L'alchimista imperfetta


Scritto da: Naomi Miller

Genere: Storico

Dal: 13 Settembre

Inghilterra, 1600. Una contessa che osò essere una scienziata. L'incredibile storia di una donna fuori dagli schemi. "Mia madre era una strega. O almeno così dissero quando la trascinarono via. Ma per me era vera solo una cosa: lei era il centro del mio universo. Avevo nove anni e la mia vita cominciò quel giorno." Inghilterra, 1573: in un mondo già illuminato dalla luce del Rinascimento, ma in cui ancora si dà la caccia alle streghe, la piccola Rose è figlia di una madre accusata di stregoneria, e per lei la vita sembra avere in serbo solo povertà e amarezza. Finché non avviene qualcosa che cambierà per sempre il suo destino: approda, come domestica, nel grande castello dei conti di Pembroke, regno della contessa Mary Sidney Herbert. Mary è una nobildonna, ma non una qualsiasi: amica della regina, mentore di un giovane poeta sconosciuto chiamato William Shakespeare, grande appassionata di letteratura e, cosa inaudita per i tempi, di scienza, Mary ha un segreto. Un vero e proprio laboratorio di alchimia, allestito nel suo palazzo, dove trascorre ore di studio ed esperimenti. E quando Rose si affaccia nella sua vita, Mary - che da tempo desidera una figlia che non arriva - la istruirà, insegnandole l'amore per lo studio. La loro amicizia, cementata dall'interesse proibito per la scienza, diventerà la cosa più importante: il modo per salvarsi dall'oscurità dei tempi, e lasciare la loro traccia nella Storia. Un romanzo raffinato ed emozionante, che racconta il personaggio, realmente esistito e ingiustamente dimenticato, di Mary Sidney Herbert, la contessa alchimista, ma è anche un affresco di un'epoca affascinante, l'era Tudor, magnifica nelle sue luci e nelle sue molte ombre.


Salve lettori, oggi vi parlo di un libro che mi è piaciuto sin dalla bellissima copertina. Parlo di “L’alchimista imperfetta” di Naomi Miller, un romanzo basato sulla vita della Contessa Mary Sidney Herbert, edito Piemme.

Siamo tra la metà del 1500 fino agli inizi del 1600. 
Rose è una bambina di appena nove anni quando sua madre la affida alla casa grande dove la padrona, Lady Catherine Herbert, la prende sotto la sua ala. Grazie a lei, Rose scopre passioni che tanto la affascinano, ovvero dipingere, disegnare, e non solo. La donna ama anche sperimentare nel suo laboratorio formule per nuovo rimedi medicinali. 
Rose non è nuova a questa attività poiché anche sua madre è esperta di pozioni e medicamenti, peccato sia stata etichettata come strega per tali rimedi. 
Col passare degli anni, Catherine e Rose legano molto e la padrona le regala un ciondolo alchemico, proprio per ciò che le lega. 
Purtroppo, a causa di un male, la giovane donne muore e Rose ritorna a casa, dove le capacità acquistiate non sono tanto apprezzate dal padre. 
Dopo un po’ di tempo Rose viene convocata di nuovo a Pembroke, perché il conte convolerà a nozze con la signorina Mary Herbert, una giovane di quindici anni, e Sir Henry richiederà i suoi servigi come dama personale della prossima contessa. Le due donne non sembrano entusiaste l’una dell’altra, ma col tempo scoprono un destino che le accomuna: quello dell’alchimia.

«Cleopatra insegnava che un alchimista è come… una madre amorevole, che si prende cura del suo bambino e lo nutre».

Naomi Miller con quest’opera segue una scia di vita reale e una di fantasia, entrambe legate in modo tale da rendere il libro scorrevole e squisito. La scrittura e le descrizioni dell’epoca sono eccezionali, creano il giusto clima per il lettore.
Molto affascinanti sono state le spiegazioni sull’alchimia e sull’uso delle piante per usi curativi. 
Ugualmente interessanti sono state le citazioni di opere dell’epoca e la comparsa del bardo: William Shakespeare.

“Non possiamo controllare i nostri destini più di quanto i fiori possano scegliere quando sbocciare o quando appassire. Tutto quel che possiamo fare è prestare attenzione alle stelle.”

Entrambe le protagoniste, per quanto diverse per rango sociale, hanno non solo la passione per l’alchimia, ma condividono la forza e il coraggio. 
Mary si è dovuta sposare troppo giovane con un uomo più maturo di lei. Nonostante le tante perdite nella sua vita, riesce a dedicare comunque gran parte del suo tempo alla scrittura e all’alchimia. Rose, d’altro canto, sembra molto più sensibile, riesce ad esprimere ciò che sente e vede attraverso i suoi disegni, e dopo anni di lavoro e sacrificio ciò che guadagna riesce finalmente a darle la giusta soddisfazione.
Il legame tra le due protagoniste è molto bello e intenso, poiché cresce anno dopo anni, diventando così complici l’una dell’altra.
In un periodo in cui non era semplice brillare come donne, Mary e Rose, per quanto diverse, si spianano la strada giorno dopo giorno.

“Anche quando non le vediamo, le stelle illuminano il nostro cammino.”

Vale la pena leggere questo romanzo. L’autrice, in vari modi, scrive delle donne e di come fosse difficile emergere in determinati contesti, delle difficoltà della vita senza i rimedi da loro preparati, della necessità di avere il sostegno di un uomo.

“L’alchimista imperfetta” è una storia che porta indietro nel tempo, un racconto stimolante con protagoniste intelligenti. Una lettura ricca di personaggi interessanti e di una Contessa con una storia formidabile.

Margaret

Voto 4,5





 

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