I Promessi Sposi raccontati da Lucia

 


Genere: Classici - Ragazzi

Scritto da: Annalisa Strada - Gianna Re

11 aprile 2023

"I promessi sposi" raccontati da un punto di vista nuovo: quello di Lucia, giovane donna che si batte per i propri ideali. Un omaggio alla prima, straordinaria, eroina del romanzo italiano. Lucia Mondella è stata spesso considerata un personaggio umile e passivo, ma in realtà è il fulcro de "I promessi sposi", è lei a mettersi in relazione con tutti i personaggi, nessuno escluso. Non solo: imparando a conoscerla bene, si scopre una giovane donna che si batte per le proprie convinzioni, un esempio di grande forza e profonda umanità. In questa versione del capolavoro manzoniano, fedele all’opera originale, è Lucia a raccontare in prima persona, narrando così le vicende da un altro punto di vista, il suo. Un’occasione per avvicinarsi a un capolavoro, grazie a una lingua più semplice e moderna, e riscoprire la sua straordinaria protagonista. Un libro di narrativa per bambine e bambini dai 10 anni, un omaggio alla prima eroina femminile del romanzo italiano: una giovane donna che si batte per i suoi ideali. 


Ciao readers,
Avete presente "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni? Immagino di sì!
Dai tempi della scuola ho sempre avuto una predilezione per questo autore e quando ho visto la nuova uscita Einaudi Ragazzi non potevo lasciarmela sfuggire!
Annalisa Strada e Gianna Re hanno avuto un'idea veramente originale, quella di riscrivere la storia di Renzo e Lucia attraverso gli occhi della protagonista: "I promessi sposi raccontati da Lucia". La trama come potete intuire è quella originale, ma raccontata da un punto di vista differente.

Renzo e Lucia si amano da quando erano ragazzini e il loro sogno è quello di sposarsi. Purtroppo Lucia è entrata nelle mire dell'uomo più potente del paese, che non li lascia essere felici. Inizia così il racconto rocambolesco dei nostri promessi sposi, che provano a fuggire dalle grinfie di chi si approfitta degli umili sperando in un lieto fine.

Penso che lo scopo delle autrici sia stato quello di rivalutare il ruolo di Lucia. Nel romanzo originale vediamo la protagonista come una donna passiva, in balia degli eventi, che subisce le decisioni degli altri. In questo volume, invece, anche se è sempre succube dei potenti, notiamo la sua forza e il suo coraggio nell'affrontare situazioni che sembrano senza via d'uscita, sempre rifugiandosi nella fede integerrima che la contraddistingue. È una donna timorata di Dio, incarna appieno il pensiero religioso di Manzoni, ed è a lui che affida tutta la sua vita. Quando la paura di morire si impossessa di lei è disposta a fare un voto rinunciando a Renzo ed è così retta da accettarne le conseguenze. La stessa donna che è pronta ad affrontare gli scagnozzi che la inseguono, è anche colei che ha bisogno di Fra Cristoforo per paura di sbagliare nei confronti del suo Dio.
È una donna pudica che quasi si vergogna di desiderare di essere la moglie di Renzo, è uno specchio della società del tempo e le autrici sono state veramente brave a non cadere nell'anacronismo, rimanendo coerenti anche nei più piccoli particolari.

"Renzo mi teneva stretta a sé, mai nella nostra vita eravamo stati cosí vicini. Sentivo che anche il suo cuore batteva forte, sentivo il suo respiro. Quella vicinanza forzata mi suscitò un brivido strano che si aggiunse alle tante emozioni e sensazioni contrastanti che mi attraversavano."

Nonostante il romanzo originale sia lungo, davvero lungo, questo libro non lo è. La mia passione per l'originale mi ha spinto ad apprezzare quest’opera e lo stile è davvero scorrevole. Nonostante sapessi come sarebbe andato a finire, ero curiosa di capire come avesse vissuto il tutto Lucia.

Consiglio vivamente di leggere questo volume. Logicamente bisogna sapere almeno vagamente di cosa narra la storia originale, perché alcuni personaggi non vengono approfonditi. Ad esempio Manzoni analizza molti dei personaggi di cui parla per farci capire con che tipo di persona abbiamo a che fare: Don Abbondio è "un vaso di terracotta, costretto a viaggiare con molti vasi di ferro”; la Monaca di Monza è vittima dei dettami patriarcali, ma vorrebbe solo vivere appieno; l'Innominato da efferato assassino riceve l'illuminazione divina. Questi sono solo esempi ma, anche se solo accennati, è stato lampante come per Lucia molti personaggi siano solo ostacoli da superare e niente di più. Questo però non pregiudica il libro, non potrei mai paragonare il lavoro delle autrici a quello di Manzoni. Lungi da me essere blasfema.

"Le avventure e le sofferenze mi hanno resa più forte e hanno reso Renzo e me piú consapevoli del nostro amore."

Io consiglio veramente questo volume a chi ha letto l'originale per comprendere meglio determinate decisioni di Lucia, il suo affidarsi completamente a Dio e alcuni cambiamenti nei personaggi. Fa tutto parte di quello in cui Manzoni crede. Spero di essere stata esaustiva e vi auguro una buona lettura.

Voto libro - 4.5














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