The Love Hypothesis
Genere: Romance
Autrice: Ali Hazelwood
21 Giugno 2022
Dottoranda in Biologia, Olive Smith crede nella scienza, non nell'amore. Non le è mai importato granché di avere una relazione e di sicuro non le importa di Jeremy, un ragazzo con cui è uscita un paio di volte in tutto. Si dà il caso, però, che lui piaccia da morire alla sua amica Anh, ed è proprio per convincere quest'ultima che Jeremy appartiene al passato che Olive una sera bacia il primo ragazzo incontrato in laboratorio, fingendo che sia il suo fidanzato. Costui, però, si rivela essere Adam Carlsen, giovanissimo professore sexy, noto per comportarsi sempre da tiranno con tutti. Per questo Olive rimane a bocca aperta quando lui accetta di reggerle il gioco con l'amica, rivelandosi una persona affascinante e gentile. All'improvviso, un appuntamento finto dopo l'altro, il mondo di Olive viene stravolto, tanto che è costretta a mettere il suo cuore sotto un microscopio e ad analizzare i suoi sentimenti per Adam. Riuscirà a comprendere che il teorema dell'amore non segue alcuna dimostrazione?
Salve lettrici e lettori!
Dopo una serie di letture tristi, avevo bisogno di qualcosa di leggero e veloce, quindi ne ho approfittato per leggere, finalmente, “The Love Hypothesis. Il teorema dell’amore” di Ali Hazelwood, uscito in italiano con Sperling & Kupfer il 21 giugno. Grazie, grazie, grazie alla casa editrice per la bellissima copia cartacea!
Olive è una dottoranda al terzo anno a Stanford.
Il suo lavoro e le sue ricerche sono la cosa più importante per lei; non le interessa passare giorno e notte in laboratorio e non avere tempo per la vita privata. Anzi, a tratti è una conseguenza positiva, visto che Olive ha un rapporto particolare con l’attrazione.
Si è lasciata convincere solo una volta, dal suo migliore amico Malcom, a uscire con un ragazzo e questa decisione ha causato una reazione a catena di bugie che coinvolgono anche il professore più odiato, più scontroso e più affascinante del campus: Adam Carlsen.
In modo del tutto inaspettato, Olive si ritrova a baciare Adam nel corridoio (semi)deserto dell’Università. L’unica testimone di un bacio abbastanza strano è Anh, la migliore amica di Olive. Buttarsi su Adam è stato un gesto disperato per portare avanti la bugia raccontata ad Anh, ma adesso deve dare una spiegazione a un Adam molto confuso…
Olive è sicura che Anh starebbe benissimo con Jeremy, un ragazzo con cui è uscita ma per cui non prova assolutamente nulla; però Anh non gli darà mai una possibilità finché non sarà sicura che a Olive davvero non interessa. E l’unico modo per convincerla, che Olive è andata oltre, è trovare qualcun altro, inventare un appuntamento fasullo, ergo Anh non può vederla in laboratorio la sera del finto appuntamento appuntamento e così… si arriva ad Adam.
Adam è stupito del bacio, giustamente, ma ascolta le regioni di Olive e decide di… aiutarla. Stringono un patto: faranno finta di essere fidanzati fino a fine settembre. In questo modo Olive aiuterà Anh a trovare la felicità con Jeremy, mentre Adam dimostrerà all’università di non avere intenzione di andare via e potrà convincerli a sbloccare i fondi per le sue ricerche.
Olive non poteva immaginare, però, che soli 10 minuti ogni mercoledì nello Starbucks del campus avrebbero potuto farle provare dei sentimenti per Adam, eppure i dati raccolti potrebbero sconvolgere tutte le loro ipotesi e condurre a teorie davvero inaspettate.
“Alla fine, non aveva molta importanza. La specializzazione e gli appuntamenti erano inconciliabili in ogni caso, il che spiegava probabilmente perché il professor Adam Carlsen, vincitore di una MacArthur Fellowship e genio straordinario, era lì, a trent’anni suonati, a domandarle che cosa facessero le persone durante gli appuntamenti.
Studiosi, signore e signori.”
Non so perché ho aspettato tanto a leggere “The Love Hypothesis”, ma una cosa è certa: vorrei tanto ricominciarlo di nuovo!
Mi mancano Olive e Adam, Anh, Malcolm e Holden!
Olive è una donna incredibile: ha sofferto una terribile perdita da giovanissima, una perdita che l’ha colpita profondamente e le ha lasciato traumi che si ripercuotono ancora sulle sue decisioni e sui suoi rapporti; anche la scelta del suo campo di ricerca dipende da quello. La decisione di intraprendere la strada accademica non è stata facile, ma le sue ragioni sono nobili e giuste, la ricerca è la sua vita.
Il campo accademico scientifico, però, è difficile, competitivo, inclemente, soprattutto per le donne, soprattutto quando sei divorata dai dubbi di non essere abbastanza brava, abbastanza brillante, abbastanza innovativa. Olive è molto insicura, non sempre, ma arrivano momenti in cui diventa il peggior nemico di sé stessa, momenti in cui non si rende conto di quanto sia fantastica.
Perché Olive è fantastica!
È divertentissima, una passa guai e una pessima bugiarda che ci racconta le sue disavventure in modo ironico e ormai rassegnato alla sua sfortuna e alla certezza che se c’è una possibilità di fare una pessima scelta… lei la farà.
Prima ho detto che Olive ha un rapporto particolare con l’attrazione; per molto tempo Olive ha pensato di essere asessuale, per poi capire che in realtà è demisessuale, ossia una persona che prova attrazione sessuale solo per le persone di cui si fida ciecamente. Non avevo mai letto un Romance con questo tipo di rappresentazione e devo dire che è stato interessante, l’autrice non ha approfondito ma ho sicuramente scoperto qualcosa di nuovo e questo mi fa sempre piacere. Tasto dolente della traduzione questa, che mi ha davvero amareggiata. Non è possibile che una traduzione nel 2022 contenga errori del genere, per me è sinonimo di sciatteria, poiché dimostra che chi ha tradotto non ha fatto alcuna ricerca sull’argomento (fondamentale) ed è una mancanza di rispetto. Fortunatamente, nella ristampa l’errore sarà corretto.
“Per qualche inspiegabile ragione, la sua presenza nella stanza la tranquillizzò, anche se fino a un secondo prima stava farneticando. Due diversi tipi di disagio si neutralizzavano forse a vicenda? Sembrava un affascinante argomento di ricerca.”
Adam è perfetto, ma che ve lo dico a fare!
È inutile descriverlo fisicamente, basta che pensiate ad Adam Driver (il romanzo è nato come fan fiction dei Reylo di Star Wars). Caratterialmente, invece i dottorandi lo odiano, è incontentabile, boccia tesi senza pietà, è molto severo e intransigente.
Con Olive, però, mostra un lato di sé attento e premuroso, divertente e gentile. Si preoccupa per Olive, si ricorda ogni particolare, considera sempre i suoi desideri, comprende le sue ansie, la fa sentire al sicuro.
Olive non se ne accorge, ma Adam è diverso con lei, più sereno, più aperto, più rilassato. Lei è l’unica a non vederlo, troppo sicura di non essere abbastanza per interpretare bene i dati che ha davanti agli occhi.
“The Love Hypothesis” finisce troppo presto! Avrei letto altre 300 pagine semplicemente di Olive e Adam che interagiscono. Sono adorabili insieme!
Olive, così ignara di fronte all’ovvio a causa di paure derivate da ciò che le è successo da giovane; Adam è dolcissimo, all’apparenza freddo e senza emozioni, in realtà ha talmente tanto amore da dare!
È un amico leale e un finto fidanzato accorto e sensibile. Ci tiene davvero a Olive e ce ne accorgiamo subito (noi almeno, Olive no), perché le espressioni o le frasi che Olive ignora o sulle quali sorvola, noi sappiamo in realtà cosa significano.
Oltre ai personaggi principali, poi, ci sono una serie di personaggi secondari ADORABILI! Holden è il migliore, mi ha conquistata da subito (!), Malcolm è un cucciolo, Anh è un’amica insostituibile.
“The Love Hypothesis” mi ha riempito il cuore e mi ha regalato la lettura che desideravo: divertente, dolce, romantica.
Ma ci sono stati anche momenti in cui ho trattenuto il fiato, timorosa di quello che sarebbe potuto succedere.
Bellissimo l’ambiente accademico, che l’autrice ci ha descritto nella gioia e nel dolore, senza indorare la pillola. Olive ci racconta, senza nasconderci nulla, di quanto sia estenuante essere dottorandi, le ore infinite in laboratorio, la paga misera, attrezzatura pessima, professori difficili.
Non ci risparmia nulla, ma ce lo racconta con una certa sarcastica rassegnazione.
«Perché mai... Che cosa
mai ci guadagneresti?»
«Da che cosa?»
«Dal fingere di uscire con me. Perché ti interessa? Che cosa ci
guadagni?» Il professor Carlsen – Adam – aprì la bocca, e Olive ebbe l’impressione che stesse per dire qualcosa di importante. Ma poi lui distolse lo sguardo, e l’unica cosa che disse fu: «Ti aiuterebbe». Esitò. «E ho le mie ragioni.»
Lei strinse gli occhi. «Quali ragioni?»
«Le mie.»
«Se è un reato penale, preferisco non essere coinvolta.» «Non lo è.»
Non posso ripetere abbastanza che questo romanzo è dolcissimo, bellissimo, divertentissimo.
I personaggi sono ben delineati e il loro sviluppo è coerente, così come quello della trama. Le relazioni tra i personaggi si capiscono subito, ma ci sono comunque twist che lasciano a bocca aperta e con l’amaro in bocca.
La storia scorre talmente bene che vi ritroverete all’80% senza neanche rendervene conto; un capitolo tira l’altro e, per quanto dobbiate fermarvi, non ce la farete.
Niente, mi mancano tutti, Ali ti prego regalaci delle novelle o qualche altro romanzo ambientato a Stanford… ti prego!!!
Prima di finire volevo avvertirvi del fatto che Olive è una ricercatrice biologa e molti dei suoi esperimenti sono su topi da laboratorio.
Non sono molto brava con i trigger warning, però pensavo che valesse la pena dirlo piuttosto che evitarlo.
Baci
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