Cari lettori, oggi a rispondere alle nostre domande e curiosità abbiamo con noi Jen Malone. L'autrice de " Il viaggio che mi ha cambiato la vita".
Dear Jen, thank you so much for taking your time to answer our questions!
Se potessi descrivere te stessa con tre aggettivi positivi e tre negativi, quali useresti?
Oooh, questa intervista mi costringere a fare dell'introspezione! Ecco qui alcune mie qualità positive:
Mi fido sempre del mio istinto
Sono di larghe vedute
Sono introspettiva
E qui alcune delle mie non proprio buone qualità:
Sono impulsiva
Sono introspettiva (cosa che ho messo anche nei miei pregi, ma alcune volte finisco troppo in profondità nella mia
stessa testa e dimentico che ci sono altre persone intorno a me che hanno bisogno delle mie attenzioni!)
Non amo I confronti (che non è una cosa così negativa, ma a volte è a sfavore mio quando ho bisogno di difendere
me stessa).
Che tipo di lettrice sei? Hai un libro preferito o ne hai molti?
Sono una “sempre lettrice”. Se non ho un libro tra le mani, allora sto leggendo le informazioni sul retro della scatola dei
cerali oppure ogni altra cosa su cui I miei occhi si posano. Ho decisamente troppi libri preferiti, ma tra I più recenti ci
sono “Dimmi tre segreti” e Six of Crows.
Quando hai iniziato a scrivere? Hai una storia preferita tra le tue o un personaggio speciali a cui sei particolarmente
affezionata?
Ho iniziato a scrivere narrativa quattro anni fa, quando mi sono seduta per scrivere a mia figlia una storia della
buonanotte e accidentalmente ho scritto un romanzo, perchè la storia semplicemente non voleva finire! Il manoscritto –
che ancora non è stato pubblicato! - avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, ma direi pure che Aubree è il
personaggio che mi assomiglia di più. Ho sempre avuto un enorme desiderio di esplorare il mondo, che in definitiva lei
all'inizio non ha, ma probabilmente anche io a quel punto della mia vita ero tutelata quanto lei e I miei viaggi da sola
hanno ampliato la mia visione del mondo e mi hanno donato fiducia nelle persone che lo popolano come niente ha mai
fatto prima o dopo.
Hai qualche abitudine particolare mentre scrivi?
Sperimento costantemente nuove tecniche (al momento sto cercando quella che mi permetterebbe di sfornare un libro
completo e perfetto in ogni dettaglio in un fine settimana). Per esempio con il libro che ho appena finito, bruciavo la
stessa candela profumata ogni volta che mi sedevo a scrivere ed è incredibile quanto velocemente il profumo mi facesse
tornare dentro la storia ogni giorno, quindi potrei anche convertirmi a questo metodo con i nuovi libri.
Perchè hai scelto questo genere?
Credo che abbia scelto lui me. Come ho detto su, ho iniziato a scrivere per I miei bambini più giovani (e I miei primi
libri pubblicati sono per 8-12 anni), ma molto di ciò che leggo sono young adult e amo davvero scriverne io stessa. Amo
che questi anni da adolescenti siano un enorme periodo di cambiamento, è il momento in cui capisci chi sei come
persona e prendi decisioni su come vivere la tua vita e le mete che vuoi raggiungere. Ed è il tempo in cui sperimenti
emozioni intense, spesso per la prima volta. Tutte queste cose portano a dei conflitti, ad errori e, alla fine, alla crescita.
Che si da il caso sia la base di ogni storia!
In “Il viaggio che mi ha cambiato la vita” la protagonista Aubree è il tipo di ragazza pigra e pantofolaia. Non le
piacciono le novità o le avventure. È ispirata a qualcuno che conosci?
È di certo ispirata a me e ai miei viaggi, ma Aubree all'inizio è più il mio opposto (anche se pure io posso essere
abbastanza pigra, quindi..). Sapevo dove volevo che arrivasse Aubree alla fine della storia e volevo che la sua crescita e
la sua nuova consapevolezza fossero più drammatiche possibili, così ho voluto farla partire da un punto che fosse il
completo opposto. Inoltre volevo che fosse un pesce fuori dall'acqua perché questo rende gli scenari in cui si trova
molto più divertenti, ma questo comportava che lei non avesse nessuna fiducia sul fatto che potesse farcela. Volevo che
lei stessa fosse sorpresa di imparare chi fosse realmente.
Come ti è venuta l'idea?
Stavo sistemando delle scatole nella mia soffitta e ho trovato una serie di cartoline mia nonna mi ha scritto quando ero
bambina, da un bus tour per anziani con cui ha girato l'Europa. Ricordo di aver pensato “Oh, quanto sarebbe bello se
fossi stata una farfalla sulla parete di quel tour?!” (mia nonna era una personalità!) e poi wham! Idea per il libro! I realtà
mia nonna c'è nel libro (lei è Mary, che è anche il suo vero nome) ed Emma invece è ispirata alla mia bisnonna. Mi sono
divertita troppo a far fare loro il bagno nude alle Cinque Terre (Ad essere onesti penso che lo avrebbero fatto anche
nella realtà!)
Ho scoperto che hai viaggiato in giro per il mondo. Innanzitutto penso che sia davvero incredibile! C'è un posto che non
hai visitato e vorresti vedere?
Così tanti!! Gli unici due continenti che non ho visitato sono Antartico e il Sud America. Amerei davvero vedere Angel
Falls in Venezuela. E circa 10.000 altri posti.
If you could chose a place as “best in the whole world”, which one would you nominate?
Se dovessi scegliere un posto come il migliore del mondo, quale nomineresti?
Questo è come scegliere il figlio preferito! È impossibile! Ma dirò che uno dei miei preferiti è Koh Tao in Tailandia. È
una bellissima isola tropicale con persone amichevoli e cibo super delizioso. Fantastico di quel posto durante le
tempeste di neve di Boston.
Pensi di venire in Italia? Amerei poterti incontrare e stringerti la mano per aver scritto una storia fantastica!
Sono stata in Italia quattro volte e la amo tantissimo, soprattutto le Cinque Terre e Firenze! L'azienda di mio marito ha il
quartier generale a Milano e sono gelosa tutte le volte che va. Se non era per I tre figli che vanno a scuola, di certo lo
seguirei ogni volta! Ma spero di tornare presto.
Quale è stata la tua reazione quando ti hanno detto che il libro veniva tradotto in italiano?
Ero più che entusiasta, è stato un grandissimo momento per me! E sono così felice che anche il mio prossimo YA, dal
titolo “Cambio di latitudine”, sarà tradotto il prossimo anno!
E a gli aspiranti scrittori?
Oddio, principalmente un GRAZIE ripetuto un milione di volte! So quanto le persone sono impegnate, quindi il fatto
che i lettori usino il loro tempo non solo per leggere le mie parole, ma anche per recensirle e scriverne nei loro blog, per
poi scrivermi mi rende così grata! Agli aspiranti scrittori il mio consiglio è di “trovare la tua tribù”. Scrivere sembra un
lavoro solitario e per gran parte lo è, ma ogni autore che conosco ha anche una comunità di compagni scrittori con cui
far rimbalzare e circolare le idee, con cui scambiarsi critiche costruttive, e che offre supporto e incoraggiamento, che in
questo settore pazzo è senza prezzo.
Grazie mille per aver risposto alle nostre domande e per aver scritto una storia che mi ha fatto ridere e pensare alle
scelte della vita e ai viaggi! Sperando di vederti presto in Italia , ti mandiamo i più cari saluti!
Da Il confine dei libri.
Grazie a VOI per avermi invitato nel vostro blog. Spero davvero potremmo un giorno brindare insieme al nostro
comune amore per i libri in Italia!
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