The undoing. Le verità non dette

 


Genere: Thriller

Autrice: Jean Hanff Korelitz

2 febbraio 2021

Ci sono segreti che possono distruggere la vita. Pensi davvero di conoscere tutte le ombre del tuo matrimonio? Grace Reinhart Sachs conduce una vita perfetta a Manhattan, dove fa la psicoterapeuta, abita in una bellissima casa e ha una splendida famiglia composta da Henry, il figlio dodicenne, e il marito Jonathan, oncologo pediatrico di fama. Grace è anche in procinto di pubblicare un libro di consigli per tutte quelle donne che si fidano troppo degli uomini, come accade spesso alle sue pazienti. Non fidarti della prima impressione. Ascolta il tuo istinto anche quando ti dice cose che non vorresti sentire. È più facile annullare una festa di nozze che dieci anni di matrimonio. Frasi che ha ripetuto infinite volte a tante donne accorse nel suo studio in cerca di aiuto, senza mai pensare che, un giorno, sarebbero valse anche per lei. Quel giorno arriva quando suo marito, una sera, non torna a casa da un convegno nel Midwest. Tentando di rintracciarlo, Grace scopre che si è lasciato dietro il BlackBerry e, soprattutto, che da settimane non si fa vivo in ospedale. Quando, nelle stesse drammatiche ore, la madre di un compagno di scuola del figlio viene trovata morta nel suo appartamento, vittima di un'aggressione, la paura di una verità terribile si fa strada dentro Grace. Da questo thriller psicologico è stata tratta la serie TV "The Undoing", prodotta da HBO e diretta da Susanne Bier, con Nicole Kidman, Hugh Grant e Matilda De Angelis.





Salve Confine,
oggi si cambia genere e vi parlo di un thriller psicologico, “The undoing. Le verità non dette” scritto da Jean Hanff Korelitz e uscito per Piemme lo scorso marzo.
In realtà, questa è una riedizione del romanzo, che era già uscito nel 2014 col titolo “Una famiglia felice”, dovuta all’uscita dell’omonima serie tv HBO da cui è ispirata.
Grace Reinhart Sachs è una stimata psicoterapeuta di Manhattan, realizzata nel lavoro ma anche nella vita. È infatti orgogliosa della famiglia praticamente perfetta composta da lei, il figlio dodicenne, Henry, e il marito, Jonathan, affermato oncologo pediatrico che ha salvato la vita di tantissimi bambini malati di cancro.
Inoltre ha un libro in uscita nel quale dispensa consigli alle donne che, come le sue pazienti da cui ha preso ispirazione, rimangono sorde ai campanelli d’allarme che le mettono in guardia da uomini che non sono come loro credono siano.
Quando una sera il marito, fuori città per un convegno sull’oncologia, non torna a casa, Grace comincia a preoccuparsi, tanto più perché il marito ha dimenticato il suo BlackBerry a casa e non risponde alle mail della moglie.
Nel frattempo viene rinvenuto il cadavere di una donna, che si scopre poi essere la mamma di un compagno di Henry che Grace ha incontrato di sfuggita qualche volta.
Quando la polizia comincia ad indagare sembra concentrarsi molto su Grace, che si sente braccata dalle strane domande che le vengono poste.
Il dubbio che nasce pian piano nella sua mente comincia a diventare insistente.
E se fosse venuto il momento di seguire lei stessa i consigli del suo libro?
Cosa fare quando la vita perfetta si dimostra essere solo un’effimera illusione?
Innanzitutto vi dico subito che avevo già letto questo romanzo qualche anno fa, molto più di qualche, tanto che me ne sono ricordata solo mentre ne leggevo la seconda metà giusto qualche settimana fa.
Il titolo stravolto e il cambio cover mi hanno tratta in inganno, ma non mi è dispiaciuto rileggerlo per diversi motivi.
Inoltre, grazie alla nuova cover, sono stata invogliata dall’andare a guardare poi la mini serie TV HBO, che ha davvero un cast eccezionale con Hugh Grant e Nicole Kidman e niente di meno che una giovane attrice italiana, Matilda De Angelis, che ha conquistato lo schermo, il pubblico e anche me.
Ma torniamo al romanzo. La narrazione, devo dire, comincia in maniera lenta, spesso troppo lenta, e ci presenta la vita di Grace, il suo lavoro, la sua famiglia, con descrizioni di luoghi, pensieri e stati mentali, a volte anche troppo minuziosi.
Per fortuna, verso la seconda metà comincia ad animarsi per arrivare al finale in un’inarrestabile crescendo che incollerà il lettore alle pagine, smuovendo dubbi e curiosità.
L’autrice, infatti, sebbene spesso fin troppo pignola nelle descrizioni di qualsiasi tipo, è stata brava a presentare i personaggi a 360 gradi, dandoci la possibilità di conoscerli a fondo e di cominciare a dubitare di tutti loro e di ritenerli, nel contempo, possibili colpevoli e innocenti.
Conosciamo tutto attraverso gli occhi di Grace e solo attraverso il suo racconto entriamo in contatto col marito che, in realtà, non vedremo mai agire in prima persona nel romanzo se non verso la fine.
Nella serie TV, invece, Jonathan, interpretato magistralmente da Hugh Grant, è presente, tanto che proprio in virtù dell’attore la reale trama del romanzo è stravolta sullo schermo, ma non ne risente, ho trovato la serie altrettanto intrigante.
Ho apprezzato tanto l’evoluzione del personaggio di Grace, che non va dritta da un punto a un altro in salita, piuttosto sale e scende come il grafico di un elettrocardiogramma, ma il risultato finale è il disegno di una donna che vede distrutta l’illusione di una vita intera, cade più volte vittima, a volte anche di se stessa, ma si rialza e reagisce, sebbene tutto quello che le era sembrato conosciuto si trasforma, pagina dopo pagina, in un grosso punto interrogativo.
L’uomo che ama e che crede di conoscere, in realtà non esiste più, anzi probabilmente non è mai esistito.
“Ti ho chiesto se non ti preoccupava la rapidità con cui era diventato la persona più importante della tua vita. E se il motivo per cui ti sembrava così perfetto era che tu stessa gli avevi spiegato per filo e per segno la tua idea di perfezione, e lui si era impegnato a rispecchiarla.”
La Korelitz ha una scrittura davvero accurata e un’abilita spiccata nello spillare poco alla volta gli indizi che ci porteranno a costruire la “verità non detta”, una delle tante del romanzo, che tocca vari argomenti, tematiche importanti come il disagio delle classi sociali minori e l’esclusione sociale stessa, la falsità nei rapporti, non solo coniugali, l’importanza di pretendere da se stessi una visione globale di ciò che ci circonda, andando a cercare quei particolari che ci suggeriscono, ci sussurrano di alzare il velo delle illusioni che ci costruiamo, ci esortano a scavare nei nostri sentimenti, a non aver paura di guardare in faccia la verità.
Buona lettura allora.



voto libro – 4








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