The In Between - Non ti perderò
Genere: Romance
Autore: Marc Klein
5 aprile 2022
Tessa ha diciassette anni, non ha mai conosciuto l'amore né, così pensa, lo conoscerà mai. Dopotutto, una come lei, abbandonata dai genitori e catapultata per anni in una girandola di famiglie affidatarie, probabilmente non se lo merita nemmeno. Poi però, un giorno, incontra Skylar e tutto cambia. Perché questo ragazzo così bello, profondo e sicuro di sé, con ostinazione e pazienza, riesce a vincere le sue resistenze e a mostrarle quanta gioia si può provare se solo si trova il coraggio di aprire il proprio cuore. E così tra loro nasce, e cresce, un amore potente, e grande, uno di quegli amori che la gente può solo sognare o vedere nei film. Ma una notte succede qualcosa che rompe l'incanto. Tessa si risveglia da sola in ospedale. Non ricorda niente. Poi arriva la doccia fredda: Skylar è morto. Incapace di accettare la scomparsa del ragazzo, Tessa va alla ricerca di spiegazioni. Cosa è successo quella notte? E perché da allora intorno a lei accadono eventi inspiegabili? Forse Skylar sta cercando un modo per mettersi in contatto con lei dall'Aldilà? Se è così, allora, forse c'è ancora la possibilità di rivederlo un'ultima volta e di scoprire la verità sulla notte terribile in cui il suo cuore si è spezzato.
Salve Confine,
è arrivato il momento di parlarvi di un romanzo che ho letto in anteprima per il review party di oggi grazie a Mondadori.
Si tratta di “The In Between – Non ti perderò”, scritto dallo sceneggiatore Marc Klein e uscito proprio lo scorso 5 aprile.
Tessa è una diciassettenne con un vissuto un po’ complicato: abbandonata dal padre ancora prima che venisse al mondo e dalla madre quando era molto piccola, sperimenta ben presto, a causa dei vari affidi a famiglie sbagliate, ciò che vuol dire non riuscire a fidarsi di nessuno, pensare di non meritare l’amore, credere di non valere abbastanza.
Adesso che vive con Mel, ultima vittima dal cuore spezzato di sua madre, e con Vichy, sua moglie, non riesce a lasciarsi andare, nonostante la comprensione e la volontà che i suoi nuovi genitori adottivi le prestano ogni giorno.
Adesso che vive con Mel, ultima vittima dal cuore spezzato di sua madre, e con Vichy, sua moglie, non riesce a lasciarsi andare, nonostante la comprensione e la volontà che i suoi nuovi genitori adottivi le prestano ogni giorno.
L’unico rapporto reale, stretto, di simbiosi, riesce ad averlo con la sua vecchia macchina fotografica, attraverso la quale guarda il mondo con occhi attenti, accorgendosi di cose che a molti sfuggono.
Ed è così che, tra la nebbia che avvolge la spiaggia, il suo obiettivo cattura l’istante di una passeggiata di un ragazzo misterioso con un cappellino da baseball arancione calcato sulla testa, ignara del fatto che presto sarebbe diventato molto importante per lei.
Skylar è prossimo a diplomarsi, dopo l’estate lo aspetta la Brown e la sua squadra di canottaggio e, purtroppo, anche dover ammettere che la storia d’amore dei suoi genitori è arrivata al capo linea. Non vuole assolutamente pensarci, per lui l’amore deve per forza avere, sempre e soltanto, il lieto fine, “non ci si può arrendere all’ultimo chilometro, anche quando il cuore, la mente e il corpo ti urlano di mollare”, perché è lì che devi impegnarti di più per raggiungere l’obiettivo, è così che lui vince le sue gare di canottaggio, è così che i suoi genitori dovrebbero affrontare i problemi del loro rapporto.
Quando si incontrano la prima volta è subito evidente la sintonia; lo sente Tessa, lo sente Skylar e, nonostante i due abbiamo modi diversi di vedere l’amore, è inevitabile il cercarsi, il voler stare insieme, condividere il loro passato, pensare al futuro.
Peccato che il destino abbia piani diversi per loro e decide che, dopo un’estate meravigliosa, sia arrivato il momento per i due ragazzi di pagare il prezzo della loro incredibile storia d’amore. Con la morte di Skylar.
Per Tessa è difficile credere di essere rimasta viva nell’incidente, non ricorda nulla di quello che è accaduto e non riesce ad accettare che Skylar non ci sia più. Per sempre.
Il suo cuore è gravemente compromesso fisicamente, ma anche moralmente, guarire non è tra le opzioni, nonostante l’aiuto dei suoi genitori adottivi e della sua migliore amica Shannon.
Skylar le manca troppo; lo strazio, il dolore, la mancanza, sono insopportabili, tanto da perdere la testa, ma quando una mano invisibile bussa alla porta del bagno della sua stanza d’ospedale, quando il suo cellulare distrutto, improvvisamente si riaccende e le mostra un sms di Skylar o la loro canzone comincia a risuonare dai cellulari di tutti in una stanza in cui è in corso un esame, in Tessa si accende una scintilla di speranza, comincia a pensare che il suo ragazzo non è poi così lontano, che voglia comunicare con lei, che in un modo o nell’altro le è ancora vicino e lei deve raggiungerlo, deve ascoltare cosa ha da dirle e, soprattutto, deve dire a lui qualcosa di importante, qualcosa che mai credeva di poter dire…
«[…] ho imparato che non possiamo evitare la natura. I nostri fantasmi ci rendono quelli che siamo e quelli che speriamo di diventare. E come i ricordi agrodolci del primo amore, ci portiamo dentro quelle ossessioni, legate per sempre ai nostri cuori…» Sorrise. «Nella vita… nella morte… e in tutto quello che c’è nel mezzo.»
Veramente una bellissima storia d’amore quella tra Tessa e Skylar.
Un amore che va oltre tutto, anche oltre la morte, fino a sconfiggerla.
Un amore capace di generare ancora vita nonostante quella morte che ha diviso i due ragazzi, perché, in un certo senso, Tessa rinasce dalle ceneri del dolore della perdita.
Un amore che va oltre tutto, anche oltre la morte, fino a sconfiggerla.
Un amore capace di generare ancora vita nonostante quella morte che ha diviso i due ragazzi, perché, in un certo senso, Tessa rinasce dalle ceneri del dolore della perdita.
Peccato!
Peccato che l’intero romanzo manchi dell’emozione che una simile storia dovrebbe generare.
Peccato che l’intero romanzo manchi dell’emozione che una simile storia dovrebbe generare.
È rimasta sempre e solo a livello embrionale, aspettando di svilupparsi, di venir fuori dalla penna dell’autore e riversarsi sulle pagine, ma non ce l’ha fatta!
Sebbene Marc Klein abbia scritto la sceneggiatura di due dei film che amo di più, “Serendipity” e “Un’ottima annata”, non posso non esprimere questa verità.
Devo per forza essere onesta e dire che scrivere un romanzo non è come scrivere una sceneggiatura e, sebbene ci voglia un enorme talento per fare entrambe le cose, il romanzo ha bisogno di qualcosa in più, ha bisogno del cuore e dell’anima dello scrittore, del suo stomaco anche, e “The In Between” manca di questo.
Devo per forza essere onesta e dire che scrivere un romanzo non è come scrivere una sceneggiatura e, sebbene ci voglia un enorme talento per fare entrambe le cose, il romanzo ha bisogno di qualcosa in più, ha bisogno del cuore e dell’anima dello scrittore, del suo stomaco anche, e “The In Between” manca di questo.
Va detto che questo romanzo era rimasto in bozza per tanto tempo, così come l’autore ci racconta, e che è stato messo in piedi solo dopo che ne era stata tratta una sceneggiatura per un film.
La struttura, invece, è perfetta. Districa la storia dai suoi nodi alternandola in capitoli che raccontato giorni, giorni prima e giorni dopo l’incidente che ha strappato la vita a Skylar, per avvicinarci sempre più al giorno zero, quello della tragedia.
È utilizzato un narratore esterno, quindi è raccontata in terza persona, ottima scelta per avere una panoramica più ampia degli accadimenti. Anche se stiamo sempre dietro le spalle di Tessa, la seguiamo durante l’innamoramento, la sospingiamo nei momenti di stallo, la sosteniamo nella sua ricerca del fantasma di Skylar. Ma è tutto un protendersi verso la ricerca di un’emozione, di un po’ di pathos, la voglia di empatizzare con Tessa, che oltretutto, devo dirlo, non è proprio una simpaticona!
Non sto bocciando questo romanzo, sia ben inteso, sono solo delusa per non aver avuto la possibilità di emozionarmi come avrei voluto fare, come sentivo era giusto fare con una storia con simili premesse.
Proprio per questo guarderò su Netflix il film dal quale il romanzo è stato tratto, perché sono convinta che troverò le emozioni che qui mi sono mancate.
Buona lettura e buona visione.
Voto 3.5
0 comments