The Grishaverse - Six of Crows Duology

 
La serie è composta da: 
 
1. Sei di corvi 
 
2. Il regno corrotto 


Genere: Fantasy

Autore: Leigh Bardugo

24 settembre

A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare.
 

Salve lettori!
Torno finalmente a leggere una delle mie scrittrici preferite, che mi ha conquistata con il suo perfetto anti-eroe e il magico e avventuroso mondo che ha creato.
Parlo di Leigh Bardugo e del Grishaverse, mondo in cui mi sono rituffata in attesa di gennaio e dell’uscita di “King of Scars”.
Prima di potermi godere Nikolai, però, dovevo recuperare la duologia che si sviluppa sempre nel mondo dei Grisha, il cui primo libro si chiama “Six of Crows”, ma in un paese diverso da Ravka: l’isola di Kerch.
Ketterdam è composta di due parti, la parte perbene dei mercanti e i sobborghi malfamati delle gang.
A Ketterdam si può trovare qualsiasi tipo di persona, di qualsiasi nazionalità, anche Grisha. Non è un posto in cui i disadattati possono vivere in pace, però.
La schiavitù, pur essendo illegale, è fortemente praticata: ragazzine vengono vendute a case di piacere, i ragazzini sono costretti a rubare o a legarsi a qualche gang, i Grisha vengono comprati dai ricchi mercanti e resi loro servitori.
La situazione non è facile per i Grisha, la guerra civile è finita da poco, ma comunque nessun luogo sembra essere sicuro per loro.
Soprattutto adesso che la voce di una potente droga, che può controllare e rendere molto potenti e più affinate le capacità dei Grisha, si sta spargendo.
Diversi paesi si contendono la custodia dello scienziato che ha creato questo composto, ma questi finisce nelle mani del governo di Fjerda, popolo che odia i Grisha e che li stermina.
I commercianti di Ketterdam vogliono assolutamente liberare lo scienziato, consci che, se la droga che ha creato venisse commerciata, sarebbe la fine di anni di trattative e accordi commerciali.
Per liberare lo scienziato, viene ingaggiato Kaz Brekker, ragazzo comparso dal nulla, che negli anni, tra furti e giochi di magia, ha scalato la vetta del Barrel, diventando il vice di un boss e creando profitti da posti impensati.
Ma Kaz non può infiltrarsi nell’impenetrabile Corte di ghiaccio da solo.
Ha bisogno di una squadra coi fiocchi.
E ovviamente la trova nel Barrel, sui suoi tetti, nelle sale da gioco e in una casa di piacere, in prigione e per le strade.
Chi per un motivo, chi per un altro, tutti accettano di partire per questa missione suicida. Dovranno prestare molta attenzione, non solo ai pericoli fisici, ma soprattutto ai ricordi, i traumi e i sentimenti che questa missione porta a galla.

Ma conosciamo meglio i nostri criminali.
Kaz Brekker, chiamato Dirtyhands (mani sporche), diciassette anni, orfano.
È comparso nel Barrel dal nulla e con nulla, ma con freddezza e determinazione ha scalato le vette dei Dregs, diventando il tenente e la mente della gang.
Kaz è furbo, spietato, concentrato. Non si lascia confondere da nulla, ha sempre un piano di riserva e prevede qualsiasi cosa possa andare storta, stando sempre un passo avanti le altre gang.
Kaz è sempre vestito elegante, capelli perfetti, bastone da passeggio per la sua gamba ferita e guanti. Girano tante voci sul perché non toglie mai i suoi guanti di pelle, perché ha le mani perennemente macchiate del sangue dei suoi nemici, perché ha artigli da demone. Ma la realtà è molto più macabra e devastante della fantasia.
Kaz non permette a nessuno di vederlo vulnerabile o in difficoltà, tranne ad una persona, la sua Wraith (spettro), Inej.
Inej è arrivata a Ketterdam su una nave di schiavi, dopo essere stata rapita dalla nave dei suoi genitori.
All’inizio era stata venduta al Menagerie, una casa di piacere, e alla sua crudele padrona, ma grazie alla sua audacia, Kaz ha pagato il suo debito e l’ha fatta entrare nei Dregs.
Inej era un’acrobata, è piccola ed agile. Riesce a scalare qualsiasi superficie, ad infiltrarsi in qualsiasi pertugio. Molto presto diventa una ladra, soprattutto di segreti, indispensabile per i Dregs. E per Kaz, per cui è diventata un braccio destro, l’unica di cui si fida e a cui farebbe affidamento. L’unica che gli toglie il respiro ogni volta che la guarda.
Anche per Inej, Kaz è importante, l’ha salvata, le ha dato una casa, le ha dato fiducia e forza. Ma non le dà sé stesso e seppur non le sta bene, non riesce comunque ad allontanarsi.
Jesper è un assiduo frequentatore delle sale da gioco, le carte sono il suo punto debole e i debiti stanno superando le sue possibilità.
Jesper è un cecchino provetto, le pistole sono come parte di lui. È sempre pronto alla battuta e ad alleggerire la situazione, ma sotto tutta la giovialità anche lui ha segreti, dubbi e insicurezze.
Prima tra tutte è perché Kaz non si fida di lui come si fida di Inej, ma questo non compromette la sua amicizia con la Wraith, che è dolcissima.
Personaggio che ho assolutamente adorato è Nina Zenik, che sarà anche in “King of Scars”.
Nina è una Grisha, una Corporalki, che ha trovato sicurezza in una casa di piacere in cui utilizza il suo dono per modificare lo stato d’animo dei suoi clienti.
Nina è spontanea, divergente, solare, bellissima e golosa. Non si lascia abbattere da nulla, è curiosa e coraggiosa.
Vorrebbe tornare a Ravka per combattere di nuovo nella Second Army, aiutare il suo popolo a riprendersi, ma non riesce ad allontanarsi da Ketterdam. Non finché non riesce a liberare Matthias dalla prigione in cui l’ha rinchiuso.
Matthias Helvar è un druskëlle, un cacciatore di streghe fjerdiano.
È in prigione a Ketterdam perché Nina l’ha tradito, accusandolo di essere un mercante di schiavi. Nonostante l’odio che dovrebbe provare per lei, non riesce a dimenticarla e successivamente a starle lontano.
C’è qualcosa in lei che lo fa dubitare di tutto quello che gli hanno insegnato, che gli fa vedere il buono nei mostri che aveva giurato di abbattere.
Ultimo componente è Wylan, figlio del mercante che ha assunto Kaz per questa missione di recupero, scappato di casa e rifugiatosi nel Barrel.
Wylan è il più piccolo del gruppo, il più ingenuo e meno segnato dalla vita, ma comunque coraggioso e utile.
Lui è un demolitore, ha idee brillanti e si arrangia con poco.
Scatta subito una scintilla con Jesper, che lo prende costantemente in giro e lo stuzzica.
Nelle terre fredde e inclementi di Fjerda, piene di persone che li ucciderebbero senza pensarci due volte e in una fortezza inespugnabile, possono “un giocatore d’azzardo, un galeotto, un figlio ribelle, una Grisha smarrita, una ragazza Suli che è diventata un’assassina e un ragazzo del Barrel che è diventato qualcosa di peggio”, avere la meglio e tornare a reclamare il loro premio a Ketterdam?
All’inizio non sappiamo molto di questi personaggi, il loro passato è avvolto nel mistero, il loro futuro indecifrabile.
Ma, a mano a mano che si va avanti nel libro, li conosciamo meglio, leggiamo i loro pensieri, i loro segreti, le loro paure e le loro speranze.
Questo grazie all’interessantissimo e utilissimo POV misto.
Ognuno ha i propri capitoli in cui ci racconta ciò che sta vivendo in quel momento, a volte inframmezzato da ricordi che ci spiegano meglio il personaggio e le loro azioni. È perfetto per capire tutti a fondo, dato che nessuno di loro ha intenzione di aprirsi con gli altri.
Sono persone che hanno sofferto e lottato ogni giorno della loro vita e sanno che dovranno continuare a farlo nel Barrel, a meno che non abbiano abbastanza soldi per cambiare vita.
Per questo si lanciano a capofitto in questa missione impossibile, in cui rischiano il tutto per tutto.
Ho adorato le interazioni tra i sei, le battute e i litigi. Diventano presto affiatati. Ognuno ha un ruolo fondamentale, si compensano e aiutano.
 
“Qual è il modo più facile per rubare il portafogli di un uomo?”
“Coltello alla gola?”, chiese Inej.
“Pistola contro la schiena?”, disse Jesper.
“Veleno nel suo calice?”, suggerì Nina.
“Siete tutti orribili”, disse Matthias.

L’unica cosa che non mi ha convinta di questi ragazzi è l’età.
Sono tutti adolescenti, variano tra i 15 e i 18 anni, ma io, per i comportamenti, i pensieri e il vissuto, li vedevo come 20enni, non di meno né di più. Ma questo pensiero non intacca assolutamente la lettura.
Leigh Bardugo è meravigliosa. La sua scrittura è unica!
Coinvolgente e precisa, crea sempre mondi nuovi e perfettamente costruiti. Riesce sempre a spiegare per filo e per segno ogni elemento che introduce, a descrivere ogni luogo e sviluppare una trama appassionante e adrenalinica, senza mai stancare o annoiare il lettore.
Ketterdam è molto diversa da Ravka, più industriale, più commerciale, più neutrale, e ce la fa immaginare benissimo.
Anche i personaggi sono molto diversi da quelli conosciuti nella trilogia, anche se ne sentiamo nominare molti, e come loro, anche i nuovi personaggi si faranno conoscere e amare.
I colpi di scena ovviamente non mancano. Praticamente ogni capitolo è un colpo di scena, e sono sicura che per il secondo libro sarà lo stesso.
Infatti non vedo l’ora di pubblicare la recensione per poter finalmente iniziare “Crooked Kingdom”.
Non avevo affatto dubbi che avrei adorato questo libro.
Ero davvero curiosa di conoscere i famosi Kaz Brekker e Nina Zenik, e devo dire che ne sono assolutamente innamorata!
In più da poco è uscita l’edizione speciale di “Six of Crows”, stupenda, quindi quale occasione migliore che leggerlo se non da un libro curato in ogni minimo dettaglio, con una cover a dir poco magnifica, pagine rosse e bellissime fan art?
A proposito di fan art, ne ho già trovate di meravigliose!
E la volete sapere un’ultima, bella notizia?
Mondadori porterà questo libro in Italia.
Non so quando di preciso, ma la notizia c’è.
Quindi, forza e coraggio, finalmente potrete avere un assaggio di questa fantastica scrittrice che in Italia viene apprezzate davvero troppo poco.
Baci



Voto libro - 5
 



Genere: Fantasy

Autore: Leigh Bardugo

29 Ottobre

Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce.
«Qualcuno ha per caso notato che l'intera città ci cerca, ce l'ha con noi o vuole farci fuori?» «E allora?» disse Kaz.

«Be', di solito è solo metà della città.» Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l'abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all'abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.

Salve lettori!
Con “Crooked Kingdom” ho terminato la duologia “Six of Crows” di Leigh Bardugo, e sono più che pronta ad accogliere il mio amato Nikolai.
Ma per adesso posso raccontarvi solo delle ulteriori impossibili avventure di questa banda di fuorilegge.
Purtroppo dovrò fare qualche spoiler, quindi, se non avete letto “Six of Crows”, non continuate la lettura della recensione.
I nostri sei corvi sono riusciti nell’impossibile. Si sono infiltrati nell’impenetrabile Corte di Ghiaccio, hanno trovato Kuwei Yul-Bo e sono fuggiti.
Sono sopravvissuti al giacchio di Fjerda e sono tornati a Ketterdam, sognando la loro ricompensa.
Ma Jan Van Eck, il mercante che li aveva assoldati, non ha intenzione di mantenere la parola data. Non solo non gli dà la ricompensa che aveva promesso, si dimostra un uomo interessato solo al suo profitto, disposto a mandare il mondo nel caos con la jurda parem per arricchirsi, e, inoltre, rapisce Inej.
“Crooked Kingdom” quindi si apre con Kaz, Nina, Matthias, Jesper, Wylan e Kuwei, nascosti nel vecchio cimitero di Ketterdam, a creare piani disperati per salvare Inej.
Dopo Fjerda doveva essere finita, ma nessuno di loro ha intenzione di abbandonare Inej nelle mani di un mercante senza scrupoli.
E anche se Kaz afferma sia solo per il denaro, tutti sanno che è perché non potrebbe mai lasciare Inej indietro.
Kaz, però, fa un errore che potrebbe costare tutto: sottovaluta il mercante, che chiede aiuto al Re del Barrel, l’uomo che Kaz ha passato la vita a distruggere mattone dopo mattone, Pekka Rollins.
All’improvviso si ritrovano intrappolati, circondati, i loro piani saltati, nessuna speranza di uscire vivi dalla città.
Ma mai sottovalutare un ragazzino educato dalla strada, perché ha sempre un asso nella manica...


Wow! Lettori, wow!
Leigh Bardugo è un genio. “Crooked Kingdom” non è solo un libro, è un insieme di idee pazze e geniali, capaci di mettere un’intera città alla mercé di un gruppo di ragazzi che hanno dovuto lottare con le unghie e con i denti per salvarsi.
È un insieme di emozioni che vi lasceranno stremati alla fine della lettura. Quando ho girato l’ultima pagina non potevo assolutamente credere ai miei occhi. In realtà quando giravo qualsiasi pagina.
Sono successe talmente tante cose che sembra impossibile siano raggruppate tutte in un solo libro.
Mi credete? Ad un certo punto, è diventato doloroso andare avanti nella lettura.
I loro piani andavano sempre male e ci sono dei colpi di scena che lasciano talmente spiazzati, che avevo il terrore di continuare per paura che andasse definitivamente tutto a rotoli e niente si sarebbe risolto.
La scrittrice, poi, è stata capace di farmi amare ognuno di questi disadattati, ognuno per qualcosa di diverso, quindi ogni punto di vista era capace di farmi soffrire.
Ho amato Kaz per la sua genialità e scaltrezza, per la sua capacità di creare piani dalle situazioni più disperate, la forza di rialzarsi sempre più forte, la finta crudeltà, la voglia di lasciarsi i traumi alle spalle, per i muri che si è costruito intorno e che dovrebbero tenere lontani tutto e tutti, ma che non riescono a fermare l’amore e il rispetto che il suo gruppo prova per lui.
Inej si è fatta amare per il suo coraggio, la sua fede, la fiducia in sé stessa e nei suoi compagni, l’amore che ha dato incondizionatamente e il perdono che non ha mai negato.
Nina sta combattendo con tutta sé stessa la parem.
L’ha assunta per salvare i suoi amici, quindi non si pente, ma resistere al desiderio di sentire i suoi poteri così forti è dura. Finché non si rende conto che la droga ha lasciato altro dietro di sé, un cambiamento che Nina non sa come affrontare, né come accettare. Ma ci proverà, per i suoi amici, per Matthias, per il futuro che vuole realizzare con lui.
Matthias sta imparando ad accettare che quello che gli hanno inculcato nei drüskelle è sbagliato, che l’odio verso i Grisha è ingiustificato, che, se affrontassero in modo diverso la situazione, non ci sarebbe bisogno di inutili sacrifici e spargimenti di sangue.
Jesper deve affrontare la malattia che lo sta mangiano dall’interno, quell’inquietudine che non lo abbandona mai, la necessità di dimostrarsi cambiato, più forte, migliore. Anche se pensa che non potrai mai essere migliore, non potrà mai cambiare. Sotto quella maschera da affascinante mascalzone, anche il nostro impavido pistolero ha diversi mostri da affrontare.
E poi c’è Wylan, che è un cucciolotto e che io adoro.
È passato dall’essere il figlio disconosciuto di un mercante senza cuore, a diventare un ragazzo coraggioso e pronto a tutto pur di proteggere le persone che ama. Che ha imparato ad accettare i suoi difetti e mettere in risalto i suoi pregi, senza doversi sentire inferiore.
Ognuno di questi ragazzi ci lascia un insegnamento importante, ma insieme ci fanno capire che, non importa le difficoltà, quando hai qualcuno che ti ama e che è disposto a tutto per te, anche se non credi di meritarlo, puoi raggiungere qualsiasi cosa.


“Per cosa pensate siano stati usati i soldi?”, ripeté Kaz.
“Armi?”, chiese Jesper.
“Navi?”, domandò Inej.
“Bombe?”, suggerì Wylan.
“Politici corrotti?”, offrì Nina.
Guardarono tutti Matthias. “Qui è quando ci dici quanto siamo orribili.
Lui fece spallucce. “Sembrano tutte scelte pratiche.”

Oltre ai personaggi principali, ci sono diverse apparizioni che mi hanno fatto sorridere come una matta!
Come, ipoteticamente, quella di un certo re...
Tra le tantissime cose che succedono, ne accade anche una che non accetterò mai.
Qualcosa che mi ha fatto stare troppo male, perché non è giusto, perché se proprio doveva esserci poteva almeno essere resa più epica. Non dico sia inutile, perché mi sa che serve per la crescita di un personaggio, ma non significa che posso accettarla con più facilità.
Nonostante questo, “Crooked Kingdom” è epico, è un capolavoro, un libro che non potrebbe mai deludere, che stupirà sempre e che necessita di un terzo libro.
Ho assolutamente bisogno di un terzo libro, la storia lo richiede, come anche la serenità del lettore.
La buona notizia è che un terzo libro è in programma, la brutta è che non si ha alcuna notizia. Ci tocca aspettare, ma almeno Re Nikolai ci aspetta a gennaio. Non vedo l’ora! Baci





Voto libro - 5 
 

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