Non avevo scelta
Genere: Romance contemporaneo
Autore: Donna Foley Mabry
La storia che ha commosso gli Stati Uniti
La storia vera di Maude, sposa a quattordici anni
«Era il 1906, avevo appena quattordici anni, ed era il giorno del mio matrimonio. Mia sorella maggiore, Helen, venne in camera mia, mi prese per mano e mi fece sedere sul letto. Aprì la bocca per dire qualcosa, poi arrossì e si voltò a guardare fuori dalla finestra. Dopo qualche istante, mi strinse la mano e tornò a guardarmi negli occhi. Abbassò lo sguardo e disse: “Sei sempre stata una brava ragazza, Maude, e hai sempre fatto quello che ti dicevo. Tra poco sarai una donna sposata, e a casa comanderà lui. Stasera, quando vi ritirerete dopo la festa, qualsiasi cosa voglia farti, tu dovrai permetterglielo. Hai capito?”. Non capii, ma annuii...
"Non sono rimasti ricordi, niente che si potesse considerare un lascito. Solo quando cominciai a scrivere questa storia mi sono resa conto che mia nonna, Nola Maude Clayborn Connor Foley, mi aveva già fatto il dono più grande di tutti. Quelle notti di tanti anni prima in cui avevamo dormito insieme, mi aveva regalato la sua incredibile vita."
Salve a tutti lettori, oggi voglio parlarvi di una storia che per quanto mi riguarda è stata Meravigliosa! Amici oggi voglio parlarvi del libro "Non avevo scelta" di Donna Foley Mabry. Ringrazio tantissimo la Newton Compton Editori per averla portata in italia, avevo in programma questo libro nella mia biblioteca virtuale da non so quanto tempo e finalmente il week end scorso l'ho potuto leggere. Aspettavo con ansia il suo arrivo in italia da molto tempo, da quando con il mio scarso inglese lessi la trama in lingua originale. E speravo già da allora che lo avrebbero portato in italia; e come già si rivelò allora è stato bellissimo e commovente, infatti su questo punto voglio fare una premessa. Mi scuso in anticipo se non scriverò una recensione degna di questa storia vera. Ringrazio con tutto il cuore l'autrice Donna Foley nonché nipote della protagonista; grazie per aver permesso al mondo di leggere questa meraviglia, e di farla anche una storia nostra. Ho iniziato questa lettura sabato scorso nel tardo pomeriggio, sono sincera amici non ho saputo resistere, ho letto più di 80 capitoli tutta la notte finché non sono giunta al termine, con le lacrime agli occhi, beh quelle non sono mai mancate, mi hanno accompagnata per tutta la lettura. Amici voglio parlarvi un po' della trama, ma non voglio rivelarvi molto, dopo sapreste troppo e vi rovinerei la lettura. Maude è donna stupenda, con una gran forza. Ha saputo resistere ai vari anzi ai moltissimi ostacoli che la vita le riservava uno dietro l'altro. Grazie alla sua forza e pazienza ha saputo difendersi dalle cattiverie, tristezza e continui bagagli che la vita le regalava. Una donna con la D maiuscola. Una vita dura da affrontare, ma allo stesso tempo vendicativa con lei. Ha incontrato amore, sofferenza, cattiveria; ma anche dopo questi ha sempre avuto una forza disumana per affrontarli. Nel libro leggeremo di una ragazzina sposa a quattordici anni, dove oggi a quest'età i bambini sono ancora nella loro infanzia, ma non Maude, che negli anni del 1900 ha dovuto affrontare la vita con coraggio. Conoscere atti sessuali ancor prima che la sua mente capisse cos'era, ma questo e solo uno dei tanti episodi che le capiterà, perché
Maude ne affronterà tante. Leggendo la lettura capitava spesso che mi immedesimavo nelle azioni della donna, e mi capitava di pensare e se fosse successo a me? Cosa avrei fatto? All'epoca non c'era tutto questo diritto che le donne hanno oggi, di esprimere la loro opinione. All'epoca si sposava un uomo anche solo per piccole attenzioni, o solo perché la propria famiglia aveva promesso la propria figlia ad un'altra. Li in quegli anni le donne non avevano tutto questo potere che oggi abbiamo noi, se il proprio marito voleva un rapporto lo si aveva senza discutere, se il marito voleva mangiare si cucinava senza obbiettare. Si partoriva in casa, si viveva con i vestiti che la propria economia gli permetteva, con la stoffa di pochi penny, che duravano anni, finché non erano consumati e rammendati talmente tante volte che erano costrette a buttarli via. Non come nei nostri anni dove le persone di oggi non conoscono la povertà di allora e ci sono sprechi che all'epoca non si avevano nemmeno per la minima cosa. Alcune cose negli anni, come si legge nel libro sono migliorate, come l'elettricità o il gas. Oggi per noi sono un gran lusso, e molto spesso non ce rendiamo conto. Tornando al libro amici, la lettura di questa storia si presenta fluida e corposa. Non mancano mai i molteplici colpi di scena, e le tante lacrime. Sono stata molto felice di poter
recensire questo libro. Grazie ancora all'autrice che ha condiviso con noi la storia di sua nonna. Spero che corriate in libreria ad acquistare questo libro, perché è più che degno di essere messo nella nostra libreria di casa. Vi abbraccio tutti, a presto Mary.
"<<E' tu cosa vuoi Maude? Che tipo di vita immagini?>>. La sua domanda mi colse alla sprovvista. Sulle prime non riuscii a rispondere. Dopo un momento mi chiese di nuovo: <<Maude?>> Feci una risatina, imbarazzata. <<Nessuno mi ha mai chiesto cosa voglio, James, neppure una volta. Finora ho passato la vita a sentirmi dire cosa dovevo fare, e a farlo. E' come se mi trovassi in mezzo a un torrente, e fosse meglio farmi trasportare dalla corrente piuttosto che oppormi>>. <<Bene, io te lo chiedo ora. Cosa ti renderebbe felice?>>. Sorrisi e guardai le nuvole che passavano in cielo. Dovetti riflettere per qualche momento, prima di rispondere. <<Mi piacerebbe finire la scuola e andare a vedere altri posti. Ho sentito parlare di città che si attraversano in giorni interi di cammino. Ho letto di oceani talmente grandi che anche la nave più grossa e veloce impiega settimane a solcarli>>. Lui rimase in silenzio, e dopo qualche secondo mi vennero in mente altre cose da dirgli. <<E poi un giorno mi piacerebbe avere una casa mia, dove potrei cucire delle belle tende per le finestre. Mi piacerebbe sposare un bravo ragazzo e avere dei bambini, e invecchiare con la mia famiglia vicina>>. Poi rimanemmo seduti l’uno accanto all'altra senza parlare, a sognare a occhi aperti."
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