Catherine House


Genere: Fantasy

Scritto da: Elisabeth Thomas

5 luglio 2022


Nascosta tra le foreste della Pennsylvania, Catherine House è una scuola d'eccellenza che ha sfornato premi Nobel, giudici della Corte suprema e personalità di primo piano nel mondo dell'arte, della cultura e della politica. I suoi criteri di ammissione sono rigidissimi, e le poche persone che ogni anno superano la selezione avranno vitto, alloggio e istruzione gratuiti, ma per tre anni – estati comprese – saranno completamente tagliate fuori dal mondo esterno: niente visite, telefonate, televisione, musica… Alla fine, però, avranno davanti a sé carriere brillanti, potere e prestigio in qualunque campo desiderino. Per Ines Murillo, Catherine House è la cosa più vicina a una casa che abbia mai avuto. Ma i rigidi rituali della scuola presto trasformano l'edificio in una prigione tanto affascinante quanto ambigua. E quando scoppia la tragedia, Ines inizia a sospettare che l'istituto nasconda un pericoloso segreto.

Salve Confine,
riesco adesso a parlarvi di un romanzo che ho letto settimane fa e che ho lasciato lì in un angolino in attesa di essere recensito. Questo perché, e lo dico apertamente e a inizio recensione, mi ha lasciata perplessa e senza possibilità di avere un’idea chiara su come dovervene parlare.
Ma la casa editrice, la Mondadori, merita che io spenda delle parole su questo romanzo che con gentilezza mi ha fornito, quindi eccomi qui.
Il romanzo in questione è “Catherine House”, esordio letterario di Elizabeth Thomas, cover bellissima, edizione curatissima a livello estetico, ma per quanto riguarda i contenuti… insomma!

“Che cos’era Catherine esattamente? Diciamo che era una comunità di menti. Un crogiolo di studi sperimentali e riformisti nelle discipline umanistiche. Un istituto di ricerca e sviluppo per le più radicali tra le nuove scienze dei materiali. Una scuola di alta specializzazione più selettiva di ogni altra celebre università di prestigio, e così incredibilmente ben sovvenzionata da offrire un accesso gratuito a chiunque avesse la fortuna di riuscire a entrare. Un piccolo spazio pionieristico, fanaticamente privato che per qualche miracolo della chimica produceva alcune delle migliori menti del mondo: persone premiate e riconosciute nel campo delle lettere, dell’arte, delle invenzioni, che occupavano posizioni nella diplomazia, al Senato, alla Corte suprema e, tra loro, due presidenti degli Stati Uniti. Una scuola e un patrimonio immobiliare: una complessa realizzazione di architettura e design, una casa – una magnifica casa – lontana chilometri dall’autostrada, nascosta nel nero dei boschi, dietro un lungo cancello di ferro.”

Catherine House è un college esclusivo, un nido di cultura eccezionale che sforna ogni anno eccellenze, giudici di Corte Suprema, premi Nobel, e non solo.
Entrare in questa scuola è molto difficile, i criteri di giudizio sono severi, ma quello che offre Catherine House vale gli sforzi e vale anche le sue bizzarre richieste, come quella di rimanere esclusi dal mondo esterno per i tre anni di studio, niente cellulari, niente computer connessi a internet, niente tecnologia, nessun riferimento al “prima” di Catherine House, con la mente rivolta al futuro radioso e di successo che ogni studente lì dentro merita.
Per Ines, questo posto è l’unica possibilità di fuga da una vita volta all’autodistruzione che di recente stava vivendo, è un luogo sicuro in cui nascondersi dal mondo esterno. Non le importa cosa studierà, quali saranno i suoi obiettivi semmai ne avrà, ha solo bisogno di un posto da chiamare “casa” per un po’.
Questo rappresenta quel luogo per lei, ma le rimane difficile essere indifferente ai vari campanellini d’allarme che sente suonare qui e lì, mentre, in preda ai fumi dell’alcol o all’annebbiamento delle droghe, se ne va in giro per i corridoi e i sotterranei della scuola.
Catherine House nasconde dei segreti e Ines è decisa a scoprirli anche a costo di perdere il suo posto sicuro.

«Non siamo qui per scoprire noi stessi. Ma per scoprire che siamo un tutt’uno con tutto. Questo è quel che crediamo in questa casa. Questo è quel che imparerete, ciò di cui vi convincerete e ciò che amerete per il suo sublime carattere di verità. Ma per capire questa verità… dovrete lavorare».

Lettori e lettrici, io, ancora oggi, a distanza di settimane dalla lettura del romanzo, mi trovo in difficoltà nel parlarvene e nel darne un giudizio.
Non so ancora decidermi se mi e piaciuto o meno, ma ho avuto tempo per pensare e sono giunta alla conclusione che di Catherine House, oltre alla cover, mi è piaciuto il potenziale che la storia aveva, perché era veramente potente, basta leggerne la trama per capire che poteva venirne fuori un bel thriller. Per il resto mi rimane solo una gran confusione.
Il romanzo è piatto, proprio un elettrocardiogramma piatto in cui, di tanto in tanto, si registra un piccolo battito che è soprattutto di aspettativa che di reale emozione.
I personaggi stessi sono piatti, non hanno un background, sono figure che si muovono spettrali per le stanze della scuola, ora ubriachi d’alcol di contrabbando, ora fumati e fatti fino ai capelli, entrano ed escono da letti a caso, tutti allegramente bisessuali votati al motto “ogni buco e galleria”!
La storia si snoda lenta e, talvolta, senza senso, tanto da far dire al lettore o alla lettrice: “Che ho letto?!”

Domanda che rimane senza risposta come tutte le domande che rimangono in sospeso durante la lettura.
La situazione del Plasma, che solo alcuni studenti hanno la possibilità di studiare all’interno del corso di studi sui Nuovi Materiali, poteva essere meravigliosa, l’unica cosa che destava curiosità e creava un minimo di tensione nel lettore, ma è stata lasciata lì senza un’evoluzione di sostanza e nemmeno io ve ne parlerò di più, perché in un romanzo già così piatto, togliervi l’unico spunto per emozioni e curiosità sarebbe crudele.

In sintesi, “Catherine House” è, per me, e sottolineo per me, un grosso punto interrogativo. Spero che per voi abbia un minimo di senso; se così dovesse essere, vi prego di volermene parlare, io davvero sono curiosa di avere i vostri feedback.
Buona lettura?


Voto libro - 2








 

You Might Also Like

0 comments