Gli amici silenziosi

 Genere: Paranormal

Autore: Laura Purcell 

16 Novembre

Ogni casa ha i suoi segreti. Ogni cuore le sue ombre.

Inghilterra, 1865. Rimasta improvvisamente vedova e incinta del primo figlio, la giovane e inquieta Elsie parte insieme alla cugina del marito – la riservata e zitellissima Sarah - alla volta della tenuta di famiglia di quest’ultima. Ma in un angolo di campagna inglese che più remoto e fangoso non si può, quella che doveva essere l’opportunità di trascorrere in pace l’ultimo scorcio di gravidanza si presenta da subito come qualcosa di molto più simile a una prigionia: un esilio opprimente in attesa che l’amato fratello di Elsie, Jolyon, giunga da Londra a salvarle dalla noia e dall’isolamento. A distrarre le due donne dalla cupa atmosfera in cui la tenuta e il paesino adiacente sembrano sprofondati, solo l’avvincente diario di un’antenata dei Bainbridge, Anna, tragicamente morta e vissuta più di duecento anni prima. E la stanza in cui giacciono ammassate decine di figure di legno dalle sembianze realistiche e straordinariamente inquietanti…


Buongiorno, lettori!
Oggi siamo qui per il review party di una nuova uscita DeA Planeta, “Gli amici silenziosi” di Laura Purcell, un thriller dalle sfumature horror che mi ha subito incuriosito dalla copertina e che ho accettato di leggere nonostante questo non sia il genere che più prediligo nei libri. Continuate a leggere per scoprire se ho apprezzato questa lettura.

Ci troviamo nella seconda metà dell’ottocento in Inghilterra e la nostra protagonista, Elsie Bainbridge, è stata appena resa vedova dalla morte prematura del marito. In preda allo sconforto e senza più la sua figura di riferimento, cercherà di riprendersi e ricostruire la sua vita per il figlio che le cresce in grembo, ma non ha idea di cosa le aspetta una volta terminato il funerale e arrivata nell’antica e abbandonata tenuta di famiglia, ‘The Bridge’, dove si è dovuta recare insieme a Sara, la cugina del suo defunto marito, per portare a termine la gravidanza lontano dalle occhiate e dalle dicerie di Londra.
Elsie cerca di adattarsi alla vita campagnola in un paese in cui non è mai stata, ma gli strani avvenimenti che si susseguiranno metteranno a dura prova la sua tempra. In paese tutti si tengono alla larga dalla tenuta, le voci dicono che sia stata maledetta da una strega e che oscure morti accadano al suo interno. Elsie non crede a queste superstizioni, ma scoprirà presto che quella villa è più misteriosa e inquietante di quello che pensava, con strani rumori e porte chiuse da secoli che si aprono inaspettatamente.
Lei, insieme a Sarah e agli altri membri del personale, incapperanno in un oscuro passato di cui è protagonista una delle antenate Bainbridge vissuta nel ‘600, Anne Bainbridge, soprattutto dopo aver scoperto delle inquietanti tavole di legno dipinte come fossero quadri, che nei vecchi diari di Anne vengono chiamati ‘Amici’, bizzarri oggetti d’arredamento comprati per stupire gli ospiti più facoltosi. Queste opere d’arte antiche, dipinte così magistralmente da sembrare umane, saranno rispolverate dal solaio dove erano state chiuse da anni e portate allo scoperto, riportando alla luce quello che tanti anni fa era stato nascosto.

Lettori, devo dire che questa è stata una lettura davvero particolare con una trama incalzante e che mi ha trasmesso qualche brivido nel corso del libro.
I capitoli dove ci troviamo nel 1865 e quelli nel 1635 si intervallano e ci danno un quadro completo del prima e del dopo di The Bridge e come la storia si evolve.
Negli anni in cui Anne Bainbridge era a The Bridge è successo qualcosa, qualcosa che ora è costretta a fronteggiare Elsie duecento anni dopo. Questo parallelismo tra le due mi è piaciuto molto, possiamo vedere come le due donne siano diverse, ma come siano arrivate entrambe a essere credute pazze, o streghe, da chi non vive in quella casa e non ha dovuto subirne le conseguenze.
Nel complesso mi è piaciuto molto questo romanzo, ho apprezzato i personaggi e ritengo che il punto forte sia la trama e la storia inquietante che l’autrice è riuscita ad articolare. Lo stile di scrittura è semplice e fluente, l’alternanza dei capitoli non mi ha dato problemi nella lettura e l’autrice è stata molto brava a tenere l’attenzione del lettore sempre alta, senza momenti morti.
Consiglio questo romanzo a chi non è facilmente suscettibile e a chi è affascinato dalle case infestate. Io di natura non mi impressiono facilmente e non mi mettono paura gli horror, quindi sono riuscita a godermi la lettura e apprezzarla con al massimo un po’ di inquietudine. Se invece siete soliti sobbalzare ad ogni rumore fuori dalla porta, vi avviso di non leggere questo romanzo nelle ore notturne!
A prestissimo con nuove letture.
 


Voto libro - 4 Bellissimo 
 
 


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