Divini Rivali


La serie è composta da: 

1. Divini Rivali

2. Spietate Promesse



 Genere: Fantasy

Scritto da: Rebecca Ross

7 Novembre 2023

Mentre una sanguinosa guerra tra divinità infuria nel paese, la diciottenne Iris Winnow cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Il fratello è partito per la guerra e non dà notizie di sé, la madre annega i dispiaceri nell’alcol, il lavoro da giornalista non le dà soddisfazioni. Sogna un futuro in cui la sua scrittura farà la differenza grazie alla promozione a editorialista, ma per ottenerla deve competere con l’affascinante e scontroso Roman Kitt. L’unica valvola di sfogo, per Iris, è la sua macchina da scrivere, dono dell’amata nonna, con cui spera di mettersi in contatto con il fratello scomparso, ma le lettere che infila sotto al guardaroba finiscono proprio nelle mani di Roman, che decide di risponderle anonimamente avviando così un rapporto epistolare. Questo legame speciale e inaspettato farà nascere tra i due complicità e attrazione, trascinandoli nel vivo di un conflitto che deciderà le sorti non solo del loro paese

ma anche del loro amore.

Due giornalisti rivali uniti da un legame magico intrecceranno per sempre i loro destini attraverso l’inferno della guerra e l’incanto della passione. Si dice che l’amore vinca su tutto, ma può trionfare anche in uno scontro tra divinità?


Nessuna divinità

Nessuna creatura

Nessuna guerra

potrà mettersi tra di loro.


Ciao a voi, lettrici e lettori!
La seconda metà del 2023 è stata ricca di libri fantasy che, grazie a social come Instagram e TikTok, hanno trovato la loro diffusione non soltanto in America ma anche qui da noi. Quella di cui vi parlerò oggi è un’opera che attendevo con ansia di avere tra le mie mani, nella sua traduzione italiana. È stata definita in vari modi, soprattutto come “miglior rivals to lovers dell’anno”. Potete quindi immaginare quanto fossero alte le mie aspettative e, di conseguenza, quanto fosse altrettanto elevata la mia preoccupazione per la possibilità che non sarebbe stato in grado di raggiungerle. Ci sarà riuscito?
Oggi vi parlo di “Divini rivali”, primo libro della dilogia scritta da Rebecca Ross e edita da Fazi!

“Una guerra con gli dèi significa chiederti cosa ti porterà il domani. Cosa ti riserva l’ora che verrà. Il minuto che verrà. Il tempo, d’un tratto, sembra più affilato di una lama che ti raschia la pelle, capace di tagliarti in qualsiasi istante.”

Leggendo la trama e conoscendo i personaggi, non mi ha sorpresa per niente il fatto che “Divini rivali” sia diventato un caso editoriale.
Ci troviamo in un contesto in cui imperversa una guerra tra divinità, precisamente tra Celestiali e Sotterranei. Anche Forest Winnow, come scopriamo dal prologo, è andato a combattere, richiamato dalla dolce musica della dea Enva. Da quel momento la nostra protagonista, Iris Winnow, non l’ha visto o sentito mai più.
Iris è una diciottenne costretta a fare i conti con una realtà cupa. Dalla partenza di suo fratello, sua madre non si è più ripresa, passando le giornate a bere e spendere tutti i loro averi in alcolici. Winnow cerca di sostenersi con il suo lavoro all’Oath Gazette, uno dei giornali più importanti del paese insieme all’Inkridden Tribune. Nonostante lavori lì da soli tre mesi, le doti di scrittura di Iris sono così ammirevoli da essere promossa a editorialista, una delle posizioni più alte. Peccato che debba fare i conti con il suo rivale, Roman Kitt.

Il fascino di Kitt è di certo evidente, ma tende a passare quasi inosservato a causa del suo essere burbero ed estremamente competitivo, disposto a tutto pur di ricevere quella promozione. Da quando Iris è arrivata al Gazette non ha fatto che sottovalutarla e ciò non ha di certo contribuito ad allietare i rapporti. In più, vengono da due famiglie di rango completamente diverso, due mondi distanti che non dovrebbero mai incontrarsi. Figuriamoci scontrarsi.

Per svagare la mente anche solo per qualche minuto, una volta tornata a casa, Iris scrive lettere a suo fratello scomparso con una vecchia macchina da scrivere regalatale dalla nonna. La particolarità sta nel fatto che, una volta imbustate e infilate nell’armadio, le lettere scompaiono giungendo a destinazione. Iris crede quindi che tutto ciò che scrive vada a Forest. Non immaginerebbe mai che le sue parole vadano invece a finire proprio tra le mani (o, per essere più precisi, nell’armadio) di Roman.

Kitt non ha mai risposto, nonostante abbia intuito fin da subito che fossero da parte di Iris. Un giorno decide di farlo mantenendo la sua identità segreta. Da lì, i due iniziano a legare magicamente tramite quelle stesse parole per cui sono costretti a rivaleggiare tutti i giorni.
Nel mentre, la guerra continua a imperversare a chilometri di distanza ed entrambi sanno che è questione di mesi, forse giorni, prima che l’esercito di Dacre e le sue creature Sotterranee devastino Oath.
Entrambi si ritroveranno in prima linea e le loro vite saranno appese a un filo, l’uno accanto all’altra, con solo l’amore e la speranza a tenerli in piedi.

“I loro nomi si sarebbero intrecciati - Roman e Iris o Winnow e Kitt, perché, in effetti, poteva esistere l’una senza l’altro?”

Come ho già detto all’inizio, per questo libro avevo aspettative molto alte. Mi rammarica dirvi, purtroppo, che non sono state pienamente raggiunte.
La trama è originale, non ci sono dubbi, ma non lo chiamerei proprio un fantasy in piena regola, più un romance con qualche elemento magico sparso qua e là.
Il contesto storico, così come l’ambientazione, sono descritti varie volte in un modo che ho trovato abbastanza confusionario. Le leggende su Dacre e Enva sono state raccontate a piccoli pezzi nel corso della lettura ma, dato l’enorme quantitativo di eventi che hanno preso piede nell’opera, credo che sarebbe stato meglio narrare la storia completa in un unico momento, altrimenti il lettore rischia di perdere l’attenzione facilmente.
Ho trovato lo stile di scrittura alquanto acerbo, nonostante “Divini rivali” non sia il primo titolo della Ross. È ripetitivo e molti dialoghi mi sono sembrati poco realistici. Diciamo che le conversazioni, per me, sono uno dei pochi elementi fantasy dell’opera.

Quello che per me ha salvato il libro, permettendomi di dargli la valutazione che vedete, è la caratterizzazione dei personaggi. È impossibile non empatizzare con tutti, anche con Sarah (e non solo perché è la mia omonima!) nonostante abbia occupato le pagine per pochissimo tempo.
Tutte le scene di quotidianità con Iris, Marisol e Attie mi hanno fatta sentire parte del loro gruppo, unito fin da subito anche se capitato lì quasi per caso.

Non voglio entrare nei particolari poiché, a prescindere dai difetti che vi ho elencato, credo che dobbiate leggere quest’opera.
La chimica tra Iris e Roman è ben costruita, nonostante la fretta con cui il loro rapporto cambi. Infatti, il loro è stato un amore abbastanza fast-paced, ma è una caratteristica evidenziata dall’autrice stessa, nonché dal contesto di guerra che sono costretti a vivere, per cui ogni momento è fondamentale e poco duraturo. Ammetto di aver versato qualche lacrima sia per il passato di Roman che per la vita di Iris, e ammetto di essere curiosa di scoprire che cosa abbia in serbo per loro il futuro.

Il plot twist su Forest è stato inaspettato e sono rimasta abbastanza delusa. Si vede che è un uomo del tutto diverso dal Prologo, costretto a crescere troppo in fretta e a vedere la devastazione a ogni suo passo. Per quanto, in parte, non accetti le sue azioni, posso comprenderle.
Quello che adesso mi manda estremamente in ansia è il finale, che per me è stato il vero e proprio plot twist del libro. Voglio solo sapere come sta Roman, se ha mangiato, se ha dormito (non è per niente diventata una fictional crush, no no).
Ho paura di quali saranno i risvolti in “Ruthless Vows” e non credo di essere del tutto pronta ad affrontarli. So già che entreremo nel vivo del conflitto divino e l’unica speranza che ho è che tutti ne escano indenni.
Spero ci saranno miglioramenti nello stile di scrittura, perché la trama ha davvero del potenziale.

Non lasciatevi intimorire troppo dalle mie parole iniziali. Vi invito a leggere ugualmente “Divini rivali”, nella speranza che i personaggi vi colpiscano dritto al cuore.


Voto libro - 3



Genere: Fantasy

Scritto da: Rebecca Ross

7 maggio 2024

Dopo aver vissuto in prima persona gli orrori della guerra, Iris è finalmente tornata a casa, ma la vita lontano dal fronte è tutt’altro che facile: Roman è disperso e non si hanno sue notizie da settimane, l’esercito di Dacre continua ad avanzare puntando verso Oath, mentre i suoi abitanti, ostili e diffidenti nei confronti delle divinità, sono sempre più inferociti. Quando a Iris e Attie viene offerta la possibilità di tornare a seguire l’offensiva in prima linea, le due non esitano a dirigersi verso ovest, dove dovranno affrontare ancora una volta i pericoli del conflitto. Nel frattempo, nel regno sotterraneo, Roman si è risvegliato da un lungo sonno e tutti i suoi ricordi sono svaniti. Il dio del sottosuolo, che lo ha guarito dalle ferite di guerra, gli ha promesso che presto recupererà la memoria. Tutto ciò che deve fare, per il momento, è scrivere per lui e raccontare ai cittadini di Oath la sua versione. Ma un giorno Roman trova una lettera anonima proprio davanti all’armadio e, incuriosito, decide di mettere da parte i sospetti e cominciare una corrispondenza che lo porterà a interrogarsi sul proprio passato e sullavera natura di Dacre. In Spietate promesse, attesissimo seguito di Divini rivali ed epico finale della dilogia di Rebecca Ross, Iris e Roman, uniti da un amore indomabile e separati dalla terribile forza delle divinità, lotteranno con tutto il cuore per cambiare le sorti della guerra.


Vorrei vederti bruciare di splendore. 

Vorrei vedere le tue parole avvampare insieme alle mie. 

Vorrei che l’amore vincesse sulla guerra.





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