Le figlie di Foxcote Manor


Genere: Narrativa

Scritto da: Eve Chase

21 febbraio 2023


Tre generazioni. Due estati. Un segreto esplosivo. In una maestosa foresta poco distante da un'isolata dimora padronale, viene trovata una bambina. Gli Harrington la accolgono e l'incredulità si trasforma rapidamente in gioia. Una terribile tragedia si è abbattuta su di loro e l'arrivo inaspettato della piccola li riempie di speranza, illuminando gli angoli bui e polverosi della casa. Nel disperato tentativo di non perderla, la tengono nascosta, sospesa in un fatato mondo estivo in cui le normali regole di comportamento - e la legge - sembrano non applicarsi. Tuttavia, pochi giorni dopo, un cadavere viene trovato nel bosco. E i loro sogni di una famiglia perfetta vanno in pezzi come una fragile cupola di vetro. Finché, a distanza di molti anni, la verità dovrà essere ricomposta, tassello dopo tassello... Una storia emozionante e commovente sui segreti gelosamente custoditi per amore e per paura, sul bisogno di una famiglia e su come, grazie a essa, ci si possa ritrovare quando si è più persi.


Salve Confine,
da un po’ di tempo seguivo un’uscita che mi incuriosiva tantissimo, “Le figlie di Foxcote Manor” di Eve Chase, che finalmente sono riuscita a leggere e per questo ringrazio la Sperling & Kupfer che mi ha inviato la copia digitale.

“Nella foresta «vita e morte si uniscono con un bacio».”

Rita abbandona finalmente la sua piccola realtà per trasferirsi a Londra, dove ha trovato lavoro presso una ricca famiglia, gli Harrington, come bambinaia.
Deve prendersi cura di due bambini dolcissimi e ben educati, Hera e Teddy, e riesce a farlo senza problemi sin da subito perché i bambini la adorano. 
È un periodo della sua vita quasi idilliaco fino a quando una tragedia scuote la famiglia. La signora Harrington, Jeannie, dopo un parto difficoltoso, perde la sua bambina e cade in una sorta di depressione dalla quale non riesce a riprendersi. Per questo il marito decide di mandarla a Foxcote Manor, una dimora di famiglia protetta da una fittissima foresta, in un piccolo paesino. 
Rita e i bambini la seguono e, sebbene l’inserimento nella nuova realtà risulti ostica, loro tre riescono lo stesso a instaurare una routine accettabile, nonostante i pericoli del luogo e della foresta circostante.
Jeannie continua a isolarsi nella sua stanza, a crogiolarsi nel dolore della perdita, disinteressandosi dei suoi bambini e di tutto quello che la circonda, fino a che, proprio dal buio di quella foresta, non arriva qualcosa che la riporterà alla vita e ai suoi bambini.
Hera, infatti, trova nel bosco una bimba appena nata e, in barba alla legge, decidono di tenerla e allevarla.
Rita non è d’accordo, ma lei è solo la bambinaia, non ha grande voce in capitolo, può solo prendere sotto la sua ala anche quella sventurata bambina e prendersi cura di lei.
L’amore nasce istantaneo, la serenità comincia a mettere radici in quella famiglia distrutta dal dolore, sebbene dalla città arrivi un elemento a disturbare quel piccolo paradiso ritrovato. Inoltre, nel bosco, viene rinvenuto un cadavere. Così la fragilità di quella serenità viene travolta e lanciata nel vuoto insieme al destino di tutti i protagonisti di questa storia che dall’estate del 1971 arriva ai giorni nostri, dove una donna di nome Sylvie si ritrova a scavare nel suo passato per andare incontro alle sue radici.

“Una foresta, lo comprendo solo adesso che ci entro, pronta a soccomberle, rivela la sua vera natura solo al camminatore solitario.”

Bellissimo romanzo, c’è veramente poco altro da dire! “Le figlie di Foxcote Manor” è stata una lettura veramente emozionante e piena di suspense.
È una storia che parla di segreti tenuti nascosti, di dolore, di speranza, di famiglia.
Ci viene raccontata attraverso un triplo PoV, quello di Rita, la bambinaia, che è la protagonista principale, quello di Hera e quello di Sylvie, tre generazioni di donne legate da un segreto che ha bisogno di venire alla luce.
Sono tre figure importantissime, tre personaggi ben descritti con un profilo psicologico importante.
In questo romanzo non solo le protagoniste, ma anche gli altri personaggi risultano interessanti e ben inseriti nella storia e penso che questo sia uno dei punti di forza del libro.
L’autrice è stata brava non soltanto con i personaggi, ma anche a tessere una tela abbastanza intricata e molto plausibile che durante tutta la lettura tiene il lettore sul filo. È riuscita a creare più scene ad alto livello di ansia, soprattutto con l’entrata in scena del personaggio di Don, che è sicuramente un elemento disturbatore assolutamente indispensabile… capirete che intendo, non voglio aggiungere nulla.
La natura circostante, la foresta, è un elemento assolutamente attivo nel romanzo, non un paesaggio di sfondo, ma un altro personaggio vivo, che respira e ascolta, che cela e conserva nel suo silenzio tutto quello che avviene al suo interno. 
Questo mi è piaciuto moltissimo, come anche lo stile dell’autrice, così elegante e sobrio, molto evocativo senza essere ridondante.

Ho amato tutto di “Le figlie di Foxcote Manor”, una storia quasi tutta al femminile dove le donne sono protagoniste assolute con la loro forza e la loro resilienza, figlie di una natura selvaggia e benevola.
Posso solo consigliarvene la lettura, lo amerete! Buona lettura.

Voto - 4.5




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