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Di che storia hai bisogno? Parole su misura


Genere: Narrativa

Autore: Luca Chieregato

29 marzo 2022

Stringersi intorno al fuoco per ascoltare una storia aspettando che la notte passi, i podcast, le serie tv, le telefonate interminabili, l'opera... la nostra vita è costellata di racconti, da sempre. Perché dare forma all'esperienza, attribuirle retrospettivamente un senso, identificarsi nelle vicende di un personaggio – che sia un nostro collega o Anna Karenina – è un bisogno primario. Proprio da una simile consapevolezza prende le mosse il lavoro di Luca, moderno cantastorie che in questo libro mette a frutto la sua esperienza sul campo in un florilegio di racconti, favole, apologhi. Un libro che offre risposte a domande che sarai tu a formulare, e che ti porterà a inventarne altre che non avevi ancora immaginato... Ed è proprio questa la magia. Perché "la vita non è quello che ti capita ma quello che ti racconti di quello che ti capita". Che si tratti di ritrovare la principessa sepolta dentro il drago, di una rivolta delle lettere dell'alfabeto, di immaginare la scuola del futuro o di un negozio che tiene a scaffale i ricordi smarriti, ogni storia contenuta in questo libro è un messaggero, una medicina, e arriva al momento giusto anche se spesso parla una lingua misteriosa. Piccole epifanie per fare un regalo a ogni giornata. Puoi leggerle tutte in fila, come un racconto unico, oppure puoi aprire a caso e lasciarti portare. Fidati di quel che senti, di solito funziona. Respira, lascia scorrere dentro te la domanda: di che storia hai bisogno? E preparati ad ascoltare.

Cari amici del Confine,
La lettura di cui vi parlo oggi è un po’ fuori dalla mia solita area di comfort, si tratta infatti di una raccolta di racconti brevi di Luca Chieregato: “Di che storia hai bisogno? Parole su misura”. È stato pubblicato lo scorso aprile dalla CE Mondadori, che ringrazio per avermi omaggiata della copia digitale.

“Prima d’essere felice lui era così, era come tanti: tristallegro un po’ come tutti quanti.”

Bellezza, Lotta, Specchio, Ferita, Grazia, Rivoluzione, Penombra, Domanda, Sogno, Vertigine e Amore.
Questi i titoli dati a ogni sezione all’interno del libro, così da poter scegliere, di volta in volta, quale sia la storia di cui si ha bisogno.
Queste storie, come spiega l’autore stesso, possono essere lette in qualsiasi ordine si preferisca, personalmente ho deciso di provarne diversi: ho iniziato a leggere come fosse un unico racconto, lasciandomi trasportare dalle pagine, per poi iniziare a seguire la necessità giornaliera.

“A quel punto si fermò: davanti ai suoi occhi si apriva una distesa grande come il mare.
Era una pagina.
Era bianca, infinita, bellissima.
Era tutta da scrivere.”

Vi svelo un segreto: in entrambi i modi si riesce a sentire la magia di questi racconti, come se ci fosse un piccolo cantastorie proprio sulla spalla a intonare ogni singola parola.
Sono rimasta incantata dalle meravigliose metafore che arrivano delicate a farsi spazio nel cuore e nella mente e dalla musicalità dei racconti.
Non sono riuscita a scovare una mia parte preferita rispetto alle altre, ho cercato e ricercato tra le pagine quelle che più avevo sottolineato, ma l’impresa si è rivelata molto difficile, così mi sono concentrata sui racconti e penso che i miei preferiti siano quelli che l’autore ha scritto con la figlia Linda.

«Mai stata sulla collina? E neanche in farmacia? E dove sei stata, amica mia?»
«In un sacco di posti, grazie ai libri. E da nessuna parte, grazie ai libri.»

Penso che questo sia uno di quei libri da avere sempre a portata di mano al mattino e alla sera, adatti a ogni età, da leggere da soli o in compagnia. Penso sia anche un’alternativa molto valida ai classici libri di favole della buonanotte da leggere ai più piccoli.
A un certo punto della lettura mi sono chiesta se mi sarei fermata dinanzi a uno sconosciuto che mi chiedeva semplicemente «Vuole ascoltare una storia?». Mi piace pensare che la lettura di questo libro abbia cambiato la mia risposta in positivo, perché, prima, probabilmente, non l'avrei fatto, perdendo tutta la commozione che mi ha attraversato fino all’ultima pagina.

“Puoi farlo sempre, comunque, e ogni momento è buono per iniziare, come in tutte le arti: amarti.
Amarti è un casino, non te lo insegna nessuno.”

E voi? Di che storia avete bisogno? Se non avete una risposta, vi consiglio questo libro che ha la capacità di trovarla per voi.
Buona lettura e alla prossima!


Voto libro - 5




 

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