Lost in the Never Woods

 

 Genere: Fantasy Young Adult

Autore: Aiden Thomas 

Sono passati cinque anni da quando Wendy e i suoi due fratelli sono scomparsi nel bosco, ma quando i bambini della cittadina iniziano a scomparire, le domande riguardo alla sorte misteriosa dei suoi fratelli ritornano alla luce. Cercando di scappare dal passato, Wendy rischia quasi di investire un ragazzo svenuto nel bel mezzo della strada...
Peter, un ragazzo che credeva vivesse solo nelle sue storie, chiede l’aiuto di Wendy per salvare i bambini scomparsi. Ma per trovarli, Wendy deve affrontare quello che la aspetta nel bosco.
 

Salve lettori!
Dopo aver amato alla follia “Cemetery Boys”, non avrei mai potuto farmi scappare il nuovo libro di Aiden Thomas: “Lost in the Never Woods”, uscito solo in lingua originale, è un retelling ambientato nei nostri anni di “Peter Pan”.
Non ho mai letto il romanzo originale e dopo aver scoperto il marcio che potrebbe davvero nascondersi dietro l’opera e il suo autore me ne sono sempre tenuta alla larga, ma non potevo lasciarmi scappare una storia di Aiden Thomas, quindi eccomi qui! 

Wendy Darling ha 18 anni ormai, ma ciò che è successo a lei e ai suoi fratelli, John e Michael, cinque anni prima, continua a tormentarla.
Sei mesi dopo essere scomparsi nel bosco, Wendy viene ritrovata, i suoi fratelli no, e lei non ricorda assolutamente nulla di cosa sia successo.
Questa tragedia ha distrutto la sua famiglia: suo padre ha iniziato a bere e a chiudersi nel suo studio, sua madre lavora fino allo sfinimento e non riesce a dormire, Wendy ha bisogno di tenere delle lucine accese durante la notte e ha le mani rosse e screpolate a furia di lavarle e sfregarle per attutire la sensazione di sporco che la perseguita da quando è stata ritrovata nel bosco.
L’incubo ricomincia quando dei bambini spariscono dai loro giardini, proprio come successe a Wendy e ai suoi fratelli.
Wendy, inoltre, ha iniziato a disegnare dappertutto, inconsapevolmente, un vecchio albero e il volto di un ragazzo dai capelli rossi e dagli occhi blu come un cielo stellato, impossibili da ritrarre su carta.
Potrebbe essere Peter Pan?
Il protagonista di tutte le storie che ama raccontare ai bambini in ospedale?
Ma gli avvenimenti strani non finiscono: tornando a casa, Wendy trova in mezzo alla strada un ragazzo dai capelli rossi e gli occhi blu come un cielo stellato che chiama il suo nome. È davvero Peter Pan? Il suo Peter? Come fa un personaggio fantastico a esistere e cosa vuole da lei? Ma, soprattutto, chi sta rapendo i bambini della città? 

“L’ultima cosa di cui aveva bisogno era un altro motivo per le persone di pensare che lei fosse pazza. Che fosse un cattivo presagio, se non proprio maledetta. Wendy iniziava a pensare che avessero ragione.”

“Into the Never Woods” è un retelling young adult fatto molto bene. Aiden Thomas ha ripreso gli elementi principali della storia classica e li ha rielaborati in modo originale.
Mi sono piaciuti gli espedienti che ha usato, nonostante uno l’avessi intuito (se conoscete il classico e il suo possibile significato, potete intuire anche l’altro).
In ogni caso sono arrivati nel momento giusto, così da poter garantire dei bellissimi colpi di scena.
C’è un aspetto, però, che proprio non ho digerito, al contrario dell’esperienza con “Cemetery Boys”, e sono i capitoli lunghi. Nel primo romanzo dell’autore calzavano alla perfezione e li ho apprezzati (stranamente), in questo assolutamente no.
Forse è solo un mio problema (e sarà stato anche a causa della stanchezza), ma leggere come tempo di lettura del capitolo 30 min. ammazzava la mia voglia di leggere. Per me la prima parte del romanzo si trascina un po’, ma una volta che l’avventura prende lo slancio è impossibile scendere dal treno! 

“Dopo quello che era successo, Wendy era diventata un monito.” 

Quello che ho apprezzato di più del romanzo, però, è il modo in cui viene affrontato il discorso delle esperienze traumatiche e delle conseguenze sulla psiche di chi sopravvive.
Wendy non ricorda cosa le è successo cinque anni prima, non ricorda nulla di Neverland e di Peter, ricorda solo di essersi svegliata nel bosco, al buio, sporca e sola. Questo ha avuto conseguenze pesanti, nuove paure e piccole fisse che la aiutano ad andare avanti.
Ma non è solo chi vive il trauma a restare segnato, l’autore mostra come tutta la famiglia Darling sia stata segnata dalla scomparsa dei tre bambini e dal ritorno di solo uno di essi. Amano Wendy, ma il peso di non aver potuto dare un addio definitivo ai propri figli, non avere neanche la certezza che siano morti o vivi, li ha divorati anno dopo anno.
Complimenti a Aiden Thomas per aver inserito un argomento così importante e delicato, arricchendo la narrazione, ma senza appesantirla.
Poi abbiamo mistero, un pizzico di thriller e tanta magia, insaporiti da una spolverata di romance, che non guasta mai.
Gli ultimi capitoli mi sono piaciuti tantissimo, mi hanno emozionata e stupita.
Il finale per me è aperto, ho bisogno di risposte concrete! Sono troppo pragmatica per potermi accontentare di un finale del genere, mi dispiace! 

Credo di aver detto tutto! È da un po’ che non scrivo una recensione, sono un po’ arrugginita, quindi se siete curiosi di sapere qualcosa di cui non ho parlato, commentate pure e fatemi sapere. Sarò felice di rispondere!
Baci 

 
 Voto libro - 3
 


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