The Nightmare Before Kissmas
La serie è composta da:
1. The nightmare before kissmas
2. Go Luck Yourself
Genere: Romance
Scritto da: Sara Raasch
Nicholas “Coal” Claus amava il Natale. Almeno finché il padre, il Babbo Natale regnante, non ha trasformato la festa in una facciata pubblicitaria. Coal farebbe di tutto per sfuggire allo spettacolino, incluso pomiciare, da ubriaco, con un uomo bellissimo nel vicolo di un bar discutibile una notte.
Ma l’erede del Natale viene presto richiamato al dovere: sposerà la sua migliore amica Iris, la principessa di Pasqua e crush non tanto segreta di suo fratello. Una situazione che è un disastro preannunciato.
Le cose vanno di male in peggio quando un rivale sfida Coal per la mano della principessa… e Coal si trova faccia a faccia con il misterioso figo “del vicolo”: Hex, il principe di Halloween.
È una finta gara tra i principi di due feste che non riescono a stare lontani per un matrimonio di convenienza che nessuno vuole. E porta alla storia d’amore più dolce, sexy, incasinata e adorabile dell’anno.
(Trama tradotta da Il confine dei libri)

Salve salve!
Non sono solita leggere storie a tema natalizio, ma la premessa di “The Nightmare Before Kissmas” di Sara Raasch era troppo interessante per lasciarsela scappare!
Nicholas “Coal” è il Principe di Natale, ma non ha mai preso sul serio il suo ruolo.
Non per mancanza di volontà; Coal ci ha provato a portare la gioia del Natale, ma quell’unica volta in cui l’ha fatto ha quasi causato un collasso economico; quindi, è stato bandito dal padre (il Babbo Natale corrente) dal fare alcunché se non le attività decise e prestabilite dal padre e dal suo team di PR.
Coal non ha la possibilità di scegliere nulla della sua vita. Corso di studi? Scelto dal padre.
Università? Scelta del padre.
Vita privata? A quanto pare, anche quest’ultima diventerà una strategia di PR “per il bene del Natale”.
Coal scoprirà di dover sposare la sua migliore amica Iris, la principessa di Pasqua, per sigillare un’alleanza tra le due festività.
La festa di Halloween, però, si oppone, per questo viene indetta una gara tra le due feste: Iris dovrà scegliere tra Coal ed Hex, il principe di Halloween.
Hex, dai capelli corvini, che indossa il corsetto, che è il ragazzo che Coal ha baciato dopo l’incidente, da ubriaco, in un vicolo buio, e il cui ricordo (e parole) lo assilla da un anno e mezzo…
“Non manderò tutto all’aria. […] Non di nuovo. Sono cambiato, per l’amor del cielo, non importa quali fantasie da ragazzino innamorato abbia avuto. Fantasie che hanno avuto come protagonista, a quanto pare, l’erede di Halloween.”
Da questo libro mi aspettavo una storia romantica, leggera e super divertente. Il romanticismo c’è, il divertimento anche (seppur di molto inferiore rispetto a quello che mi aspettassi), leggerezza molto poca.
È una storia che tratta temi difficili, come l’abbandono da parte di un genitore o il lutto, come superare il dolore e come questo continua a controllare le nostre azioni anche dopo tempo.
Inoltre, tutti i personaggi hanno fragilità, traumi, dubbi profondi e importanti.
Non mi fraintendete, non la considero una cosa negativa, è che non me l’aspettavo.
Tutto questo per dirvi, preparatevi, la storia è molto più profonda e toccante di quel che si potrebbe pensare.
Per certi versi mi ha ricordato “Red, White and Royal Blue”, perché anche in questo caso la “politica” ha un ruolo molto importante sia nella storia che nella crescita dei personaggi.
“Non è così male, sai. Il nostro lavoro. Le nostre - aiuto - responsabilità. Rendiamo il mondo più felice.”
No, creiamo un singolo giorno di sorrisi fugaci che non serve a nulla per evitare che le cose brutte accadano.
“Certo, e noi non meritiamo di essere felici?”
Coal, nonostante l’immagine di scansafatiche a cui non importa nulla che ha creato, ha moltissime fragilità e dubbi causati dall’abbandono da parte della madre e dal cambiamento del padre dopo questo evento.
Mentre prima Natale era gioia pura e reale, da quell’evento è diventato tutto macchinoso e più triste. Coal ha messo su la maschera del fratello combina guai e simpatico per far ricominciare a ridere il fratellino Kris e da quel momento non se l’è più tolta. Coal ha bisogno che le persone provino gioia; non sempre lo fa nel modo giusto, ma non lo fa mai con intenzioni egoistiche.
Anche per questo è molto insicuro, non si sente abbastanza, nonostante dia tutto sé stesso in ogni cosa.
Anche Hex ha il suo bagaglio, un dolore che lo rende cauto, pacato, guardingo, ma Coal ha la capacità di distruggere tutte le sue barriere.
“Non credo che il nostro scopo sia prevenire tutte le cose brutte nel mondo. Credo che il nostro scopo sia aiutare le persone a sopportarle.”
Mi sono piaciute tantissimo le spiegazioni su come funzionano il Natale e le altre feste, ognuna un “regno” con la propria famiglia reale, corti e nobili, tutto adattato ai nostri tempi.
Nonostante la storia non sia stata quella che mi aspettavo, mi è comunque piaciuta molto. Mi sono affezionata ai personaggi, volevo che le cose andassero per il verso giusto e ho sofferto tanto nei momenti più bui. Sono stati loro a spingermi ad andare avanti, dovevo sapere che alla fine sarebbero stati felici.
Preparatevi perché alcuni capitoli sono mooolto lunghi; l’autrice a volte si dilunga davvero molto in pensieri che avrebbero potuto essere più brevi.
Se cercate una storia natalizia diversa, dolcissima, con dei personaggi adorabili e che ricorda un po’ “Red, White & Royal Blue” ma con la magia, allora non lasciatevelo scappare!
Baci
Genere: Romance
Scritto da: Sara Raasch
Qualcuno sta rubando la gioia del Natale e c’è un unico indizio sul colpevole: un quadrifoglio.
Con Coal impegnato a ricostruire il Natale (e il padre in crisi di mezza età ai Caraibi) Kris si offre volontario per indagare sulla festa di San Patrizio. La sua copertura: è un ambasciatore del Natale per mostrare la loro buona volontà. Cosa potrebbe andare storto?
Tutto, a quanto pare. Perché il principe Lochlann Patrick, erede al trono della festa di San Patrizio, è il misterioso studente con cui Kris è in guerra a Cambridge. Cercano di comportarsi bene per i tabloid, ma Kris non riesce a finire una conversazione senza desiderare di spaccargli la faccia: è frustrante, testardo, rumoroso, ostinato, figo…
Aspetta… figo?
Kris potrebbe essere nei guai. Soprattutto quando scopre che il mistero della magia rubata del Natale potrebbe essere più complicata di un semplice furto. Ma perché una festività con cui il Natale non ha mai avuto contatti, una che ha alla base la spensieratezza, dovrebbe rubare gioia? Può il principe di riserva risolvere tutto questo o Kris finirà per perdere qualcosa di più importante delle risorse della sua festa… il suo cuore?
(Trama tradotta da Il confine dei libri)

Salve salve!
Fortuna ha voluto che “Go Luck Yourself”, secondo volume della serie “Royals and Romance” di Sara Raasch, che segue “The Nightmare before Kissmas”, uscisse in una settimana in cui ne avevo davvero bisogno.
Dopo aver adorato Coal ed Hex, tocca a Kris rubarci il cuore…
Kristopher Claus ha bisogno di terminare dei saggi per i corsi universitari e per farlo ha bisogno della tranquillità dell’aula studio perfetta che ha avuto la fortuna di trovare. L’ha anche prenotata, quindi nessuno gliela può rubare. Eppure quando arriva, di corsa e coperto dal caffè che gli è caduto addosso… la trova occupata.
Infastidito, decide di approfittare di un po’ di magia del Natale e riempire la stanza di ghirlande di tinsel. (S)fortuna vuole che il malcapitato sia il principe della festa di San Patrizio!
Data la delicata situazione in cui si trova il Natale, Kris decide di andare in Irlanda per scusarsi, ma non solo. Per caso, scoprono che qualcuno dalla festa di San Patrizio sta rubando la gioia del Natale, gioia che devono restituire alle feste invernali.
Kris, quindi, avrà anche il compito di investigare per scoprire chi sia il ladro: l’attuale re Malachy, interessato solo ai propri interessi, o il principe Lochlann, bello, affascinante, snervante, ma desideroso di salvare la sua festa?
“C’è un momento. Mentre fisso la porta. E penso tra me e me: questo è il mio baratro. Ma potrei anche scoprire quanto sia profondo il mio baratro. Potrebbe esserci qualcosa di interessante laggiù, ad esempio la mia dignità.”
Questo libro è una vera coccola: dolce, divertente, romantico e tanto profondo.
Kris è un cuore di panna da proteggere ad ogni costo. Si è sempre assunto il peso di ogni cosa, mettendosi all’ultimo posto, creandosi un’idea di quello che sarebbe dovuto essere e annullandosi affinché diventasse realtà.
Il suo primo pensiero non è mai per se stesso, ha bisogno di essere utile, di trovare un modo per aiutare, altrimenti quale sarebbe la sua utilità per la sua festa, per suo fratello, per la sua famiglia?
A volte è dura leggere quello che Kris pensa di sé, perché non lo merita. È una persona meravigliosa, eppure pensa di essere rotto.
Sappiamo da dove derivano tutti i suoi traumi: dall’abbandono della madre. Mentre Coal si è concentrato sulla “guerra” contro il padre, Kris è diventato il punchball della madre, vittima dei suoi ricatti emotivi. Nonostante il modo in cui gli parla e lo sminuisce, Kris non riesce a bloccarla e ad eliminarla dalla sua vita perché vuole convincersi che se riuscisse a fare questo o a dire quello, lei potrebbe tornare. Quindi continua a farsi del male e a proibirsi ciò che lo renderebbe felice per rientrare in impossibili standard autoimposti.
Ad esempio, con Iris si era convinto di amarla perché sarebbe stata la cosa più coerente, ma dopo il fiasco della dichiarazione si rende conto che in realtà non era innamorato della sua amica, quanto della sensazione di stabilità che gli offriva e dell’ideale che rispettavano.
“La voragine di ansia che si è aperta sempre di più dallo scorso Natale si chiude un po’. Visto? Ho ancora uno scopo. Posso contribuire.”
Andare in Irlanda e interagire con Lochlann, una persona che (non capisce perché) gli fa provare una rabbia cocente (secondo Coal è attrazione, ma preferiamo ignorarlo) risulta essere la spinta che gli serviva per essere più “egoista”.
Nonostante si conoscano da poco, sembravano fossero destinati a trovarsi. Sarà stata fortuna?
Nessuno dei due sembra essere propenso a lasciarsi andare all’attrazione tra di loro (ognuno per i propri motivi), ma un po’ di alcol di troppo abbassa quelle tenui difese che avevano cercato di erigere. Grazie a lui, per la prima volta Kris decide di scegliere se stesso e i suoi desideri, nonostante tutto.
“So che il suo bacio sapeva di tutti i sogni che avevo riversato nelle parole che non scrivo più, le parole che avevo unito mentre cercavo di vedere Iris, ma tutto ciò che vedevo era una fantasia, un lieto fine. Sapeva di quella fantasia. Sapeva di quei lieti fini. È lui.”
Lochlann è un ragazzo misterioso e affascinante. Vorrebbe riportare in auge la festa di San Patrizio, ma lo zio (l’attuale re) non glielo permette. Lochlann nasconde qualcosa, un segreto che lo tiene distante da Kris, ma neanche lui riesce ad essere indifferente al cuore enorme del principe del Natale.
Grazie a Kris, Lochlann capisce quanto davvero tenga alla sua festa e trova finalmente il coraggio di agire.
“La mia festività è sopravvissuta prima di me. Sopravvivrà dopo di me. Ma so che io non sopravvivrò senza di lui. Quindi sceglierei sempre lui, e me stesso.“
L’autrice bilancia benissimo tutti gli elementi della storia: romance, dramma e risate.
La storia, come la precedente, riscalda il cuore (non solo per la parte romantica, ma anche per l’affetto che c’è tra i fratelli Klaus e con Iris), lo fa un po’ soffrire, ma lo riempie anche di una gioia pura e brillante.
La storia si dipana nel corso di una settimana, quindi si parla di “instant love”, ma non mi è dispiaciuto, credo sia stato gestito molto bene.
Adesso io pretendo (avete letto bene) il libro su Iris, non sono ancora pronta a salutare le famiglie reali delle feste (in fondo ce ne sono un sacco da cui prendere spunto!) e non vedo l’ora che anche la principessa di Pasqua abbia il suo lieto fine.
Baci
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