Misfits. Un manifesto personale
Genere: Manifesto
Autrice: Michaela Coel
12 aprile 2022
Invitata a tenere la MacTaggart Lecture all'International Television Festival di Edimburgo, Michaela Coel ha toccato il cuore dell'intero pubblico parlando di razzismo e discriminazioni legate a genere e classe sociale. Ma la persona su cui quell'esperienza ha avuto un impatto maggiore è stata forse proprio lei stessa. Con le sue parole profonde e stimolanti e con grande senso dell'umorismo, Coel mette a nudo il proprio percorso e ci invita a riflettere sul nostro. Accogliendo le nostre diversità, ci dice, possiamo trasformare le nostre vite. E nulla come la creatività può aiutarci a soddisfare il nostro bisogno di guardarci a vicenda con attenzione, rispetto e sincerità. Misfits è un appello a coltivare onestà, empatia e inclusione. Dando voce alle disadattate e ai disadattati di ogni dove, questo libro, oggi più che mai necessario, è un manifesto potente, una travolgente chiamata all'azione rivolta a chiunque si sia mai sentito fuori posto.
Ciao a voi, lettrici e lettori!
Oggi sono qui per parlarvi di un’opera che ho trovato semplicemente magnifica, per vari motivi che vi spiegherò in seguito.
Si tratta di “Misfits: Un manifesto personale”, scritto da Michaela Coel e edito da Mondadori.
“Parlare può essere un’azione terrificante. Le nostre parole – persino se pronunciate da una posizione così impotente che quello che ci esce di bocca è a malapena uno squittio, il grido di una falena – possono essere abbastanza tonanti da risvegliare un’intera casa.”
Forse non sono in molti a conoscere Michaela Coel e, se non avete la più pallida idea di chi sia, sarò felice di parlarvene! Non è solo un’autrice, ma è anche una cantante, sceneggiatrice e attrice. I suoi progetti più grandi e conosciuti sono “Chewing Gum” e “I May Destroy You”, due serie televisive che trattano un’ampissima varietà di temi e in cui Coel ha ruolo di protagonista, nonché sceneggiatrice. Potete immaginare, quindi, con quanto ardore attendessi “Misfits: Un manifesto personale”.
“Misfits” è un libro brutalmente onesto e di grande potenza. È scritto per tutte le persone che si sentono diverse, aiutandole a smettere di demonizzare sé stesse e portandole ad auto-celebrarsi.
“Dato che provenivo dal piccolo Square Mile e da una piccola famiglia, a farmi tirare avanti in quei cinque anni fu l’abbondanza di ragazze nere, ragazze bianche, ragazze miste. Tutte misfits, “disadattate”: le mie amiche erano una banda sterminata di bellissime disadattate, commercialmente poco interessanti, che trovavano poco interessante il mondo mainstream. Se al di fuori era difficile distinguerci, lì tra noi eravamo conosciute di nome e di fama, per ciò che era la nostra natura.”
Da sempre, tendo a sentirmi fuori posto nella maggior parte delle situazioni che vivo. Sento sempre di non aver trovato ancora il mio ruolo nel mondo e ho la sensazione che queste emozioni rimarranno con me sempre nel corso degli anni.
Leggere “Misfits” mi ha fatta sentire compresa ed è stato facile ritrovarsi nelle parole di Michaela Coel. Il suo stile di scrittura è semplice, ma è abbellito dalla sua capacità di raccontare tutti gli avvenimenti con un realismo magico. Fa riflettere, un po’ divertire e ti permette di capire a fondo te stess*.
Sono pochi i libri non-fiction che hanno saputo travolgermi così tanto, e di sicuro “Misfits” ricade in questa piccola cerchia. È un libro breve, ma l’impatto che ha non è per niente da sottovalutare.
Voto libro - 5
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