Julia e lo squalo


Genere: Contemporaneo ragazzi

Autore: Kiran Millwood Hargrave


Mi chiamo Julia. Questa è la storia dell'estate in cui persi mia madre e trovai uno squalo più antico degli alberi.

Quando il padre deve riparare un vecchio faro su una remota isola delle Shetland, Julia si ritrova a vivere una magica estate, mentre la madre, una biologa marina, si mette sulle tracce del misterioso squalo della Groenlandia. Ben presto la determinazione della madre si trasforma in ossessione e Julia è costretta a esplorare abissi oscuri e profondi. Come un faro che brilla anche nelle notti più buie, l'amicizia con Kin, un bambino del luogo, l'aiuterà a riemergere dal caos e a ritrovare la sua strada.

Salve lettori, oggi vi parlo di “Julia e lo squalo” di Kiran Millwood Hargrave, edito da Mondadori.
A prima vista, la cosa che subito si nota del libro è sicuramente la meravigliosa copertina, che attrae il lettore, quindi anche la sottoscritta. Poi arriva la storia…

Mi sono ritrovata catapultata nella storia di Julia, una bambina di dieci anni che ama le parole. L’estate è alle porte e la famiglia di Julia si mette in viaggio per le isole della Scozia per un impegno lavorativo del padre, che dovrà lavorare al Faro. È lì che alloggeranno.
Intanto la madre di Julia perseguirà un suo desiderio: trovare lo squalo della Groenlandia, una creatura rara che vive per milioni di anni e che cresce lentamente. Conoscere la lunga e lenta vita dello squalo nutre la sua speranza di poter aiutare nella ricerca di un trattamento per la demenza degenerativa, una condizione che ha ucciso la nonna di Julia.

Julia lontana da casa non si trova proprio a suo agio, per fortuna però c’è il suo gatto Noodle a tenerle compagnia e poi, una notte sul faro, conosce Kim. Kim ha circa la sua stessa età e sembrano avere molto in comune, perciò quando si rivedono in biblioteca diventano subito amici.
Nel frattempo, l’atmosfera in famiglia cambia quando la madre madre di Julia decide di continuare la sua ricerca dello squalo in mare aperto. Julia è elettrizzata, non riesce davvero a immaginare una creatura così grande e antica, ma l’euforia dura poco. Per una serie di motivi, la madre di Julia non può più partire, così la bambina decide di sfidare la sorte e andare da sola alla ricerca dello squalo. Troverà Julia il suo squalo?

“Devi avere qualche regola, come la gravità. Altrimenti rischi di fluttuar via dritta dai confini del mondo.”

Ad accompagnare la bellissima avventura scritta di Julia ci sono le stupende immagini illustrate dal marito Tom de Freston: pochi colori, ma catturano il lettore. Mi sono trovata spesso a guardarle, immaginandomi l’intera storia.
Quella di Julia è una storia toccante, che sfiora tanti temi, come il bullismo, la relazione madre/figlia, l’amicizia, la crescita, l’amore.
Lo squalo sembra essere il vero protagonista della storia, però, è in effetti è così, ma spesso viene anche usato come una potente metafora della salute mentale.

“Dicono che non si sentono gli odori in sogno, ma quella notte la puzza dello squalo mi riempiva le narici. Cercavo di aprire gli occhi ma erano gelati come vetro sotto il ghiaccio, e ogni respiro era pieno d’acqua. Lo squalo era sotto il mio letto, e diventava sempre più grande, grande come la stanza, grande come il faro, salendo da abissi insondabili, finché non strappò l’intera isola dalle radici.”

La storia è narrata dalla protagonista, che racconta secondo lei, in modo profondo, il mondo che la circonda.
L’avventura di Julia è proprio come il mare, profonda, emozionante e brillante. Con un ritmo incalzante, l’autrice ci propone una storia unica ed emozionante e al contempo misteriosa e delicata.
Una lettura breve e speciale che consiglio a tutti.

Margaret

Voto libro - 4.5













 

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