Visioni: I racconti
Genere: Fantascienza
Autore: Harlan Ellison
9 marzo 2021
E ATTRAVERSAMMO LA CAVERNA DEI RATTI.
E ATTRAVERSAMMO IL SENTIERO DEL VAPORE BOLLENTE.
E ATTRAVERSAMMO IL PAESE DEI CIECHI.
E ATTRAVERSAMMO L,ABISSO DELL,AVVILIMENTO.
E ATTRAVERSAMMO LA VALLE DI LACRIME.
E GIUNGEMMO, FINALMENTE, ALLE CAVERNE DEL GHIACCIO.
Da Non ho bocca, e devo urlare a Soldato, da «Pentiti, Arlecchino!» disse il Tictacchiere a Un ragazzo e il suo cane, il meglio della produzione di un autore leggendario distillato in sessantasei racconti che hanno fatto la storia della fantascienza.
Ciao a tutti voi, lettrici e lettori!
Oggi sono qui per parlarvi di un libro uscito il mese scorso, una delle perle della Fantascienza.
Sto parlando di “Visioni”, una raccolta di racconti scritti da Harlan Ellison edita da Mondadori.
Oggi sono qui per parlarvi di un libro uscito il mese scorso, una delle perle della Fantascienza.
Sto parlando di “Visioni”, una raccolta di racconti scritti da Harlan Ellison edita da Mondadori.
"La musica è sempre la musica. Perdonatemi. Voi capite, o forse non capirete, ma siete morti per ciò che amavate, e io farei lo stesso. Ma vivere per ciò che si ama è anche meglio."
Parlare della scrittura o delle trame di Harlan Ellison non è cosa semplice.
In quest’opera troviamo ben sessantasei racconti che, nel corso degli anni, hanno continuato ad influenzare la letteratura fantascientifica e i prodotti televisivi.
È una figura alquanto discussa, sia tra i suoi lettori che tra i colleghi, e il suo modo di pensare impregna completamente le pagine delle sue “Visioni”.
Quella di Harlan è stata una produzione enorme e in ogni racconto c’è una creatività che si distingue da molte opere che ho letto nel corso della mia vita. Non ha scritto unicamente opere sci-fi, ma anche horror e thriller che, nella loro brevità, sanno sempre tenerti sulle spine.
“Mi girai, ed era tutto nuovo, lo vedevo per la prima volta, e sempre proprio come l’avevo visto pochi minuti prima… erano minuti… per quanto tempo avevo fissato quella pozza di sogni. Quanti anni erano trascorsi… e avrei avuto abbastanza fortuna da poter passare il resto della mia vita restando là a respirare la traboccante bellezza che contemplavo."
Di solito, quando leggo delle raccolte, ci sono sempre brani che mi colpiscono di più e altri che invece mi toccano di meno. Qui ho amato tutto dall’inizio alla fine!
Non posso però evitare di fare una menzione d’onore a vari racconti che, per me, si posizionano sul podio: “Non ho bocca, e devo urlare”, “Fenice”, “L’altro occhio di Polifemo”, “Django”, “Il paladino dell’ora perduta”, “Susan” e “Ma guarda, un uomo in miniatura”.
Lo stile di scrittura è semplice e le dinamiche di ogni racconto mi hanno tenuta incollata alle pagine.
Ho adorato anche l’introduzione di Franco Forte e l’approfondimento finale a cura di Sandro Pergameno, da cui ho avuto la possibilità di apprendere più informazioni sulla carriera di quest’autore così particolare.
Credo sia stata originale anche l’impostazione delle pagine, dove ogni brano è stato riportato a mo’ di Vangelo! È stato divertente da seguire e ha anche velocizzato la lettura.
Sono un bel po’ di racconti veramente originali. Secondo me li apprezzereste di più se non letti di seguito e tutti d'un fiato, ma sparsi e quando avete un po' voglia di staccare da tutto.
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