Ora che ho incontrato te


Genere: Narrativa Contemporanea

Scritto da: Rosario Pellecchia

14 febbraio 2023

New York, un venerdì sera di giugno. Zoe e Lorenzo si incontrano nel più assurdo dei modi. Musicista di origine afroamericana cresciuta a blues, lei. Broker romano con il vizio del poker, lui. Non potrebbero essere più diversi, ma subito scatta un’intesa. Lorenzo è in crisi, indebitato fino al collo e minacciato dal tirapiedi di un boss a cui deve una grossa somma, così Zoe gli propone un piano folle: scappare su un vecchio furgone malandato e rubare una favolosa chitarra appartenuta a Robert Johnson, il più grande musicista blues di tutti i tempi. È l’inizio di una rocambolesca avventura on the road attraverso gli Stati Uniti, da Bleecker Street a Manhattan, a Clarksdale, in Mississippi, attraverso scenari mozzafiato e luoghi simbolo del blues. Tra contrattempi e rivelazioni, Zoe e Lorenzo impareranno a conoscersi, riconoscersi e forse ad amarsi.


Salve Confine,
grazie a Feltrinelli, che mi ha inviato la copia, ho avuto la possibilità di leggere “Ora che ho incontrato te” di Rosario Pellecchia, uscito lo scorso febbraio.

Lorenzo Maltoni, broker di professione, si trova a vivere una tra le peggiori giornate della sua vita. È appena stato licenziato dal suo lavoro e, nella situazione economica in cui si trova, questa è un’enorme tragedia, tanto grave da indurlo a trovarsi sul cornicione della finestra del suo ufficio di Manhattan pronto al suicidio, ma, ad un tratto, le note di “First Time I Met the Blues” lo distolgono dal suo intento e lo inducono a scendere per strada, sfatto e scalzo, attirato da quella musica.
La voce dietro la chitarra salvifica è quella di Zoe, un’artista di strada che con le note calde della sua voce e l’abilità delle dita che corrono sicure sulle corde dello strumento, sembra parlare direttamente a Lorenzo.
Ai due basta poco per trovarsi e, fra una chiacchiera e un racconto, decidono di mettersi in viaggio su un vecchio furgone Chevy sgangherato e attraversare gli Stati Uniti con lo scopo assurdo di rubare una costosissima chitarra da rivendere per ripagare i debiti di Lorenzo.

“È una musica che nasce per esprimere un disagio, una sofferenza. E al tempo stesso per tentare di trovare la forza di superare questo dolore, o almeno di elaborarlo. Il blues, agli inizi, era un po’ la psicanalisi dei poveri.”

“Ora che ho incontrato te” è un romanzo che parla di viaggi. Da una parte c’è il viaggio on the road attraverso gli Stati Uniti, dall’altra il viaggio nella musica, poi c’è una sorta di viaggio interiore che avviene nei protagonisti, a volte separatamente, altre insieme. Il tutto è contornato da tanta musica e racconti interessanti che catturano l’attenzione del lettore.
Chiaramente il piano dei due sognatori è alquanto improbabile, come un po’ tutto il romanzo, dalle dinamiche dell’incontro tra i due al modo in cui subito decidono di imbarcarsi in questa avventura, come se nessuno dei due avesse nulla da perdere né nulla a cui pensare. Alla fine, però nella sua improbabilità, ho trovato il romanzo veramente poetico, romantico in un certo senso.

“Ha paura di ammetterlo, ma da quando l’ha incontrata sente che qualcosa è cambiato dentro di lui, che la sua mente gli ha concesso una tregua, come se parlare con Zoe avesse disarmato i pensieri che lo tormentano. Ora c’è lei a occupare tutto lo spazio.”

È poetico e romantico il modo in cui Lorenzo trovi pace nella voce di Zoe, che riesce a spegnere i suoi pensieri confusi e negativi col suono dolce e pieno della sua voce, che canti o racconti di musica e musicisti, snocciolando aneddoti del mondo del Blues.
È poetico e romantico il modo in cui Zoe trovi in Lorenzo un terreno morbido e fertile dove piantare qui e là i semi della sua storia, come riesca a fidarsi di lui nonostante la sua storia racconti di ferite nell’anima e delusioni.

Mi è piaciuto molto leggerlo, la narrazione è davvero fluida, leggera, piacevole e la storia raccontata è ricca di passione, fame, lati anche oscuri.
Si nota la competenza musicale dello scrittore, il cui nome mi suonava familiare e, infatti, è il Pellecchia di Radio 105 della mia adolescenza e questo me lo ha fatto piacere ancora di più. Non sono di parte eh, il romanzo dovete leggerlo perché merita veramente il tempo che gli dedicherete.
Buona lettura.

Voto libro - 4














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