Soltanto tu

Sposare Beckett Coleman è l'idea migliore che abbia mai avuto. Posso esaudire il desiderio di mio padre malato di accompagnare una delle sue figlie all'altare e aiutare Beckett a ottenere la custodia di sua figlia. Il nostro piano è trascorrere un anno insieme e poi separarci. Facile, soprattutto perché io non sono il suo tipo e lui non è il mio.

Beckett è troppo taciturno e serio. E sebbene sia bello da far perdere la testa, è anche il compagno di squadra di mio fratello. È perfetto come finto marito, non come uno vero. Devo solo ricordarmelo.

Ed è semplice farlo finché non vado a vivere con lui. Finché non lo conosco meglio. Finché non condivido il letto con lui. A quanto pare, il confine tra finto e vero non solo diventa sfocato, ma è quasi impossibile da mantenere quando mi guarda in quel modo.

Questo matrimonio è molto più complicato di quanto ci aspettassimo. Rischiamo di distruggere tutto ciò che abbiamo costruito, e nessuno di noi due può permetterselo.

Forse sposare Beckett è stata l'idea migliore che abbia mai avuto. Ma innamorarmi di lui sarebbe la peggiore.

Salve amici del Confine,

Oggi vi parlo di un’autrice che adoro, Karla Sorensen, e del suo romanzo “Soltanto Tu“, una storia autoconclusiva che si collega ad altri romanzi dell’ autrice.

“Soltanto tu“ è la storia di una delle sorelle Wilder, Greer per la precisione, e di un amore grandissimo, quello per la famiglia.

Greer sta cercando un finto marito, ma la sua storia è molto diversa dalle solite sui finti matrimoni perché tra Greer e il prescelto, il bel Beckett, c’è una relazione fondata sul rispetto e sull’amore, quello verso i loro cari.

Greer l cerca marito per far felice il suo papà, che sta per morire a causa di una malattia, mentre Beckett cerca una spalla con cui crescere sua figlia a tempo pieno, così che la sua ex possa stare tranquilla e partire insieme al suo compagno.

Il loro non è il solito matrimonio di convenienza, nessun accordo economico, ma solo rispetto.

I due si pongono diversi limiti, limiti che Beckett non può infrangere per il bene della sua stabilità.

Beckett, un grande e grosso giocatore di football, è infatti un uomo che non si lascia mai andare, se non con la dolce Greer.

Greer, con la sua follia, cambia le carte in tavola, scombina i piani e scrive nuove regole.

Non posso che consigliarvi questo romanzo che, esattamente come i precedenti di questa autrice, mi ha conquistata.

È leggero, scorrevole e ben scritto, racconta una storia davvero bella, dove l’amore per la famiglia ha il potere di far cambiare ai protagonisti ogni cosa, anche la loro stessa vita.

Ho apprezzato tanto questo lato del libro, meno romantico, ma così intenso. La famiglia ha un ruolo davvero importante, soprattutto quello paterno.

Beckett ricopre il ruolo di padre con tanta intensità e amore per la sua dolce Olive, cosi come Tim lo fa per Greer e i suoi fratelli.

Ma questo amore così grande e così intenso non oscura l’amore tra i due protagonisti, che si evolve lentamente con lo scorrere della storia e che incanta il lettore con la sua fragilità e la sua intensità.

C'è solo una cosa da fare quando tuo padre vuole che sposi uno smidollato dalle mani sudaticce per rendere felice uno dei membri del consiglio di amministrazione: rimanere bloccata in ascensore con un attraente sconosciuto e fare la sessione di pomiciata più bollente della tua vita. Anni di lezioni di etichetta vanno in fumo grazie a Cameron Wilder, che riesce a tirare fuori la cattiva ragazza nascosta in me soltanto con la sua bocca talentuosa e le sue mani deliziosamente ruvide.

In seguito, Cameron torna alla sua vita di provincia e io torno a casa per informare mio padre che non ci sarà nessun matrimonio d'affari. Come punizione, lui mi spedisce a Sisters, in Oregon, e mi ordina di ricavare un buon profitto da una proprietà messa maluccio.

Salve lettori,

Come vi avevo anticipato ho subito iniziato la lettura di “Impazzisco per te”, il secondo volume della serie sui Fratelli Wilder che racconta la storia di Cameron.

Era davvero curiosa di conoscere meglio Cameron, l’uomo di casa, il fratello premuroso e il figlio attento, e la sua storia non mi ha deluso.

L’autrice ha pensato di mettere al suo donaci una ragazza diversa dalle sue sorelle, ricca, ma spaesata, persa, senza radici e con pochi legami. Tutto ciò che Cameron non è.

Ivy, la protagonista, è stata spedita a Sisters da sua padre per punizione e per portare a termine un progetto che la legherà alla famiglia Wilder e in particolare al bel Cameron.

Con la sua bellezza da boscaiolo, Cameron l’aveva già incantata qualche giorno prima a Portland, dove erano rimasti intrappolati insieme in un ascensore.

Dunque, un incontro che cambia la vita quello tra i due e che dà inizio a una storia davvero carina, scorrevole e ben scritta.

Cameron è uno dei miei preferiti con il suo complesso da salvatore, ma se dovessi paragonare queste storie, la sua è quella che mi è piaciuta di meno, forse a causa del finale che ho trovato troppo frettoloso.

Avrei apprezzato avere più dettagli sulla questione tra Ivy e il padre, ma non per questo posso negare che queste storie, ognuna a modo suo, toccano il cuore di chi legge per i valori che racchiudono.