Il cielo non ha catene


Scritto da: Ruta Sepetys

Genere: Storico

Occhi grigi e capelli spettinati, Cristian ha diciassette anni, ascolta musica rock e legge poesia. È stato suo nonno a insegnargli il valore delle parole e a incoraggiarlo a seguire le proprie passioni. Anche quando è difficile. Anche quando è proibito. Perché Cristian vive nella Bucarest del 1989. Sono tempi duri per chi, come lui, sogna la libertà. Per chi crede in un avvenire diverso, ma è costretto in un paese apparentemente senza fu - turo. Per questo Cristian denuncia nel suo diario i soprusi del regime di Ceaușescu cui assiste ogni giorno. Ma quando la polizia segreta lo convoca e minaccia la sua famiglia, il ragazzo è costretto ad andare contro ogni sua convinzione e accetta di diventare una spia. Purtroppo, è ben consapevole di che cosa significhi ostacolare pubblicamente un dittatore. Sa di essere circondato da persone pronte a tutto per entrare nelle grazie del governo. Non può fidarsi di nessuno, nemmeno dell’intelligente Liliana, che, sotto una lunga frangia, nasconde occhi grandi e dolci. Soltanto lui può salvare le persone cha ama. Ma a modo suo, cercando di seguire gli insegnamenti del nonno e senza perdere la propria integrità. Perché l’inverno sta volgendo al termine e per le strade di Bucarest si sussurrano parole di libertà. E Cristian non può che rispondere all’appello. Anche se significa mettere a repentaglio la propria vita.

 

Salve lettori, oggi vi parlo di un libro che è stato davvero una sorpresa per me, per più ragioni, sia perché non me lo aspettavo, quindi ringrazio la CE per il dono, sia per la bellezza trovata in questa storia. Dalla trama non avrei mai deciso di leggerlo, invece si è rivelato un romanzo adatto alle mie corde.
Il libro in questione è “Il cielo non ha catene” di Ruta Sepetys, conosciuta per il suo grande successo “Hanno spento anche la luna”, anch’esso di genere storico e che recupererò sicuramente, entrambi editi Garzanti.

“Vivere a Bucarest era come vivere dentro una foto in bianco e nero. La vita in una fredda monocromia. Sapevi che il colore esisteva da qualche parte oltre la tavolozza di cemento e carbone della città, ma non potevi arrivarci, oltre quel grigio.”

Cristian ha solo diciassette anni e vive a Bucarest nel 1989, quando la sua città era sottomessa al regime di Ceausescu. Cristian desidera la liberà, vuole che il suo paese sia libero come gli altri e che finalmente finisca l’epoca del comunismo.
Quando minacciano la sua famiglia, però, acconsente a diventare una spia. Diventa tutto ciò che lui ha sempre odiato, per cui si sente uno sporco traditore. Tuttavia, è disposto a tutto pur di salvare le persone che ama, soprattutto suo nonno, che gli ha insegnato cosa vuol dire la parola libertà e che tacere non è mai una cosa buona. 
Per questo decide di tenere un diario, dove parla di tutta la cattiveria che lo circonda con toni ironico, seguendo così i consigli di suo nonno.
Con una rivoluzione in corso, Cristian combatte per inseguire la libertà e l’amore verso la ragazza di cui è sempre stato innamorato. Cosa succederà?

“MI COMPATISCI? LABBRA CHE NON CONOSCONO IL SAPORE DELLA FRUTTA, SOLO IN UN PAESE DI MILIONI DI PERSONE, BARCOLLANDO VERSO IL PATIBOLO DI DECISIONI SBAGLIATE MENTRE I MURI ASCOLTANO E RIDONO.”

Grazie a capitoli brevi, questo libro si legge con molta facilità. Lo stile della Sepetys mi è nuovo, ma devo dire che mi sono innamorata della sua penna; ha una prosa a tratti intensa e altri dolce, con il giusto spazio alle emozioni. 
Ho adorato il protagonista, Cristian, che per quanto giovane ha più coraggio di qualsiasi adulto della storia, mostrandoci anche spezzoni delle sue battaglie interiori, spaventato da ciò che accadeva intorno a lui.

In generale ho apprezzato quasi tutti i personaggi, il nonno che trasmette saggezza, Caci, la sorella di Cristian, e Liliana, l’altra metà del lato romance della storia.

«Non hanno nemmeno bisogno di armi per controllarci. La nostra stessa paura è più che sufficiente. Vedi, Cristi, è così che ci si sente a essere un animale in trappola.»

La storia di Cristian è finzione, ma resta l’innegabile verità che storie del genere qualcuno le ha vissute durante la rivoluzione in Romania. Leggere queste storie è un bene, perché non ci fanno dimenticare quello che abbiamo, che tante persone hanno combattuto per avere la libertà che noi diamo continuamente per scontata.
Sono sincera, non conoscevo la storia della Romania, ma il libro ha spiegato egregiamente quel periodo buio, anche perché nelle note finali l’autrice appunta i tantissimi studi, i viaggi, le interviste che ha fatto per scrivere una storia che ricalchi il più possibile quella reale.

“Il cielo non ha catene” è uno storico ben scritto, una storia di coraggio e di battaglie.
Un libro che non troverete difficile, perché vi sentirete in perfetta sintonia con il racconto. Non vi sto dicendo che è un libro facile da leggere, ma sicuramente vale la pena farlo.

Margaret
Voto 5




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