Il principe dei sogni

 

Genere: Thriller soprannaturale

Autori: Luca Seta, Marco Limberti

26 agosto 2021

Il principe dei sogni è un thriller soprannaturale, un’opera dal passo cinematografico che catturerà i lettori senza mai allentare la presa fino alla fine.
Una lettura adatta sia agli amanti di Donato Carrisi e Lars Kepler, sia a chi ha apprezzato la serie televisiva OA. Perfetto per chi cerca un eroe che possa proteggere da tutte le paure e una protagonista femminile motore di tutta la storia.

Siamo in Svizzera, alla periferia di Zurigo. In una vecchia discarica abbandonata viene ritrovata Bianca, un’adolescente che ha subìto violenze di ogni tipo e che ora giace in stato di coma irreversibile. Daniel ha capelli lunghi, barba e tatuaggi, all’apparenza sembra solo un motociclista trasandato, ma in realtà è molto di più. In seguito a un grave incidente avuto da piccolo, ha sviluppato un potere particolare: riesce a stabilire un contatto con le persone che si trovano nel Limbo, tra la vita e la morte – che lui chiama l’Altrove – a comunicare con loro attraverso l’inconscio e convincerli a tornare indietro. Daniel accetta di aiutare Bianca, e per farlo e poter tornare dovrà affrontare una vera e propria Odissea.

Ciao Lettori,
ci dedichiamo oggi a "Il principe dei sogni" scritto a quattro mani da Luca Seta e Marco Limberti, edito dalla Nua Edizioni che ringraziamo per la copia recensione.

Come possiamo leggere dalla sinossi del libro, ci troviamo davanti ad un thriller psicologico, dove Daniel, il nostro protagonista, è in grado di entrare in contatto con le persone in coma, visitandole sul livello onirico, e usa questa sua abilità per cercare di convincerle a risvegliarsi.
Bianca è stata vittima di sequestro e stupro da un essere aberrante, entrata in coma non sembra ci siano possibilità che si risvegli. Il padre, Pietro Innocenti, famoso penalista di Zurigo, decide di affidarla alle cure del dott. Werner Shirman, eminenza nel campo dei casi di coma irreversibile.
Daniel, Werner, Pietro e Bianca sono i quattro personaggi che ci accompagnano in questo libro visionario e allucinato in cui bene non si capisce il confine tra sogno e realtà.
Daniel è una figura complessa, il suo personaggio è a metà tra una sciamano e un’anima smarrita, prima di incontrarlo nell'asettica clinica di Zurigo dove Bianca è ricoverata, lo troviamo nelle acque dell'oceano brasiliano a rincorrere le onde, se non sperduto nei più remoti angoli della foresta amazzonica, protagonista di incontri con personaggi curiosi che non si capisce bene se sono realtà o frutto della sua mente. È una figura complessa, perché il suo dono non è frutto di un talento naturale, ma nasce da un trauma subito da bambino, vittima di un incidente stradale in cui hanno perso la vita sua madre e sua sorella. A seguito dell'incidente, quasi come reazione all'incapacità di salvare la sorella dal coma, Daniel si risveglia con questo dono, che da quel momento in poi userà per cercare di salvare quante più vite possibile, anche a scapito della sua stessa salute fisica e soprattutto mentale. Vagare nella mente di coloro i quali non vogliono tornare indietro, infatti, non è affatto semplice e più volte Daniel si è trovato egli stesso in pericolo di perdersi nei meandri della mente dei suoi ospiti.

Bianca è il casus belli, il caso che spinge Daniel a sfruttare di nuovo il suo dono dopo un lungo periodo trascorso lontano per riprendersi dopo un caso particolarmente traumatico. Di lei non conosciamo nulla, se non il suo "Altrove", come Daniel definisce la mente dei suoi ospiti. Nient'affatto malleabile, sarà una vera sfida per la sua apparente fragilità che in realtà nasconde una forza di volontà quasi infernale.
Il dottore e il padre di Bianca sono due figure anch'esse ai limiti, entrambi votati alla carriera, il primo alla ricerca spasmodica di riscatto dalla morte di moglie e figlia, il secondo senza scrupoli e morale, unica fede il denaro, unico affetto la figlia che però tutti i suoi soldi non sono capaci di risvegliare. Quasi due risvolti della stessa moneta.
Un'altra figura spicca nell'Altrove di Bianca, un'anziana signora di nome Ana. Figura ambigua e negativa, mi ha lasciata perplessa per tutta la durata del libro perché non riuscivo a definirla. Nonostante abiti la psiche di Bianca, penso sia piuttosto legata a Daniel, tra alter ego e spirito guida tutt'altro che benevolo.
Ho trovato stonata solo una figura nell'economia del romanzo, la giornalista, personaggio che non aggiunge e non toglie, mi ha dato la sensazione che sia stata messa lì solo per smuovere un po’ le acque.

Oppure, dato che il finale è uno tra i più ambigui tra i finali letti quest'anno, la storia non è finita e toneremo a leggere di Daniel.

Voto libro - 4 
 

 

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