Una notte di neve a Tokyo


Genere: Romance

Autrice: Mia Another

26 novembre 2021

Kasumi Hojo ha ventotto anni e una vita apparentemente serena. Il suo matrimonio le consente di avere la tranquillità e la sicurezza che ha sempre desiderato, ma dentro di sé sa che non basta per essere felice. Questo è il motivo per cui tre anni prima ha stretto un patto con suo marito: ispirandosi alle antiche leggende giapponesi, per un singolo giorno all’anno sono liberi. Liberi di fingere di non essersi mai incontrati, di essere persone diverse, di sfilare la fede nuziale dal dito. Ma ovviamente ci sono delle regole. Il “giorno di libertà” non può superare le ventiquattro ore ed è vietato portare in casa qualsiasi tipo di ricordo di quella notte, così come farsi domande a vicenda. È la notte di Natale, ed è la terza volta che la storia si ripete. Ma questa volta, trascorse le ventiquattro ore, per Kasumi sarà impossibile dimenticare l’accaduto.
«Una leggenda racconta la storia dell’amore impossibile tra la dea Myoken e il dragone del monte Buko: quest’ultimo è sposato con la dea Suwa ma, per un solo giorno all’anno, in inverno, è libero di trascorrere una notte con colei che ama.»

Ciao Lettori,
Mia Another torna con un racconto natalizio dal titolo “Una notte di neve a Tokyo”, edito dalla Newton Compton editori che ringraziamo per la copia Arc.

Kasumi e Nobuo sono sposati da diversi anni, ma il loro è un matrimonio di facciata, già sin dai primi mesi di convivenza capiscono di non avere nulla in comune e che non sarebbero mai stati felici insieme. Tuttavia, per salvare le apparenze con le loro famiglie e nel loro ambiente di lavoro, decidono di non divorziare. Fanno però un patto, una notte all'anno potranno essere liberi di fare e vedere chiunque, a condizione di rientrare il mattino dopo lasciandosi tutto alle spalle. Kasumi vive questa esperienza come una via di fuga dalla sua realtà arida e vuota e da tre anni per una notte, il 24 dicembre, si finge chiunque pur di vivere un'ora d'amore.
È il terzo 24 dicembre di fuga che Kasumi si appresta a vivere, con trepidazione e un pizzico di ansia. Si prepara al meglio e, arrivata al suo albergo rifugio, passa in rassegna gli uomini presenti per individuare colui con il quale passerà la notte.
Theodore è un violinista di fama internazionale, ma Kasumi non lo sa, come non sa che quell'incontro sarà molto diverso da quelli che lo hanno preceduto.

Nella presentazione del romanzo è menzionata la leggenda della dea Myoken e del dragone Buko. Ho cercato di approfondire, ma in rete ho trovato solo pochi accenni alla leggenda, quindi non so se il racconto attinge ai suoi temi, all'espediente della notte di libertà che i due amanti si concedono una volta l'anno, o c'è di più. Posso dire che l'autrice descrive minuziosamente lo stato d'animo della protagonista, ingabbiata in un matrimonio sintetico con un uomo indifferente, che sulla carta è suo marito, ma in realtà è poco più di un estraneo. Theodore è tratteggiato con poche battute, segue per di più la regia di Kasumi, ma i suoi gesti e i suoi sguardi fanno più di mille parole.
L'ovattata atmosfera natalizia, il silenzio della camera da letto, il suono del violino di Theodore, il danzare dei fiocchi di neve fuori dalla finestra, sono la cornice di un'intesa e un incontro di anime che commuove Kasumi, permettendole di ritornare in contatto con sé stessa.

La minuzia di Mia Another, la sua capacità di parlare attraverso i dettagli, rendono questo breve romanzo molto intenso. Lo consiglio a chi ha voglia di perdersi in un pomeriggio come questi, freddo e piovoso, a leggere di Kasumi e Theodore e a come una sola notte possa fare la differenza.
Voto libro - 3.5





 

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