The STEMinist Novellas
La serie è composta da:
1. Under one roof
2. Stuck with you
3. Below Zero
Genere: Romance
Autrice: Ali Hazelwood
20 settembre 2022
Mara, ingegnere ambientale ed ecologista convinta, riceve un'eredità inaspettata alla morte della sua mentore: la metà di una grande casa a Washington, da condividere con Liam, il nipote della defunta. Per quanto affascinante, Liam incarna tutto ciò contro cui Mara lotta: lavora come avvocato per una grande azienda petrolifera, una di quelle che sembra determinate a distruggere il pianeta in nome del profitto. I due fanno scintille fin dal primo incontro, non vanno d'accordo proprio su nulla. Eppure, la convivenza forzata permette a Liam e Mara di conoscersi meglio, di andare oltre le apparenze e di capire che sono più simili di quanto credano. E se alla fine tra i due scoppiasse l'amore?
Salve salve!
Avevo bisogno di una lettura leggera e felice e sapevo che Ali Hazelwood, con il suo “Under One Roof”, sarebbe riuscita a regalarmela.
“Under One Roof” è il primo racconto di una trilogia dal titolo “The STEMinist Novellas”, che ha come protagoniste tre amiche conosciutesi durante il dottorato.
I libri che formano la trilogia hanno un solo difetto: sono racconti di 100 pagine e poco più, quindi si finiscono in un niente!
Ma passiamo alla storia.
Mara, un ingegnere ambientale, ha ricevuto in eredità dalla sua mentore, Helena, metà della sua casa di famiglia. Un dono davvero, dato che non ha un soldo e quelli che ha servono a ripagare il debito universitario.
La casa è magnifica, enorme e accogliente, lì si sente sempre vicina alla donna che le ha dato tanto, sia professionalmente che emotivamente.
Quello che Helena si è dimenticata di specificare è che la casa è già abitata dal nipote, Liam, avvocato della FGP Corp, azienda nemica dell’ambiente e quindi di Mara.
Il primo incontro tra Liam e Mara sembra quasi una favola, entrambi folgorati dalla persona che si trovano davanti… finché Mara non si presenta.
Poi l’atteggiamento di Liam cambia visibilmente, diventa freddo, quasi maleducato, e offre denaro a Mara per mandarla via.
Mara, però, non vuole trovare un’altra casa, per due motivi: uno è quello economico, non può davvero permettersi un appartamento per adesso, il secondo è quello affettivo, in quella casa sente la vicinanza di Helena.
Inizia così una convivenza forzata fatta di dispetti, rumori notturni e urla infuriate. Finché Mara non apre gli occhi e capisce che se le fosse piombato in casa uno sconosciuto non l’avrebbe presa meglio.
Da questo momento si stabilisce una tregua, che permette ad altri sentimenti di salire a galla…
“Sembra…”
“Come se il riscaldamento globale e il capitalismo avessero un figlio illegittimo che sta attraversando la sua fase di bodybuilding.”
“Uhm… Stavo per dire carino.”
Di una cosa possiamo essere certi, Ali Hazelwood ama scrivere romance enemies to friends to lovers, e le vengono anche molto bene. Ha uno stile molto, molto ironico ed esilarante, i battibecchi tra i protagonisti sono fantastici.
I personaggi sono adorabili e, nonostante le poche pagine, ben definiti. Mara è una donna di scienza; è brava nel suo lavoro, ma deve combattere costantemente contro il sessismo di quel mondo. Lo fa con tanta pazienza e fervore, anche se, a volte, una vita passata a sentirsi dire di essere mediocre la fa sentire così.
Liam lo conosciamo solo attraverso gli occhi di Mara, ma sono occhi attenti, quindi scopriamo tanti particolari: non è molto espansivo, ha un senso dell’umorismo secco, riesce a trattenere ogni emozione, ma i suoi occhi parlano al posto suo: sono i movimenti impercettibili del suo corpo che permettono a Mara di capire Liam, gli stessi che la mandano in tilt!
La chimica tra i due, ovviamente, è alle stelle! Sono gli unici a non sentirla…
“Per quando sarò pronta a trasferirmi avrò bisogno della terapia. Tanto, che differenza fa un altro trauma con cui fare i conti?”
Risate, riflessioni, sorrisi… tutto questo in sole 112 pagine.
Purtroppo, la storia di Mara e Liam la viviamo solo attraverso i momenti salienti. Mancano i capitoli in cui vediamo la consapevolezza farsi strada nei personaggi, non viviamo appieno l’evoluzione dei loro sentimenti. È normale considerato il fatto che sono racconti e per essere di poche pagine, l’ho già detto, è fatto molto bene. Non posso negare, però, che quelle parti mi sono mancate, perché avrei vissuto la storia di Mara e Liam più a lungo, avrei potuto conoscere meglio qualche personaggio secondario che penso possa apparire nel resto della serie, insomma, tutte quelle parti che possono anche mancare, ma di cui poi si sente la mancanza. Per questo motivo non posso dare il voto massimo.
Ripeto, nonostante questo, la novella è deliziosa! Costruiti benissimo storia e personaggi, ne avrei solo voluto di più!
Baci
Voto libro - 4
Genere: Romance
Scritto da: Ali Hazelwood
7 Febbraio 2023
Sadie è una contraddizione vivente: ha un dottorato in ingegneria ed è una donna di scienza, ma è anche una delle persone più superstiziose sulla faccia della Terra. Eppure, nessuno dei suoi tanti amati rituali contro la cattiva sorte avrebbe potuto prepararla al peggio, ossia rimanere bloccata in un ascensore minuscolo con la sua nemesi, Erik: il collega spietato di uno studio rivale che le ha portato via un cliente importante; l'uomo, soprattutto, che le ha spezzato il cuore. Chiusi in uno spazio ristretto, i due dapprima si ignorano, tollerando a fatica la presenza reciproca, poi via via riescono a parlarsi con franchezza, senza più incomprensioni e malintesi.
Quando finalmente riuscirà a uscire dall'ascensore, Sadie deciderà di dare a Erik una seconda possibilità?
Salve salve!
“Stuck with You” è il secondo racconto che compone la trilogia “STEMinist novellas” di Ali Hazelwood. Anche stavolta la storia è poco più di un centinaio di pagine, ma a differenza della precedente, per me è stata costruita meglio. Vediamo perché!
“Il mio mondo finisce alle 10:43 di un venerdì sera, quando l’ascensore si ferma tra l’ottavo e il settimo piano del palazzo che ospita lo studio di ingegneria dove lavoro.”
Protagonista stavolta è Sadie, migliore amica di Mara (conosciuta in “Under One Roof”) e Hanna (di cui leggeremo nel terzo e ultimo, “Below Zero”).
Mentre Mara sta vivendo la sua fantastica storia d’amore con Liam, Sadie ha passato tre settimane terribili.
Per un fortuito colpo del destino, e grazie alla sua estrema scaramanzia (ti capisco molto bene Sadie), Sadie incontra l’uomo perfetto: Erik Nowak, norvegese, il Thor dell’ingegneria, grande, biondo, dagli occhi glaciali… ma soprattutto premuroso, educato, gentile, comprensivo.
Sadie e Erik hanno tantissime cose in comune, la passione sfrenata per il calcio, per l’ingegneria e per il buon cibo… e una chimica alle stelle. La notte che passano insieme è infuocata, ed è dire poco.
La mattina, però, porta una notizia orribile per Sadie in campo lavorativo e la colpa è proprio di Erik.
Per questo, le tre settimane orribili in cui Sadie ha cercato di cancellare ogni ricordo e bloccare ogni pensiero su Erik, se non per odiarlo, finché non arriva la resa dei conti. Basta un blackout improvviso e un ascensore molto piccolo, incastrati per chissà quanto tempo, Sadie riuscirà finalmente a sfogare tutta la sua rabbia? Erik riuscirà a spiegarsi?
“Siri, quante volte posso umiliarmi del tutto in trenta minuti? Infinite, dici? Grazie, è quello che pensavo.”
Come vi dicevo nell’introduzione, per “Stuck with You” le sole 127 non sono pesate, anzi la forma di novella gli è entrata molto bene. In questo caso, la storia lo permetteva, così come la costruzione fatta da Ali Hazelwood.
Inizia sempre con un capitolo nel “passato”, un passato molto recente siccome sono storie che si sviluppano nel corso di settimane o pochi mesi, ma stavolta ogni capitolo era alternato tra le tre settimane precedenti, quindi il giorno del fortunato incontro, e il presente, quando Sadie ed Erik sono stati costretti a confrontarsi perché bloccati in ascensore.
Il loro è stato un insta-love, se vogliamo chiamarlo così, io lo definirei più una insta-passione o insta-consapevolezza di avere davanti la persona perfetta con cui poter passare il resto della vita. Sono passati da lovers ad enemies a… questo non lo dico, che secondo me è molto meglio per il formato scelto, siccome non si sente il bisogno di sviluppare troppe scene, le scene che ci sono bastano e sono anche favolose!
Un grande pregio di questa serie sono i personaggi: reali, “normali”, per quanto non siano il nostro pane quotidiano purtroppo!
Sadie è un ingegnere civile specializzata in eco-sostenibilità, ma nonostante la sua istruzione tecnica è estremamente scaramantica. In base agli eventi ha piccoli rituali che razionalmente sa non possono essere collegati e causa di successo e/o insuccesso, ma ehi, non si sa mai (il mio stile di vita praticamente). Anche nel suo rapporto con Erik è vera, vive l’appuntamento, coglie le occasioni che desidera, ma in realtà è insicura, in fondo non ha esperienza in campo amoroso ed è giusto che venga raccontato.
Anche Erik, come Liam nel primo, è un protagonista maschile diverso; ha più esperienza, ma è comunque umile, sensibile, estremamente attento e consapevole di Sadie.
È stato molto bello leggere scene passionali che non avevano dell’assurdo.
“Okay. Prendo una decisione repentina, il mio secondo atto di coraggio dell serata: mi avvicino a lui finché i nostri piedi si toccano attraverso i calzini, e mi alzo sulle punte. La prima cosa che mi colpisce è il suo odore. Pulito, mascolino, caldo. Delizioso. La seconda: la clavicola è il punto massimo che riesco a raggiungere, che potrebbe essere divertente se non fossi a corto d’aria. Se voglio questo bacio, ho bisogno del suo aiuto. O attrezzatura da arrampicata.”
Adoro Ali Hazelwood, le storie che crea e il suo stile, ti assorbono completamente e non ti permettono di staccarti un attimo, e anche se lo fai, il pensiero torna sempre lì. Poi, nelle sue storie non manca mai quel pizzico di ironia che riesce sempre a farti sorridere.
Ali non smettere mai di scrivere, ti prego, sarebbe una tragedia!
Baci
Genere: Romance
Scritto da: Ali Hazelwood
12 Settembre 2023
Brillante ingegnere, Hannah ha dedicato moltissimo tempo e fatica allo studio dello spazio e in particolare di Marte. Tutto per arrivare a coronare il sogno della vita: un impiego alla NASA. L'entusiasmo del suo primo giorno di lavoro, però, viene smorzato dall'incontro inaspettato con Ian, l'uomo che, da ben cinque anni, non riesce a dimenticare, per quanto ci provi con tutte le forze. Dopo un istante di imbarazzo, appare chiaro che la chimica tra i due è ancora intatta, ma le rispettive carriere non solo li conducono l'uno lonta-no dall'altra, ma in qualche modo accendono la loro rivalità. Eppure, quando Hannah si troverà in pericolo tra i ghiacci dell'Artico, nel bel mezzo di una tormenta di neve durante una spedizione di ricerca, sarà proprio Ian a rischiare tutto per andare in suo soccorso...
Salve salve!
Con “Below Zero” si conclude la trilogia “The STEMinist Novellas” di Ali Hazelwood.
Stavolta tocca ad Hannah trovare il suo lieto fine… sperando di non morire congelata nel frattempo!
Hannah non è sempre stata sicura di ciò che avrebbe voluto fare “da grande”, anzi ha scoperto il suo amore per lo spazio, per Marte in particolare, abbastanza tardi.
Ma non appena ha trovato il suo scopo, si è rimboccata le maniche e ha fatto tutto il possibile per arrivare alla NASA.
Dopo anni di studi, nottate in bianco, rifiuti e discriminazioni, ha ottenuto il lavoro dei suoi sogni. E quando inizia a raccontare la sua storia, è in Norvegia per realizzare il suo sogno: dimostrare che il suo progetto è valido e cambiare la storia delle esplorazioni su Marte.
Più nello specifico, si trova in un crepaccio, con una tempesta di neve in arrivo, il suo supervisore non ha intenzione di uscire ad aiutarla e durare fino al mattino successivo… be’, inutile illuderci.
Hannah ne è consapevole e, in modo estremamente ironico, tenta di farsene una ragione, finché non sente la voce di Ian Floyd, l’unico uomo che le abbia mai fatto desiderare di avere una relazione stabile e di farsi conoscere davvero, l’uomo che le ha fatto provare l’orgasmo più incredibile della sua vita… l’uomo che odia con tutta sé stessa.
“Hannah. Rilassati e pensa a Marte, okay?”
Siamo arrivati alla fina di questa bellissima, passionale, divertente trilogia su tre amiche sorprendenti e i loro indimenticabili fidanzanti!
Nonostante le poche pagine, anche stavolta Ali Hazelwood riesce a costruire dei personaggi profondi e sfaccettati.
Hannah, sotto gli strati di distacco e sarcasmo, nasconde una sensibilità e ferite profonde lasciate da genitori freddi e perennemente insoddisfatti.
Hannah è sempre stata da sola, l’unica a credere in sé stessa, finché non ha trovato Mara e Sadie. Persino con loro, all’inizio, credeva che non sarebbe durata, considerava la loro amicizia un esperimento, per capire in quanto tempo una persona si sarebbe stancata di lei.
“Davvero? Davvero lo vuole? Vuole che gli spieghi che non ho il tempo o la disponibilità emotiva per qualsiasi tipo di relazione romantica? Che non riesco a immaginare che qualcuno decida di rimanere per qualcosa che non sia sesso una volta che mi conoscono? Che ho realizzato da tempo il fatto che più tempo le persone passano con me, più hanno modo di scoprire che non sono intelligente quanto pensano, o bella, o divertente?”
Anche per questo motivo, lei non frequenta nessuno sentimentalmente, ha solo storie da una notte, con uomini e donne, veloci, a volte impacciate, soddisfacenti quanto basta.
Finché non ha conosciuto Ian Floyd, un cugino alla lontana di Mara, composto e sulle sue, incredulo quando Hannah ci prova con lui, affascinato dalle sue capacità e senza parole per la sua bellezza. Ian le fa provare sensazioni fortissime, le fa desiderare cose assurde, per questo se ne va. A lutto per quella che sarebbe stata sicuramente la notte di sesso più travolgente e fantastica.
È stato davvero triste leggere delle insicurezze di Hannah causate da genitori emotivamente inaccessibili, che non la considerano degna di attenzioni nonostante i grandissimi traguardi che ha raggiunto.
Ian è un altro personaggio maschile coi fiocchi: attento, premuroso, rispettoso e super, super sexy!
L’ennesimo esempio della bravura di Ali Hazelwood nel creare uomini da sogno.
“Dice “tu” come se fossi straordinaria e importante. Il dato più prezioso; la sua città preferita; il paesaggio di Marte più bello e impressionante.”
Anche per “Below Zero”, la forma di short story è calzata a pennello, ci viene detto tutto ciò che abbiamo bisogno di sapere, riusciamo a conoscere i personaggi nelle loro tante sfaccettature, viviamo un’esperienza spaventosa e infine… questo non ve lo dico. Quello che posso dirvi è che il livello di spicy non è alto quanto il secondo, ma è ottimale.
The STEMinist Novellas è una trilogia davvero molto veloce da leggere, “Below Zero” l’ho praticamente divorato in un giorno (e solo perché dovevo studiare, altrimenti sarebbero state due ore). Le protagoniste e i protagonisti sono indimenticabili, esilaranti e dolcissimi, leggerei altre millemila pagine delle loro disavventure!
Spero che ricompariranno in “Love on the Brain”, perlomeno Hannah e Ian, dato che il romanzo sarà ambientato nel quartiere generale della NASA. Lo scopriremo!
Nel frattempo vi consiglio questi racconti: sono frizzanti, divertenti, enemies to lovers all’ennesima potenza e spicy al punto giusto.
Baci
QUESTI RACCONTI SI TROVANO NEL VOLUME UNICO
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