La promessa





Genere: Romance Storico

Autrice: Leah Garriott

18 aprile 2022

Warwickshire, Inghilterra, 1812. Margaret Brinton ha giurato a sé stessa di non lasciarsi mai più ingannare dai sentimenti. Tutto ciò che cerca è un matrimonio di convenienza con qualcuno che non possa spezzarle il cuore. Il bel libertino Mr Northam, incontrato alla festa degli Hickmore, sembra l’uomo perfetto per le sue esigenze. C’è solo un problema. Il cugino di Northam, Lord Williams, la perseguita rovinando ogni possibilità per Margaret di stringere una buona unione con Northam o con chiunque altro. Tornata a casa, a Margaret non resta che accettare il marito scelto per lei da suo padre e che si rivela essere proprio l’uomo che più odia al mondo. Ma lei non ha nessuna intenzione di acconsentire a sposare un uomo così odioso e le escogita tutte per sottrarsi a questo destino, fino a scegliere tra mantenere la promessa di proteggere il suo cuore o romperla con la speranza di amare un’ultima volta.

Ciao Lettori,
oggi vi terrò un po' di compagnia con un libro della scrittrice Leah Garriot dal titolo “La Promessa”, edito dalla Vintage Editore che ringraziamo per la copia recensione.

Siamo davanti a un romance storico autoconclusivo che vede come protagonista Miss Margaret Brinton, una ragazza la cui famiglia non appartiene ai pari londinesi, ma fa parte di quell'alta e ricca borghesia che, durante la rivoluzione industriale, diventa parte del tessuto “bene” del Paese.
Tuttavia, che appartenga o meno alla nobiltà, la nostra protagonista è soggetta allo stesso destino delle sue colleghe, ossia contrarre un buon matrimonio per il nome della famiglia e per non diventare la zia zitella a carico dei parenti.

Margaret non è un animo inquieto e anticonformista, non vive con poca grazia e come un’imposizione il suo destino di donna, tutt'altro. Vuole sposarsi e avere una famiglia, ma una cocente delusione d'amore l'ha portata a fare a sé stessa una promessa: al fine di non dover più vivere la delusione, il tradimento e il dolore causato da un amore non corrisposto, troverà un marito che le garantisca tutte le comodità di una vita agiata, senza coinvolgimenti emotivi. Preservando il suo cuore, è convinta di poter così godere solo dei pro del matrimonio, senza scomodi “contro” come l'amore non ricambiato, la gelosia, lo struggimento.
Con questo proposito, quindi, accetta l'invito di un'amica della madre a una specie di “speed date” versione ottocentesca: per pochi giorni la signora Hickmore ospiterà nella sua dimora un ristretto e ricercato gruppo di uomini e donne riunitisi con il preciso scopo di trovare moglie/marito. Quale migliore occasione per Margaret di incontrare e studiare un gruppo di uomini scelti in un luogo sicuro e di tutto rispetto? Nel corso della prima sera conosce due cugini, Mr Fredrick Northam e il barone Gregory Williams. I due la colpiscono molto, anche se in modo sensibilmente diverso: Northam è il suo uomo ideale, benestante ma non tanto ricco da essere indifferente alla congrua dote che lei porterebbe, bellissimo e un incallito dongiovanni; tutte caratteristiche in linea con quanto Margaret si è proposta, un uomo interessante e benestante con cui instaurare un rapporto di amicizia e reciproco rispetto e con cui non avere null'altro da spartire. Lord Williams, invece, si dimostra essere da subito un arrogante presuntuoso, che si ostina a mettere in cattiva luce il cugino con il preciso scopo di allontanare Margaret da lui e che per di più le arreca pubblicamente una grave offesa durante il ricevimento. Svanita ogni possibilità di contrarre un buon matrimonio a causa del barone, Margaret sta per tornare a casa insieme al fratello che la accompagna, quando viene avvicinata, mentre è sola, proprio da Northam, che le mostra un'interesse così palese da convincerla di avere buone possibilità di ricevere una proposta. L'intempestivo arrivo del fratello di lei, tuttavia, vanifica le speranze della ragazza. Margaret torna a casa delusa e contrariata, ma non meno determinata a portare avanti il suo proposito, non fosse che la mattina dopo il loro rientro, i genitori le comunicano una notizia per lei tragica: il padre le ha trovato marito e ha già stretto il contratto matrimoniale con il futuro sposo. Margaret è scioccata, un uomo scelto dal padre sicuramente non rispetterebbe i canoni da lei scelti, con il serio rischio, tra gli altri, di ricadere nella trappola dell'amore. Quale orrore per la ragazza scoprire che il futuro sposo non è altro che Lord Williams?

Non proseguo oltre con la sinossi, perché altrimenti vi racconto tutto il libro. Passiamo invece a fare qualche osservazione su trama, protagonisti e stile dell'autrice. All'inizio ho detto che la nostra protagonista non si oppone al suo destino, ma gli va incontro con calcolata determinazione e quindi non rientra nei personaggi femminili spesso ritratti nei romance storici: la vittima tragica, l'arrivista o l'anticonformista che per amore di libertà sgomita e protesta per non sposarsi. In realtà, Margaret è anticonformista nel conformismo: in che modo, direte voi? Perché è la prima che fa sue tutte le caratteristiche più odiose del matrimonio dei suoi tempi: sbandiera a gran voce di volere un matrimonio senza amore, ma di mera convivenza e, superato l'ostacolo progenie, ha già deciso che può benissimo vivere separata dal marito. Quando incontra Northam, sapere che è un libertino, invece di scandalizzarla, le fa gioco, perché questa sua caratteristica azzera sin da subito il pericolo che lei si possa innamorare di lui o la delusione di scoprirsi tradita, dato che non si aspetta niente di meno da un uno del suo genere. Questa è una donna che sa cosa vuole e si mette in gioco per ottenerlo dalla vita, né più né meno di una donna moderna.
Peccato che il destino le si metta di traverso e le faccia, invece, trovare l'uomo ideale per mano del padre. Ebbene sì, Gregory Williams è davvero l'uomo ideale, quello che sogna ogni debuttante alla prima Stagione: bello, nobile, onorevole, gentile, intelligente, seducente e affascinante e Margaret fa di tutto per non farselo piacere, proprio perché, per lei, Williams è pericolosissimo. Il rischio di innamorarsene e rimanere ferita è altissimo e tutta la sua partita si gioca sul fatto che non si deve far coinvolgere sentimentalmente in alcun modo o il suo cuore rischia di non sopravvivere a un'altra delusione. Peccato che le motivazioni di Lord Williams non siano poi così onorevoli...

La trama è ben studiata, anche se ha qualche neo: ho trovato l'espediente che porta Margaret a essere sicura delle intenzioni di Northam un po' misero, così come un po' debole è la motivazione che porta Williams a proporsi come suo futuro marito.
Il resto dei personaggi è ben delineato e bene si amalgama nella narrazione, l'unico neo è proprio Northam, che ho trovato poco presente per il peso che invece ha nella storia.
La narrazione è scorrevole, interessanti le scaramucce tra i due protagonisti, molto buona la traduzione. È un bello storico, con un punto di vista diverso dal solito. Peccato per la copertina italiana, non rende merito alla storia.

Voto libro - 3.5





 

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