Diary of the Witch




Genere: Fantasy

Autrice: Emanuela A. Imineo

31 ottobre 2021

Il manuale Diary of the witch è un Libro delle Ombre vero e proprio con cui potrai lavorare come strega o stregone. All'interno troverai informazioni sulla stregoneria tradizionale, l'utilizzo di strumenti magici, qualche rituale con istruzioni complete e ingredienti che ti consentiranno di praticare la magia nel quotidiano. Divise per sezioni, avrai diverse pagine vuote dove potrai scrivere le tue esperienze. Diary of the witch ti accompagnerà durante il tuo percorso iniziatico fino a diventare il tuo migliore amico.

Presentazione

Le streghe sono tornate!
Siamo alla fine della spooky season, domani sarà il giorno di Halloween, anche se preferisco pensarlo più come Capodanno celtico (o Samhain), che si tiene tra il 31 ottobre e 1 novembre. Secondo le tradizioni folkloristiche si tratta del giorno più magico dell'anno!

Come dicevo, le streghe sono tornate e non hanno cappelli a punta o scope volanti! Ognuno può praticare la magia nel quotidiano e attingere dai suoi benefici rispettando le forze e leggi della natura, il tutto in modo perfettamente bilanciato col proprio essere. Tra i nomi più importanti che hanno saputo darmi nozioni precise e, al contempo, intriganti vi è Emanuela Imineo. Difatti Emanuela, oltre ad occuparsi di libri dark fantasy (come la sua serie “Al di là di Borgo Opaco”), è anche scrittrice di manuali esoterici. Tra essi troviamo “Guarda Oltre Ciò Che Vedi”, che dà informazioni e insegnamenti sulla lettura e l’utilizzo dei tarocchi. In passato ho avuto l’occasione di sfogliarlo e il suo modo di spiegare è coinvolgente e ti fa venire voglia di applicare e praticare ogni singola nozione.
Ho notato questa sua capacità esplicativa specialmente nel suo nuovo progetto, di cui vi parlo oggi. Si intitola “Diary of the Witch” ed è un manuale che ci insegna, invece, la storia della stregoneria tradizionale. Ci dà istruzioni su come compiere pratiche magiche nel modo giusto. È un volume estremamente interessante e indirizzato a tutti coloro che vogliono approcciarsi al mondo dell’occulto, o a chi ne è semplicemente incuriosito e vuole saperne di più.

A partire da domani, 31 ottobre, avrà inizio una serie di tappe molto magiche. Qui in blog, l’11 novembre, troverete un approfondimento sul calderone e il suo utilizzo! Inoltre avrete possibilità di leggere la recensione del manuale il 20 novembre, quindi save the date!
D’altronde, ci troviamo in quel periodo dell’anno in cui il velo tra i mondi si assottiglia. Quindi, quale periodo migliore per leggere un libro bello (e stregato!) come “Diary of the Witch”?

Approfondimento sul calderone e sulla sua importanza

Ciao a voi, lettrici e lettori!
Oggi torno a parlarvi di “Diary of the Witch”, manuale sulla stregoneria tradizionale scritto da Emanuela A. Imineo.
Sfogliandolo, è impossibile non perdersi tra le incredibili nozioni appuntate in questo testo. C’è veramente tanto che mi piacerebbe affrontare e, nella recensione che troverete il 20 novembre qui in blog, avrò l’opportunità di parlarvene meglio.
Attualmente, però, sono qui per focalizzarmi su uno strumento magico che ormai conosciamo tutti: il calderone!

Quando nei cartoni animati o in altri format si parla di streghe, è immancabile quel pentolone nero/grigio scuro pieno di sbobba verde scoppiettante e ricca di ingredienti per ogni incantesimo possibile e immaginabile.
Nella stregoneria tradizionale il calderone, nel corso dei rituali, diventa una vera e propria fonte di energia, il centro di una forza che si accumula e si riversa nell’universo attraverso la pratica magica. Ho effettuato varie ricerche su questo strumento e tutte fanno intendere che il calderone è uno strumento fondamentale. In passato non serviva solo a cucinare, ma soprattutto a preparare incantesimi e filtri. La sua importanza è ben radicata e troviamo riferimenti ad esso già nel sedicesimo e diciassettesimo secolo, poiché grande icona di abbondanza e prosperità e, per questo, di fondamentale importanza in ogni rituale. È uno strumento che deve essere purificato con molta attenzione prima di essere utilizzato, anche per evitare che residui di ingredienti si amalgamino a nuovi.

Erano varie le erbe magiche impiegate dalle streghe nell’antichità e le troviamo ovviamente ancora oggi, ognuna con una proprietà diversa e che va utilizzata per uno scopo specifico.
Anche se sembra uno strumento molto antico (e lo è), ciò non vuol dire che non possa essere usato anche nel ventunesimo secolo. Ovviamente, come ogni utensile d’epoca, si è adattato al nostro contemporaneo senza però perdere di importanza.
In alternativa al calderone, considerando come stiamo vivendo attualmente e anche la difficoltà nel trovarlo, Emanuela propone una pentola di acciaio.

Sono vari i rituali che possono essere praticati tramite l’utilizzo del calderone e tra essi l’autrice ne indica uno che può fare al caso di persone ansiose e costantemente in preda ad ogni tipo di paura (come me)!
Si tratta del Rituale per eliminare le paure e i turbamenti dove, in breve, ogni nostro timore viene scritto su carta, gettato nel calderone e incendiato con una candela. Come vedete, qui occupa un ruolo fondamentale, così come ogni altro rituale di cui questo strumento è grande protagonista.
Esso è un emblema di trasformazione. Fa da contenitore ad energie di tipo primordiale, dove tutto viene forgiato. Non a caso, il calderone simboleggia anche la Dea e il suo triplice aspetto, accentuato anche dal treppiede su cui, in genere, poggia. Inoltre, rappresenta i quattro elementi, poiché abbiamo il Fuoco, che porta a bollore l’Acqua ricca di elementi di Terra (ad esempio le erbe magiche), facendo sprigionare Aria (vapore).

Come dicevo prima, troviamo dei riferimenti al calderone a partire da circa quattro secoli fa, assumendo enorme importanza nei rituali collegati ai miti agricoli. È interessante, infatti, notare come questo strumento così misterioso, e allo stesso tempo un po’ temuto, abbia un ruolo chiave nei riti riguardanti le stagioni.
Basti pensare che nel ciclo di vita del Dio (ossia, la luce del Sole), il compito della Dea (il calderone) è fondamentale:
in inverno, Egli ritorna dal calderone grazie al fuoco; in estate, raggiunge l’età matura, per poi decadere con l’ultimo raccolto.
Nel rito primaverile, in genere, vengono posti dei fiori nell’acqua fresca.

In conclusione, potete notare quanto questo strumento sia fondamentale, oltreché in stretto legame con la natura e, maggiormente, l’universo. Va utilizzato con cura, così come tutti gli elementi che trovate nel manuale “Diary of the Witch”, per praticare la magia quotidianamente e nel modo giusto!

Ciao a voi, lettrici e lettori!
Oggi sono qui per darvi il mio parere personale su un'opera di cui ho già parlato in precedenza! Si tratta di "Diary of the Witch" di Emanuela A. Imineo!

È da anni ormai che nutro grande interesse per l'occulto. Possiedo un sacco di saggi che trattano la storia della stregoneria, e spesso consulto la mia Sibilla. Non avevo ancora letto un manuale che mi spiegasse come praticare, nel miglior modo possibile, la magia nel quotidiano.

"Diary of the Witch" è molto scorrevole e spiega tutto in modo dettagliato, ma non prolisso. Ci sono stati alcuni argomenti (ad esempio l'utilizzo del calderone, di cui vi ho già parlato) di cui avrei voluto sapere sicuramente di più. Quindi avrei apprezzato l'inserimento della storia e di come si è giunti ad impiegare utensili e a praticare riti antichi nel contemporaneo. Ho amato le illustrazioni e le pagine bianche lasciate dopo ogni capitolo e alla fine del manuale che permettono al lettore di annotare i propri progressi.

Ho imparato tante cose di cui non ero a conoscenza o che avevo trascurato finora.
Non sono di certo un'esperta della stregoneria, ma questo non è un problema dato che "Diary of the Witch" è indicato per tutti coloro che vogliono saperne di più.
Se vi interessano l'occulto, le pratiche magiche o semplicemente volete apprendere qualche nozione curiosa sulle pratiche magiche, leggete questo libro!

Voto libro - 4.5







 

You Might Also Like

0 comments