La società segreta dei salvaparole

Genere: Libri per ragazzi 

Autore: Enrico Galiano 

21 aprile 2022

L'incredibile esordio di Enrico Galiano nella narrativa per ragazzi: una storia di amicizia, coraggio e lealtà che insegna l'importanza di proteggere sempre le parole, la nostra arma di difesa più preziosa contro il male del mondo.

Quando le parole iniziano a sparire, Samu pensa che in fondo non sia poi un gran problema. Meno parole significa meno cose da studiare e finché spariscono parole come marmitta o iconoclasta per lui va benissimo! Ma cosa succederebbe se ad andarsene fossero parole come marmellata, vacanze, amicizia, amore? Samu potrebbe perdere il suo migliore amico Nico, e CERTAMENTE dovrebbe dire addio a ogni speranza di conquistare Rachele, la ragazza dai capelli corvini e i calzini spaiati che gli fa battere forte il cuore. No, è un rischio che Samu non può correre. È per questo che sceglie di diventare un Salvaparole. Ed è per questo che, con l'aiuto di una banda alquanto sgangherata, si lancerà a capofitto in un'avventura fatta di missioni clandestine, messaggi in codice e misteriosi rapimenti.

Salve salve!
Stanotte ho finito un libro carinissimo scritto da un amatissimo autore italiano: Enrico Galiano.
Non ho mai letto nulla di Galiano, ma il romanzo “La società segreta dei salvaparole” mi ha attirata non appena l’ho visto tra le uscite del giorno.
Andiamo a scoprire perché esiste una società segreta che salva le parole!

I professori di Samuele dicono di lui che è lento, sempre distratto, impossibile da avere in classe, problematico. Dipingono un quadro poco roseo.
Per fortuna noi Samuele, Samu per gli amici, lo conosceremo bene, è il nostro narratore e ci permetterà di entrare nella sua testa disordinata.
Samu ha 12 anni e ha un disturbo dell’iperattività e dell’attenzione, ciò significa che a volte non riesce proprio a stare fermo, soprattutto quando deve dire qualcosa di importante: i pensieri si ingarbugliano e l’unico modo per farli uscire è muoversi. Altre volte capita che la cosa più semplice lo attiri o lo stupisca, e allora deve per forza alzarsi e andare ad osservarla, e questo irrita non poco gli insegnanti. Poi ha davvero una fervida immaginazione: la sua mente fa associazioni davvero particolari che poi riesce a visualizzare… e a quel punto tornare alla realtà diventa davvero difficile.
Ma cosa c’entrano le parole in tutto questo?
Ecco, succede quasi per caso, ma un giorno Samu si rende conto, nel modo più imbarazzante possibile, che la parola “marmitta” è scomparsa, nessuno la ricorda più e nemmeno su internet ce ne sono più tracce, mentre sul vocabolario sì.
Inoltre, si rende conto che il padre è sempre più triste, più stanco, più nervoso, non guarda quasi più in alto, non lo ascolta più e sta invecchiando a vista d’occhio.
All’inizio non collega le cose, ma poi… poi conosce Nonnasquì, la pazza del paese, che in realtà ha una storia molto più complessa, che gli svela la verità sulla scomparsa delle parole. E indovinate? Samu è l’unico che può aiutarla, perché è un “ricordaparole”.
Così viene fondata la Società segreta dei salvaparole, formata da Nonnasquì, Samu, Nico (il suo migliore amico) e Rachele (la ragazza che gli piace tanto).
L’obiettivo?
Riportare nel mondo tutte le parole rubate, ma la missione potrebbe essere più difficile del previsto… e la minaccia più pericolosa!

“Cosa stava prendendo ai grandi, che erano tutti sempre più assenti, lontani? Come fossero concentrati ma in realtà vuoti. Ecco, sì: vuoti. Come se qualcosa li stesse svuotando da dentro, o qualcuno li stesse rosicchiando piano piano, portando via ogni luce, ogni interesse, e lasciando al suo passaggio solo quel grigio sui capelli, quelle rughe in più e quelle teste costantemente all’ingiù.”

“La società segreta dei salvaparole” è un inno alla parola, ma soprattutto al suo corretto utilizzo. Le diamo sempre per scontate, le parole, arrivati a una certa età vengono fuori naturali, insomma, non ci soffermiamo a chiederci perché la rosa si chiami “rosa” o il cuscino “cuscino”, è così e basta.
Eppure, Galiano ci fa pensare all’importanza delle parole, alla loro bellezza e all’impatto che hanno nelle nostre vite. In fondo, se sparisse la parola cuscino, forse non ci peserebbe, ma se sparissero le parole amore o amicizia, cosa succederebbe? Come influirebbe sul mondo?

“«Guardate sempre dentro le parole, ci troverete tutto quello che state cercando!» concluse la professoressa.”

Sembrano così volatili, le parole, eppure possono ferire molto di più di uno schiaffo. Credo che questo sia il messaggio più importante da dover ricavare da questo libro, l’importanza di usare bene le parole. Le parole lasciano lividi che difficilmente spariscono e che ricominciano a far male quando meno ce lo aspettiamo; possono causare intenzioni che ci colpiscono nei momenti in cui siamo più vulnerabili e possono farci cambiare per sempre.

“«Qual è stata la volta in cui vi siete fatti più male?» ci chiese.
«Io una volta sono caduto dalle scale e mi sono rotto una gamba!» rispose Nico prontamente.
«Io mi sono rotta la caviglia giocando a calcio» lo seguì a ruota Rachele. […]
«E ora ditemi» proseguì Nonnasquì, «vi fanno ancora male quelle botte sulle scale, quella caviglia rotta e quel taglietto?» Non avevamo bisogno di pensarci, perché la risposta era no. Così lei ci rivolse una terza domanda: «E quando è stata quella volta che, invece, delle parole vi hanno fatto male?»”

Galiano affronta vari argomenti importanti nel romanzo, appunto l’importanza delle parole e del loro utilizzo, l’impatto che queste hanno sulle persone, la depressione, il disturbo dell’attenzione, e lo fa in modo strabiliante, semplice ma d’impatto, attraverso una storia così particolare che quasi non ti rendi conto della lezione di fondo. Sei talmente preso dalla scomparsa delle parole e dalla curiosità dell’avventura che, quando poi arrivano gli insegnamenti, resti stordito dalla bravura dell’autore nel creare il sottotetto.
Non l’avrei mai detto, ma ci sono due colpi di scena davvero incredibili, uno dei due mi ha fatto anche emozionare.

“Ci avete mai fatto caso a quanto poco la gente si accorge di averti fatto male, quando ti fa male? Io sì.”

La storia è anche accompagnata da delle illustrazioni molto semplici, ma carinissime, che stanno davvero molto bene con la storia.
Vi consiglio assolutamente questo libro, leggetelo con i vostri bimbi, che siate genitori, zii o nonni, lo consiglio soprattutto a maestri e professori, potrebbe nascere una bella lezione da questa appassionante storia.
Baci


Voto libro - 4









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