Il lieto fine non fa per me
Genere: Romance
Scritto da: Yulin Kuang
27 agosto 2024
La vita di Helen, autrice bestseller di grande successo, è sottosopra: è congelata nel classico blocco dello scrittore e soffre di una gigantesca ansia da prestazione. Quando le viene proposto di occuparsi dell’adattamento televisivo dei suoi romanzi, accetta senza pensarci due volte: trasferirsi a Los Angeles, in un posto in cui non conosce nessuno, può essere il nuovo inizio di cui ha bisogno. Peccato che il destino abbia altri piani per lei: lo sceneggiatore delle sue storie altri non è che Grant Shepard, il ragazzo che non vede da ben tredici anni, da quando un tragico incidente li ha legati per sempre. Grant è esattamente come Helen lo ricordava: affascinante, divertente e popolare. Lavorare con lui per Helen è complicato e al contempo elettrizzante, perché l’attrazione è irresistibile. I vecchi rancori e un passato turbolento, però, sono difficili da superare e portano a un’amara certezza: il lieto fine non fa per loro. Ma se non fosse davvero così?
Lei è un'autrice in cerca di sé stessa. Lui è l'ultimo uomo di cui dovrebbe innamorarsi. Avranno il loro lieto fine?
Ciao Readers,
Oggi ho finito di leggere “Il lieto fine non fa per me” di Yulin Kuang, edito Newton Compton editori. Il titolo ha subito stuzzicato il mio interesse, per non parlare della copertina colorata.
Helen ha scritto un bestseller che sta per diventare una serie TV ed è fiera di se stessa. Quando prova a scrivere una nuova storia non ci riesce, è bloccata nel mondo della sua prima serie senza riuscire a uscirne. Quando le viene chiesto di partecipare all'adattamento televisivo dei suoi romanzi, pensa che potrebbe essere catartico chiudere il cerchio e andare avanti.
Non si sarebbe aspettata che tra gli show runner ci fosse una sua vecchia conoscenza, Grant, l’ultima persona al mondo che avrebbe mai voluto incontrare. Lavorare a stretto contatto con lui la porta a scindere ciò che dovrebbe provare da ciò che in realtà prova. Peccato che ciò che è accaduto in passato non possa essere cambiato.
«Voglio essere felice, voglio stare bene», dice con un filo di voce. «E con te non è possibile. Ci sarà sempre una parte di me che si interrogherà se stiamo insieme soltanto a causa di un drammatico evento del nostro passato».
Da adolescente la sorella di Helen si è lanciata sotto la macchina di Grant per mettere fine alla sua vita. Ecco la colpa che Grant si porta dentro dai tempi della scuola, mai perdonato da Helen e dalla sua famiglia.
Inizialmente non capivo come facesse Helen a dargli una colpa importante che non ha, pian piano però mi sono resa conto che per lei era un semplice escamotage per non soffrire.
Lavorando insieme, conoscendolo, si rende conto che Grant non può essere accusato di qualcosa che ha fatto la sorella e che forse stava semplicemente provando a nascondere qualche senso di colpa.
Si godono la compagnia reciproca sia durante il lavoro che durante le pause e anche se sanno che è “sbagliato” nei confronti della famiglia di Helen non riescono a stare lontani. Sono proprio questi sensi di colpa che portano Helen a scappare ogni volta che sta per accadere qualcosa. I protagonisti ci cuociono a fuoco lento, ne passano di pagine prima di scoprire se i due sono legati solo dal trauma che condividono (ipotesi di Helen) o da un sentimento vero.
«Mi sarei innamorato di te molto prima, se me lo avessi permesso.»
Helen ha avuto un'educazione rigida e si nota nel suo tentennamento con Grant, non biasimabile assolutamente, sembra guidata più da ciò che vorrebbero i genitori che da ciò che vorrebbe lei. Il rapporto con i suoi genitori non è dei migliori, è come se lei avesse costruito una facciata per renderli felici e contenti ed evitare che restino delusi o soffrano ancora.
È proprio questa impostazione che mi ha fatto storcere il naso con il finale. Partiamo dal presupposto che era quello che avrebbe dovuto fare dall'inizio, ma non credo che dopo anni di comportamenti stereotipati, volti al loro benessere e alla sua tranquillità, possano cambiare all'improvviso.
Vorrei scendere nei dettagli ma non posso purtroppo, sono certa che appena avrete finito il libro mi capirete al volo.
Purtroppo il rapporto con i genitori non è sempre idilliaco e, come avrete potuto capire, Helen ne sa qualcosa. Ci tengo a precisare anche un'altra cosa; chiunque decida di leggere questo libro per il tema del suicidio o perché spera di trovare angoscia e disperazione vi dico di cambiare strada. L’autrice non ci fa pesare questo tema, è concentrata sulla storia d’amore quindi non troverete patemi d’animo per questo.
Grant è la vera vittima di questa storia, subisce le colpe di aver “ucciso” qualcuno quando la sua unica colpa è quella di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato e questo gli ha portato non pochi problemi psicologici. Non si è però sentito frenato nel rapporto con Helen, anzi è stato il primo tra i due ad avere ben chiaro cosa volesse da lei e che ha accettato di tutto pur di godere della sua compagnia. Questo povero ragazzo trasudava amore da ogni poro ma doveva contenersi per non farlo scappare, dove sono uomini così?
«A volte sento la tua mancanza anche se ti ho davanti agli occhi», gli dice, mentre Grant le struscia il naso su una guancia. «Non è strano?».
A me questa storia è piaciuta: è dolce, bella, lenta ma stuzzicante. Mi sono innamorata piano piano insieme ai protagonisti, grazie allo stile incalzante e veloce, mi ha invogliato a leggere per saperne sempre di più fino ad affezionarmi a loro.
Io vi consiglio davvero questa lettura, penso si sia capito, e sono certa che se amate lo slow burn non ve ne pentirete.
Buona lettura.
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