Le ragazze


Genere: Narrativa contemporanea 

Autore: Emma Cline


Evie voleva solo che qualcuno si accorgesse di lei. Come tutte le adolescenti cercava su di sé lo sguardo degli altri. Un'occasione per essere trascinata via, anche a forza, dalla propria esistenza. Ma non aveva mai creduto che questo potesse accadere davvero. Finché non le vide: le ragazze. Le chiome lunghe e spettinate, i vestiti cortissimi. Il loro incedere fluido e incurante come di «squali che tagliano l'acqua». Poi il ranch, nascosto tra le colline. L'incenso, la musica, i corpi, il sesso. E, al centro di tutto, Russell. Russell con il suo carisma oscuro. Ci furono avvertimenti, segni di ciò che sarebbe accaduto? Oppure Evie era ormai troppo sedotta dalle ragazze per capire che tornare indietro sarebbe stato impossibile?


Salve lettori!
Oggi vi parlo del libro “Le ragazze”, romanzo d'esordio di Emma Cline pubblicato da Einaudi lo scorso 26 settembre.
Il romanzo di ispira alla famiglia di Charles Manson e all'omicidio del '69. Andando avanti col romanzo si colgono infatti molte analogie con la storia vera. Protagonista del libro è Evie, 14 anni, che sta affrontando la separazione dei genitori e al momento vive con la madre con la quale non ha un ottimo rapporto. Evie vuole che qualcuno la noti e la faccia sentire importante, vuole essere finalmente amata da qualcuno...ecco che un giorno durante un giro in bicicletta nota le ragazze:

“Non appena mi cadde l'occhio sulle ragazze che attraversavano il parco, la mia attenzione restò fissa su di loro. Quella dai capelli neri con le sue accompagnatrici, la loro risata un rimprovero alla mia solitudine. Stavo aspettando che succedesse qualcosa, senza sapere cosa.”

Dopo la conoscenza di Suzanne, una delle ragazze, Evie non riesce a non pensare ad altro che a lei, la vede come un modello, un punto di riferimento tanto che si innamora di lei ed entra a far parte della loro setta, dove finalmente inizia a far parte di un gruppo e sentirsi importante.

“Non potevo fare a meno di sentirmi gratificata dall'essere al centro della loro attenzione. Pareva, inspiegabilmente, che gli stessi simpatica, e quell'idea era insolita e rinfrescante, un dono misterioso che non volevo sondare troppo. Perfino i silenzio di Suzanne potevo vederlo in una luce accogliente, immaginando che fosse timida, come me.”

Evie non sa quello che in realtà succede al ranch dove vivono le
ragazze, vede tutto molto ingenuamente, con gli occhi di una quattordicenne e crede alle menzogne che le vengono dette, aiuta le ragazze in ogni modo iniziando anche a rubare, ma cosa ancor più grave anche lei diventerà un oggetto sessuale come le altre. Nel libro si alternano le voci dell'ingenua Evie a 14 anni e della Evie adulta, ormai consapevole di quello che è accaduto. A tratti la storia può risultare pesante ma ho amato il modo di scrivere dell'autrice. Vi sono poi molte similitudini ben costruite ed una che mi ha fatto molto riflettere è questa: 

“Ci sono certi sopravvissuti alle catastrofi i cui resoconti non iniziano mai con l'allerta tornado o il capitano che annuncia un'avaria ai motori, ma sempre molto prima cronologicamente: sostengono di aver notato qualcosa di strano nella luce del sole, quella mattina, o troppa elettricità statica fra le lenzuola. Un litigio con il fidanzato. Come se il presentimento della sciagura si insinuasse in qualunque avvenimento l'abbia preceduta.”

Evie avrebbe potuto accorgersi di qualcosa? C'erano stati degli indizi che avrebbero potuto fargli capire cosa stava succedendo veramente? Se volete sapere di più non vi resta che leggere il libro!  Alla prossima storia, Giusi.


Voto Storia - 4 Bellissima







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