La nostra ultima canzone


Autore: S.K.Falls

Genere: Romance

Dal 20 Ottobre



Il più grande desiderio di Saylor è essere mollato e certo che tutti le stiano attorno per prendersi cura di lei. Ha la sindrome di Mùnchausen. Così quando il suo psichiatra le consiglia di andare a fare volontariato in ospedale per i gruppi di auto-aiuto, accetta con grande entusiasmo. Inizia così a frequentare un gruppo di ragazzi della sua età malati terminali, inizia a uscire con loro, a vederli al di fuori dell'ospedale, a far sempre più parte della loro vita, fingendosi malato. Nel gruppo c'è Drew, un ragazzo bellissimo e di cui lei sì sta innamorando. A separarli una tremenda bugia: Saylor non è davvero malato. Ma a stringerli per sempre sarà una crudele verità: Drew sta morendo...




Salve popolo di lettori, rieccomi qui con voi oggi a recensire questo libro che attendevo tanto di leggere e al quale finalmente ho dedicato un po' del mio  tempo. Il libro di cui vi parlerò è "La nostra ultima canzone" un romanzo edito dalla Piemme, uscito sulle piattaforme e librerie il 20 ottobre scorso. Ragazzi inizio col dirvi che ero incuriosita di leggere questo libro perché la trama quando l'avevo letta mi attirato molto. Oggi posso dirvi che non solo la trama è molto curiosa, ma anche il libro si per se'. In queste righe scritte dall'autrice S. K. Falls che non mi  aspettavo un testo così crudo, sono rimasta molto scioccata di come l'autrice si è approcciata a questo testo. Si, è vero mette molta curiosità dato che credo tutti noi saremmo interessati a vedere una protagonista malata, penso prima "mentalmente", dove la sua malattia la porta a farsi del male "fisico". Una storia abbastanza stucchevole, che sinceramente non consiglierei ad un pubblico di adolescenti o un pubblico facilmente impressionabile. La storia viene narrata da Saylor che già dall'inizio del testo si presenta abbastanza male. Saylor è malata di Münchausen, una malattia che la
induce a farsi del male: tutto ciò che vuole è procurarsi dolore,e stando alle sue parole dice che solo stando male si può stare bene con sè stessi e con gli altri. La ragazza inizia i suoi primi comportamenti di autolesione all'età di sette anni, ingoiando un ago. Confesso che già lì sono rimasta abbastanza perplessa. Il più grande desiderio che tormenta la mente di Saylor è sempre quello di farsi del male, un un giorno vede davanti a sè una grande opportunità. Gli viene offerta una terapia: fare volontariato in ospedale. Quale più grande occasione di farsi del male avendo accesso a strumenti adatti? La ragazza accetta sperando giorno dopo giorno di trovare il momento giusto, ma qualcuno, in questo caso Drew, farà cambiare qualcosa in questo romanzo. Oltre questo lettori non posso accennarvi tanto, posso solo dire che come protagonista non ho trovato
tanto Saylor ma più che altro Drew, un ragazzo molto dolce con una storia toccante. Con le sue parole confesso che qualche lacrima è scappata: la forza che dimostra, il dolore che lo circonda. E' il protagonista adatto invece di Saylor, e penso che le bugie dette alla fine abbiano avuto la giusta resa. Posso dirvi che come scrittura è abbastanza fluida o almeno mi è sembrato cosi. Volevo leggere dove questa mente contorta avrebbe portato la sua prossima mossa, ma per il resto non consiglio tanto questo romanzo, perché si può rimanere abbastanza inquietati da questi comportamenti. Credevo dalla trama di andare incontro ad una storia dal cuore tenero ma per quanto non vorrei dirlo ho odiato la protagonista e la situazioni dall'inizio, perché tratta di argomenti delicati. Che dirvi mi aspettavo molto di più da questo romanzo, ma purtroppo non è sempre cosi. Alla prossima lettori, Mary


Voto storia - 1 non mi piace


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