Come un gabbiano


Genere: M/M

Autore: Eliana Matania Ruggiero

13 Marzo 2021

Cosa accadrebbe se un trentacinquenne ischitano, solitario e taciturno, si ritrovasse in compagnia di un ventunenne milanese, chiacchierone e vivace?
Andrea vive e lavora a Ischia, l'isola amata da molti turisti, dove è nato e ha vissuto fino ai dieci anni, e dove ha deciso di ritornare all'età di venticinque, nella speranza di ricostruire una vita che vede disintegrarsi dinanzi ai suoi occhi, senza riuscire a far nulla per impedirlo.
Prigioniero nell'anima, anche se circondato dal mare aperto, Andrea passa le sue giornate lavorando come cameriere in un ristorante e quasi tutte le notti a pescare sul vecchio pontile di Forio, pur di star lontano da quella casa in cui si sente soffocare ma che, per un contorto senso di responsabilità, non riesce ad abbandonare.
A disturbare le sue tranquille notti al pontile, come le giornate lavorative al ristorante, arriva però Daniele, un turista milanese chiacchierone, che lo fa impazzire chiedendogli i cibi più strani e che passa il suo tempo a meditare e leggere proprio dove lui ama pescare.
Per quale motivo quel ragazzino snob e dai gusti per lui discutibili lo assilla e non lo lascia in pace? Andrea non lo sa, pur avendo l'iniziale impressione d'averlo già conosciuto e, resistendo alla tentazione di usarlo come esca, sopporta la sua presenza.
Può quella che sembra una spina nel fianco trasformarsi in qualcosa di piacevole e permettergli di tornare a volare?

Ciao Lettori,
ho da poco finito di leggere "Come un Gabbiano", il nuovo romance m/m di Eliana Matania Ruggiero uscito il 13 Marzo per Triskell Edizioni, che ringrazio per la copia recensione.
Questo libro parla di incontri predestinati, di vite distrutte dalla dipendenza, di vite vissute in catene e della forza necessaria a spezzarle.

Sette anni prima della narrazione degli eventi di questo libro, Daniele ha quattordici anni, si trova su un pontile di Ischia ad aspettare che i suoi genitori vadano a prenderlo per partire e tornare a Milano dopo le vacanze. L'incontro con un burbero isolano gli cambia la vita, perché Daniele è così fortemente attratto da quell'uomo da fargli comprendere la sua vera natura.
Dopo sette anni, Daniele è rimasto un piccolo saggio, studia matematica, ha da poco lasciato il suo ragazzo storico, di cui gli è rimasto solo un rigoroso regime alimentare, e trascorre la sua vita senza grossi scossoni, se non la pressione delle aspettative che i suoi genitori hanno nei suoi confronti. Ritorna a Ischia per trascorrere una settimana di ferie con una coppia di amici. Anche se si reputa uno sciocco, nutre la segreta speranza di rivedere l'uomo incontrato per caso prima della partenza nell'ultima vacanza trascorsa sull'isola con i suoi genitori e che tanta importanza ha avuto sulle sue scelte di vita. La sera del loro arrivo escono a cena e Daniele rimane senza fiato quando riconosce nel cameriere che servirà il loro tavolo il bell'ischitano della sua adolescenza. È rimasto lo stesso, bello e scontroso.
Il giorno dopo, grazie a un collega chiacchierone, scopre che Andrea, questo il nome del suo misterioso isolano, è solito intrattenersi, di sera, sullo stesso pontile del loro primo incontro.
Daniele è determinato, l'attrazione che sente verso quell'uomo è come una corrente sotterranea che lo spinge a fare cose e a comportarsi come mai, il piccolo saggio, come lo chiamava sua nonna, si è comportato. Coraggio, determinazione, accoglienza, spudoratezza, tutti questi lati di se stesso Daniele li scopre solo grazie ad Andrea, come se Andrea fosse il suo sole e grazie ad esso riuscisse a vedersi, a sentirsi per come è davvero.
Andrea ha 34 anni e ormai non ricorda nemmeno più da quanto è legato a Filippo, suo compagno a Berlino prima che quest'ultimo si lasciasse vincere da alcol e droga. Sei anni prima ha tentato di liberarsi dalle catene che Filippo gli ha legato intorno, ma l'orrore e lo spavento provato al suo tentato suicidio lo hanno ingabbiato ancora di più e da allora vive con la responsabilità della vita di un essere umano che ormai non è più niente per lui, ma che non riesce ad abbandonare.
Quando la sera dopo l'arrivo dei ragazzi milanesi si ritrova il più seccante dei tre seduto a gambe incrociate sul suo pontile preferito, gli girano veramente le scatole e decide di fare di tutto per cacciarlo via.
La notte, il silenzio rotto solo dallo sciabordio del mare, la pesca, sua unica attività nelle lunghe ore trascorse su quel pontile, sono la sola via di fuga da una vita che ormai non vive più e per Andrea sono sacre, non vuole nessuno tra i piedi, soprattutto un ragazzino venuto dal nulla a dargli fastidio.
Si troverà di fronte un Daniele impermeabile ai suoi mutismi, in grado di continuare a parlare e fare domande ininterrottamente per tutta la notte, a ricambiare con risposte gentili e sorrisi disarmanti le sue risposte brusche e i suoi sguardi torvi.
Ogni notte se lo ritroverà seduto sulla piattaforma del pontile, incurante del disagio creato dal freddo e dalla dura pietra su cui è seduto.
E ogni notte Andrea si sentirà meno solo, meno isolato, con cuore e anima meno scollati da sé e avrà paura, paura che se ricomincerà a sentire, se si permetterà di provare quanto si è costretto a soffocare, poi non riuscirà più a sopportare di non vivere.
La settimana trascorre, Daniele decide di prolungarla di qualche giorno al solo scopo di trascorrere qualche ora in più con Andrea, ma il momento di partire arriva e i due non riescono a non stare insieme. Ma il mattino dopo, alla partenza di Daniele, entrambi si rendono conto che una notte non ha cancellato i loro sentimenti, che ciò che provano non si spegnerà con la lontananza.
Le lunghe conversazioni telefoniche, i messaggi interminabili, rendono entrambi tristi e felici perché, nonostante la loro relazione sembri non portare da nessuna parte, il filo invisibile del telefono li fa sentire uniti e legati. E quando anche quello non ci sarà più, per entrambi inizierà un lungo morire. Sarà un'occasione di lavoro e un salto nel buio a dare loro una seconda possibilità.

Filippo è il terzo personaggio del romanzo. Ciò che sappiamo di lui è molto poco e ci viene raccontato soprattutto alla fine. La sua dipendenza costringe se stesso e Andrea a vivere in un limbo senza via d'uscita, fino a che la proposta di Andrea non costringe Filippo a prendere una decisione.
Possiamo dire che Daniele non cambia la vita solo ad Andrea, ma indirettamente anche a Filippo, perché senza Daniele, Andrea non avrebbe voluto di più e non avrebbe chiesto di più nemmeno a Filippo. Non sappiamo l'epilogo della storia di Filippo, ma grazie alle parole dell'autrice alla fine del libro, questo personaggio che abbiamo mal sopportato per tutto il romanzo ci diventa meno ostile, meno egoista e forse ci rendiamo conto che lo abbiamo giudicato troppo presto, troppo male.

Ho apprezzato molto lo stile di quest'autrice, che ha creato una storia non scontata e che riesce a far entrare in sintonia il lettore con i due protagonisti: ho vissuto con Andrea e Daniele tutti i momenti di incertezza, timidezza, insicurezza, gioia, rabbia con la medesima intensità da loro vissuta. Lo consiglio agli/alle amici/amiche a cui piacciono le storie d'amore romantiche e malinconiche, ma piene di forza e coraggio.

Voto libro - 3.5







 

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