The Night Library of Sternendach


Genere: Fantasy, poesia

Autrice: Jessica Lévai

Kunigunde è destinata a diventare la prossima in una lunga serie di cacciatori di vampiri del clan Heller, ma la sua anima è attratta dai libri, dalla poesia e dal vampiro Graf. Ambientato nell'Europa degli anni '60, The Night Library of Sternendach è un'opera insonetti sfacciatamente melodrammatica che tesse una narrazione travolgente e piena di suspense.


Ciao, lettrici e lettori!
Di recente ho concluso un’opera davvero interessante, con uno stile di scrittura ormai inusuale.
Grazie a Edelweiss, infatti, ho avuto la possibilità di leggere “The Night Library of Sternendach” di Jessica Lévai, che verrà pubblicato il 13 Aprile.
Non vedo l’ora di parlarvene!

Kunigunde fa parte della famiglia Heller, che da secoli è dedita a cacciare vampiri. Quando visita la Biblioteca di Sternendach, è ben chiaro che la giovane donna non è intenzionata a seguire le tracce dei suoi avi. La verità è che non si reca in quel luogo magico solo per i libri, ma anche per incontrare il Graf, vampiro che conosce ormai da tempo e segretamente.
Tenetevi pronti a perdervi tra le pagine di questo libro ricco di romanticismo, pathos e poesia. E armatevi di fazzoletti, mi raccomando.

“The Night Library of Sternendach” è un’opera scritta in versi ed è stato difficile all’inizio abituarsi a questo stile così particolare. Inoltre, il linguaggio della Lévai non è proprio semplice e questo l’ha reso poco scorrevole.
Nonostante queste considerazioni iniziali, ho amato profondamente la storia e i suoi personaggi. Sia Kunigunde che il Graf sono davvero ben costruiti, così come Galen e Amata (altri personaggi che ho adorato). Ci sono stati molti versi estremamente toccanti che conserverò per molto tempo nel cuore.
Il “Dramatis personae” all’inizio del libro è stata un’idea bellissima, perché mi ha dato proprio l’idea che si tratti più di un’opera teatrale che di un semplice romanzo, ed è stato facile tenere il passo con gli eventi che prendevano luogo nei versi successivi. Ho adorato il fatto che ad ogni personaggio abbia associato un timbro di voce e spero che un giorno qualcuno usi davvero questo libro per farne uno spettacolo. Sarebbe entusiasmante!
“For His Ghost” - A Dedication, capitolo che viene subito dopo il finale, mi ha prosciugato i condotti lacrimali. È stato perfetto.

“The Night Library of Sternendach” è stato un insieme di emozioni contrastanti. Se da un lato l’ho trovato complesso, dall’altro credo che lo stile narrativo calzi a pennello con la storia raccontata.
In genere, i racconti riguardanti i vampiri non mi fanno impazzire. Ma questo libro non è un semplice racconto e la Lévai lo ha dimostrato in più punti.
È semplicemente straordinario.


Voto libro - 4.5




 

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