The last Finestra

 


La serie è composta da: 

1. Una virtù crudele

2. Un presagio oscuro


Genere: Fantasy

Scritto da: Emily Thiede

18 aprile 2023

Tre matrimoni. Tre funerali. Alessa china la testa per nascondere gli occhi asciutti mentre si inginocchia davanti alla bara tempestata di gioielli sull'altare. Avrebbe pianto. Dopo. Lo ha sempre fatto. Restare vedova a diciotto anni è senza dubbio una tragedia. Ma è difficile trovare le lacrime quando la si vive per la terza volta. Il dono che gli dei hanno concesso ad Alessa, in effetti, avrebbe dovuto amplificare la magia del suo Dorgale, non ucciderlo al minimo tocco. E ora, a un soffio dall'arrivo di uno sciame affamato di demoni che divorerà tutto ciò che incontrerà su Sansaverio, la giovane Lumera non ha più tempo per trovare un altro compagno e insieme opporsi all'avanzata delle forze maligne. Inoltre, influenzati da un predicatore, i suoi stessi soldati tentano di assassinarla, convinti che ucciderla sia l'unica speranza di salvezza per l'isola. Nel disperato tentativo di sopravvivere, Alessa decide di assoldare Dante come guardia del corpo personale, un emarginato cinico e con la fama di essere un assassino. Ma con la ribellione ormai alle porte, i segreti che nasconde l'uomo potrebbero condurre al più terribile dei tradimenti. Si tratta di un alleato o di un nemico? Da questa risposta dipende sia la vita della giovane sia il destino del suo Paese.


Ciao, lettrici e lettori!
Come disse Dorothy ne “Il mago di Oz”, «Nessun posto è bello come casa mia». Per “casa mia”, in questo caso, intendo il genere fantasy. Ultimamente ho cercato di discostarmi dalle mie classiche letture comfort per affrontare generi diversi, tornare ai mondi fantastici e agli intrecci che amo tanto è stato come essere stretti in un abbraccio. Oggi vi parlo di un’opera che mi ha colpito molto, specialmente per quanto riguarda i suoi personaggi principali e il sistema magico (strettamente connesso al world-building).
Si tratta di “Una virtù crudele”, primo libro della serie “The Last Finestra” scritto da Emily Thiede e edito da Mondadori!

“Com’è crudele che condividere il dolore di qualcun altro non possa alleviarlo in chi soffre. In fisica c’è un equilibrio di regole e forze, di reazioni uguali e contrarie. Ma le emozioni non obbediscono alle regole e lei, sebbene la compassione la avvolgesse come una coperta pesante, non fece nulla per aiutarlo. Non importava quanto fosse disposta a sopportare, non poteva alleggerire il suo carico. Anche le sue mani, che avevano rubato il potere, la forza e la vita stessa, non erano in grado di sottrarre alcuna delle sue sofferenze.”

Tre matrimoni. Tre funerali. È così che si apre la storia di Alessa Paladino, protagonista di “Una virtù crudele”. Il libro ruota principalmente attorno al world-building, che è necessario comprendere per poter entrare nella narrazione fino in fondo. Le vicende che prendono piede nel volume sono ambientate su Sansaverio, una delle quattro isole santuario esistenti. La protagonista abita in una fetta di territorio (la Cittadella) sotto protezione, dato il suo ruolo. Infatti, Alessa è la Lumera, una persona capace di amplificare il potere di una Dorgale (un uomo o una donna provvisto di un dono sovrannaturale). Non le è concesso toccare altre persone al di fuori della Dorgale che sposerà. Entrambe le figure sono considerate tra i tre doni della Dea: con un solo tocco, la Lumera potrà rafforzare i doni della Dorgale con il fine ultimo di salvare l’isola dalla Grande Voragine, che è il nostro equivalente di apocalisse. Essa, secondo i testi antichi della Cittadella, sarà preceduta dal Primo Avvertimento (catastrofi naturali), dopodiché si avrà solo un mese di tempo per potersi preparare alla guerra contro gli Scarabei, creature giganti che potrebbero distruggere l’isola e ucciderne gli abitanti. Nessuno avrebbe potuto dire con precisione quando sarebbe arrivata la catastrofe, ma si sa che la Grande Voragine prende piede al quinto anniversario dell’ascesa della nuova Lumera. Quando essa viene scelta dalla Dea, è necessario che le precedenti Parisse (coppia di Lumera e Dorgale) si presentino alla Cittadella per poter addestrarla. In questo caso, ad occupare quel ruolo sono i personaggi di Renata Ortiz e Tomohiro Miyamoto (quest’ultimo, con il suo cuore d’oro e apprensione, smussa un po’ la rigidità imposta dalla prima).
Alessa già da tempo avrebbe dovuto essere più che pronta con la propria Dorgale, ma per tre volte consecutive è avvenuto l’impensabile: il suo tocco le ha uccise. Il decesso del suo primo compagno, Emer, poteva essere una tragedia. Quello della seconda, Ilsi, una casualità. Ma quello di Hugo?
Il popolo è aizzato da Ivini che, a capo della sua Fratellanza della Verità, afferma che Alessa non sia l’arma della Dea pronta a salvarli, bensì un’assassina mandata dal Ruendho (colui che reca distruzione). L’ipotesi che si tratti di una falsa Lumera inizia a farsi spazio nella mente delle masse, condizionando anche i suoi stessi soldati. C’è chi addirittura la additi come “Asuria” (Ingorda), creatura travestita da umano e mandata dal Ruendho affinché trovi il terzo dono della Dea: la Fontana della Guarigione.
Dopo essere stata quasi uccisa e aver subito un grave tradimento all’interno della suo stesso dormitorio, la sua fiducia subisce un duro colpo ed è determinata a farsi carico della propria protezione. Quando sul suo cammino incontra Dante, un ragazzo marchiato come assassino e che tutti chiamano “Lupo”, sa di avere a che fare con la persona giusta, anche se tra i due all’inizio non scorre buon sangue. Imparerà che Dante non è solo forte e carismatico, ma anche dotato di grandi conoscenze. Sono molteplici i segreti che possiede e molti di essi potrebbero essere fatali.
La Grande Voragine si avvicina e la Lumera è ancora senza una Dorgale. Come può controllare il suo potere? Riuscirà a fermare l’apocalisse? E soprattutto, è pronta a sacrificare tutto ciò che è necessario per vincere?

“Pensava di aver assaporato ogni aroma della solitudine, ma questo era nuovo. Avrebbe dovuto sentirsi meno sola, non di più, ma come una fiamma appare più luminosa nell’oscurità, il suo isolamento appariva ancora più profondo con uno sconosciuto che riempiva gli spazi solitamente lasciati vuoti.”

Probabilmente sono tante le cose che ho dimenticato di accennare riguardo al world-building ma, come si può facilmente notare, è piuttosto complesso. Credo di aver ottenuto un quadro generale dell’ambientazione soltanto una volta che sono giunta alla fine della storia e ammetto che la mappa iniziale ha contribuito a darmi un quadro generale.
Ho apprezzato molte cose su questo libro, ma per altre sono alquanto combattuta. Partiamo dalle note positive. La caratterizzazione dei personaggi è stata perfetta: Alessa, Dante e ognuna delle Dorgali presenti ha avuto una propria personalità. Ogni figura ha le proprie sfaccettature, facendo sì che la loro personalità risulti più umana agli occhi del lettore. È facile empatizzare con la nostra Lumera e la sua grande solitudine è stata rappresentata in modo eccezionale. A tratti il vuoto provato sembrava sottile, ma ci sono stati momenti che mi hanno quasi portata alle lacrime, tra cui una delle scene fondamentali tra lei e Adrick (suo fratello). Mi ha devastata e sono stata felice che Dante fosse lì in quel preciso istante.
A proposito del nostro bel protagonista maschile, c’è da dire che sono tante le cose di cui parlare. Prima di tutto, sappiamo che Dante non è il suo vero nome e il lettore dovrà attendere fino alla fine per avere un’identità completa. Però ammetto di averlo incredibilmente indovinato. Quindi, un punto a mio favore! Anche la sua caratterizzazione è fatta bene e la chimica con la protagonista è alle stelle. Ma a partire dalla rivelazione del suo segreto ho notato una mancanza di focalizzazione sulla sua figura, come se non fosse tra le chiavi principali per la storia (specialmente vedendo il finale). Spero che nel prossimo volume la narrazione in terza persona sposti un po’ più l’attenzione su di lui dato che, arrivati a questo punto, potrebbe rivelarsi un protagonista un pelino più intrigante di Alessa.
Sulle Dorgali preferisco non dilungarmi, poiché voglio che siate voi stessi a scoprirle, altrimenti vi priverei dell’effetto sorpresa. Sappiate solo che sono tutte speciali e i loro poteri vanno ricordati per comprendere le dinamiche finali dell’opera.

Lo stile di scrittura non è complesso, ma potreste avere difficoltà nel tenere a mente tutte le informazioni fondamentali alla trama, sono davvero tante e ho avuto l’impressione che non siano state sparse in modo equo. Alcune parti risultano più pesanti proprio per il carico di contenuto da ricordare, mentre altre risultano un po’ vuote e poco interessanti.
La stessa cosa si può dire della dinamicità. A partire dal countdown per la Grande Voragine, mi aspettavo molto più movimento nella vita dei personaggi, ma tutta la forza distruttiva si è scatenata solamente nella scena del combattimento, creando un clima così caotico da rendere difficile tenere il passo con le varie dinamiche.
Ho infine un’osservazione: Dante afferma più volte che la parola “Dorgali” è femminile e al plurale vuole l’articolo “le”. Eppure, in tutto il romanzo, vi si fa riferimento al maschile (“un Dorgale”, “i Dorgali”). Ammetto che si tratta di un semplice cavillo, ma mi ha mandata in confusione per buona parte della lettura. Dato che è lo stesso protagonista maschile a porre l’accento su una questione del genere, è stato curioso vedere come l’errore da lui redarguito si sia ripetuto in tutto il testo. Non so se sia stato un errore di Irma Versari (traduttrice) o se sia stato voluto e vi sia una spiegazione.

Nonostante tutto, vi invito a leggere “Una virtù crudele” per il suo ritmo narrativo calzante e la trama avvincente. Inoltre, a quanto pare, la Grande Voragine non è la cosa peggiore che possa accadere. I nostri protagonisti dovranno affrontare molto altro nel sequel (non ancora pubblicato) e non vedo assolutamente l’ora di scoprire come andrà a finire. Spero bene, ma con libri di questo genere non si sa mai!
Voto libro - 3.5




Genere: Fantasy

Scritto da: Emily Thiede

9 aprile 2024


Era tutto sbagliato. Aveva fatto il suo dovere. La loro guerra era finita. Doveva essere finita. Ma un brivido di consapevolezza l'aveva attraversata: la minaccia non era giunta per lei. Non questa volta. Questa volta era venuta per lui. Sei mesi dopo aver salvato Sansaverio dalla distruzione – e aver quasi perso Dante nella lotta –, Alessa è pronta a vivere finalmente una nuova fase della sua vita insieme all'uomo che ama. Ma Dante non riesce ad abbandonarsi appieno alla felicità. A perseguitarlo, infatti, c'è la convinzione che gli dei non abbiano ancora chiuso i conti con loro. Inoltre, senza i suoi poteri, il prossimo bacio di Alessa potrebbe risultargli fatale. Per questo, alla disperata ricerca di risposte, Dante convince la compagna e i loro amici a prendere parte a un'impresa che ha come obiettivo la creazione di un grande e potente esercito che possa proteggerli tutti. Ma la missione che stanno per intraprendere nasconde più pericoli di quanti si possa immaginare, soprattutto per Alessa. La ragazza, infatti, custodisce un segreto pericoloso: dopo il loro ultimo scontro, una presenza inquietante si è insinuata pian piano nella sua mente e la sta consumando, giorno dopo giorno. Una volta venuti a conoscenza della prova finale a loro riservata dagli dei, Dante e Alessa saranno posti di fronte a una scelta impossibile. Insieme potrebbero salvare il mondo, ma se decideranno di farlo, dovranno andare incontro a un sacrificio crudele e immenso.





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