizzoli “Brave ragazze, cattivo sangue”, che ringraziamo per la bellissima copia cartacea.
Il romanzo riprende le avventure investigative della protagonista, Pippa Fitz-Amobi, praticamente da dove l’avevamo lasciata nel primo volume.
È passato qualche mese da quando Pippa ha risolto il “cold case” della morte di Andie Bell e del presunto suicidio del suo ragazzo Sal, incolpato del fatto.
Adesso è praticamente la star di Little Kilton, manda avanti un podcast sull’indagine che l’ha vista protagonista (non senza difficoltà e pericoli) e aggiorna i suoi ascoltatori sul processo ai vari colpevoli.
Questa notorietà, però, non la lusinga e ha anche promesso ai suoi genitori che mai più si sarebbe fatta coinvolgere in attività come questa, che hanno messo in pericolo lei e non solo.
“Avevo fatto una promessa. A me stessa. A tutti quanti. Avevo detto che non lo avrei più fatto, non avrei più giocato alla detective, non mi sarei più smarrita nel mondo di segreti di una piccola città. Non io, non più. E l’avrei mantenuta; so che l’avrei mantenuta. Ma è successa una cosa e ora devo infrangere quella promessa.”
Però, quando Jamie, fratello maggiore del suo caro amico Connor, scompare misteriosamente la notte della commemorazione per Andie Bell e Sal, non può non rispondere alla richiesta accorata di Connor e della madre di aiutarli a trovare il ragazzo.
La polizia non sta dedicando la giusta attenzione al caso per mancanza di tempo e risorse, inoltre perché Jamie è già scomparso da casa altre volte per tornare un paio di giorni dopo. Ma Pippa sa che questa volta non è lo stesso; qualcosa le suggerisce di sbrigarsi a trovare gli indizi che possano portarla dritto da Jamie. Un Jamie ancora vivo possibilmente…
Lettori, quando ho letto il primo romanzo della serie sono rimasta piacevolmente colpita dalla bravura di Holly Jackson di presentarci un thriller Young Adult così coraggioso e talmente ben scritto da risultare credibile al 100%.
Prepararmi a leggere il secondo volume è stato difficile per me, avevo troppa paura di rimanere delusa. Storie così perfette sono difficili da replicare e invece Pippa Fitz-Amobi l’ha fatto di nuovo! La Jackson l’ha fatto di nuovo e io ne sono stata ben contenta.
Pippa è un personaggio così audace, forte, coraggioso, così candido nell’ammettere le sue debolezze, le sue mancanze, che non si può fare altro che ammirarla e condividere con lei ogni sua paura, ogni sua incertezza e ogni sua decisione. Come quella di tuffarsi a piè pari nell’ennesimo caso, nonostante la promessa ai genitori, nonostante tutti i segnali lampeggino di rosso pericolo.
La scomparsa di Jamie le manda vibrazioni così contrastanti e scariche di adrenalina così forti che non può resistere. Il fatto di voler aiutare Connor in quanto sua amica è solo la facciata che nasconde, invece, quanto sia forte e ormai radicato l’istinto da detective in Pippa. Lei deve farlo e sa già che, mentre lo farà, sarà ossessionata dal caso, così tanto da ignorare il pericolo, proprio come è successo la prima volta. E il pericolo, anche questa volta, è altissimo, perché quella di Jamie non è una semplice scomparsa. Tutto quello che porta Pippa sempre più vicina alla verità ci fa presagire che qualcosa di più grande sia in gioco, come la vita di molte persone.
Se avete letto la recensione del volume precedente, allora saprete già quanto mi sia piaciuto lo stile della Jackson, sempre fresco e giovanile, ma capace di ispirare pensieri profondi, di coinvolgere il lettore a un livello altissimo, impegnandolo nella missione insieme alla protagonista della ricerca della verità, della soluzione del caso.
Quindi come non aspettare in trepidante attesa l’uscita del terzo e ultimo capitolo, che in lingua originale si intitola “As Good as Dead” e che promette già di essere degno dei suoi predecessori. Quindi, Rizzoli, non farci attendere di nuovo così tanto.
Buona lettura.
Voto libro - 5
Genere: Thriller
Scritto da: Holly Jackson
4 aprile 2023
Sono passati pochi mesi da quando Pip Fitz-Amobi ha risolto il suo ultimo caso, che ancora le toglie il sonno, ed ecco che si ritrova costretta a indagare di nuovo. Uno stalker le manda continuamente messaggi di velata minaccia, ma ancora una volta la polizia non dà peso alle sue segnalazioni e sceglie di non intervenire. Più che mai Pip sente di non poter contare sulla loro protezione ma è assolutamente determinata a trovare il suo personale nemico. Indagando come ha imparato a fare, non ci mette molto a scoprire delle analogie tra il suo stalker e un serial killer locale responsabile di ben cinque omicidi alcuni anni prima. Stavolta è la sua vita a essere in pericolo, e per salvarsi Pip dovrà lottare come non ha mai fatto prima, scegliendo di percorrere una strada che non avrebbe mai creduto possibile…
Salve Confine,
con molto piacere, e anche un po’ di prematura nostalgia, vi comunico che ho letto il terzo e ultimo volume della trilogia di Holly Jackson, “Come uccidono le brave ragazze”, con l’indomita e coraggiosa protagonista Pippa Fitz-Amobi.
“Una brava ragazza è una ragazza morta”, questo il suggestivo titolo, è uscito ad aprile per Rizzoli, ma la mia recensione vi arriva in ritardo perché ho dimenticato di postarla, troppo sconvolta e presa dal romanzo stesso e dai contrasti interiori che mi ha provocato. Ma andiamo a scoprire di cosa parlo.
*** Vi avviso: potrebbero esserci spoiler sui precedenti due romanzi della serie. ***
Ritroviamo la nostra Super Pippa alcuni mesi dopo la risoluzione del caso che vedeva coinvolto, suo malgrado, il fratello del suo migliore amico e qualche nuovo abitante della piccola cittadina Little Kilton.
Pippa è ancora sconvolta per la morte ingiusta di un personaggio inaspettato che nascondeva i suoi tristi segreti ma che non meritava questo triste epilogo.
Se chiude gli occhi sente ancora lo sparo, vede le sue mani macchiate di sangue, ragion per cui non riesce a dormire e si sta esaurendo, nel senso letterale della parola.
Ha cominciato, con non poche difficoltà, la seconda stagione del podcast sui casi da lei risolti e rivivere quei momenti non è il massimo per la sua mente fragile.
Nel frattempo c’è molta tensione anche su un altro fronte, quello che riguarda Max Hastings e l’accusa di stupro che lei, insieme ad altre ragazze, ha mosso contro di lui e che sta perdendo clamorosamente.
“Max Hastings. La sua pietra angolare. Lo schermo capovolto tramite in quale definiva sé stessa, tutto ciò che era e tutto ciò che non era. «Che m*rda quando ti mettono qualcosa nel drink e ti rovinano la vita eh?» Si allontanò e uscì nella notte, nascondendo lo sguardo alle stelle troppo luminose.”
Pippa sta così male che ha perso il sonno e l’appetito, non riesce a concentrarsi sul suo futuro scolastico, sulla sua famiglia, gli amici e tutto il resto, tanto che, per avere un po’ di sollievo, ha cominciato ad assumere farmaci, come sonniferi potenti e ansiolitici, di nascosto, servendosi dallo spacciatore del paese.
Quando comincia a ricevere velate minacce di morte, non si rende subito conto di quello che le sta succedendo, ma le minacce si fanno meno velate, di volta in volta, fino a diventare inequivocabili e allora Pippa, seppure controvoglia, chiede aiuto alla polizia che, come sempre, sembra non crederle, sminuendo tutte le prove che porta a sostegno della sua tesi.
Decide così di fare tutto da sola come sempre, anche se non ha le forze, anche quando la paura per quello che potrebbe accadere alle persone che ama si fa paralizzante.
Grazie al suo intuito, riesce a collegare quello che le sta accadendo a una serie di omicidi avvenuti qualche anno prima per mano del “Killer del nastro adesivo”, che sta scontando la sua pena in carcere, quindi com’è possibile?
“Dopo tutto quel tempo, Andie Bell celava ancora un mistero.”
Quando lo stalker che la sta minacciando riesce a rapirla e a portarla in un luogo per lui sicuro, finalmente Pippa riesce a capire e a collegare tutto, anche la morte di Andie Bell (il caso del primo romanzo) e il tutto non sarà così scontato come può apparire, nemmeno le conseguenti mosse di Pippa che, tra la salvezza e la vendetta, sceglie quest’ultima, trasformandosi da vittima a carnefice e mettendo a segno ben due colpi.
“Era arrabbiato, ma Pip non poteva fare a meno di sorridere, stringendosi il telefono contro l’orecchio, per avere Ravi più vicino. Lei era scomparsa e lui… lui l’aveva cercata”.
Cari lettori e care lettrici, Holly Jackson si conferma la mia autrice di thriller young adult preferita.
Non c’è bisogno che io mi ripeta sulla capacità di questa giovane donna di tenere il lettore incollato alle pagine dei suoi romanzi o di come il suo stile sia ormai riconoscibile e perfetto per il tipo di thriller che scrive, non vi tedierò nemmeno su come sia brava a concepire i personaggi e a dar loro la giusta importanza all’interno della storia e tacerò sul modo impeccabile con cui riesce a far combaciare ogni tassello del puzzle che ha costruito, anche con pezzi dei romanzi precedenti.
Anche questo terzo e ultimo romanzo si conferma essere un lavorone ben riuscito, ben scritto, ben ideato in ogni più piccola sfumatura anche se quello che succede, a volte, ha davvero dell’incredibile. Però è un romanzo, è fiction, quindi ci sta.
Sì, perché questa volta Pip si supera alla grande e quello che mette in atto è davvero troppo complicato e intricato per una ragazza della sua età, anche per una Super Pippa come lei, però la si ama ragazzi miei!
“Salvare se stessa per salvare se stessa.”
L’unica cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa, se non dispiaciuta oltre modo (a parte aver imparato come ritardare il rigor mortis e compagnia bella in un morto), è che il personaggio di Pippa ne esce abbastanza sconvolto, cambiato, e non in meglio.
Non posso dire cosa esattamente mi ha destabilizzata, anche se già leggere di lei che, per sopravvivere alla sua coscienza e al suo senso di colpa, comincia a fare uso di droghe e a mentire spudoratamente a chiunque non è stato di certo bello, e chi conosce Pippa dai precedenti romanzi sa che questi comportamenti non sono da lei, dal personaggio positivo che abbiamo imparato a conoscere e ad amare.
Però, la bravura di Holly Jackson sta anche in questo: è riuscita a trasformare Pippa in carnefice, calcolatrice dal sangue freddo e a farci giustificare i suoi gesti, anche quelli più estremi e a farcela ammirare per la sua intelligenza nel portare al termine la sua doppia vendetta, e lo fa in maniera ineccepibile… Pensare che la Jackson abbia escogitato, attraverso il suo personaggio, un piano così, me la fa temere, non vorrei essere sua nemica!
Adesso mi sento un po’ orfana, sapendo che questa serie è conclusa. Ho visto, però, che esiste un prequel in lingua originale che ci racconta come tutto è cominciato per Pippa, credo che andrò a leggerlo. Vi farò sapere!
Buona lettura.
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