A un metro da te


Autore:  Rachael Lippincott, Mikki Daughtry, 
Tobias Iaconis 

Genere: Young Adult

5 marzo

Come puoi amare qualcuno che non puoi nemmeno sfiorare? A Stella piace avere il controllo su tutto, il che è piuttosto ironico, visto che da quando è bambina è costretta a entrare e uscire dall'ospedale per colpa dei suoi polmoni totalmente fuori controllo. Lei però è determinata a tenere testa alla sua malattia, il che significa stare rigorosamente alla larga da chiunque o qualunque cosa possa passarle un'infezione e vanificare così la possibilità di un trapianto di polmoni. Una sola regola tra lei e il mondo: mantenere la "distanza di sicurezza". Nessuna eccezione. L'unica cosa che Will vorrebbe poter controllare è la possibilità di uscire una volta per tutte dalla gabbia in cui è costretto praticamente da sempre. Non potrebbe essere meno interessato a curarsi o a provare la più recente e innovativa terapia sperimentale. L'importante, per lui, è che presto compirà diciotto anni e a quel punto nessuno potrà più impedirgli di voltare le spalle a quella vita vuota e non vissuta, un viaggio estenuante da una città all'altra, da un ospedale all'altro, e di andare finalmente a conoscerlo, il mondo. Will è esattamente tutto ciò da cui Stella dovrebbe stare alla larga. Se solo lui le si avvicinasse troppo, infatti, lei potrebbe veder sfumare la possibilità di ricevere dei polmoni nuovi. Anzi, potrebbero rischiare la vita entrambi. L'unica soluzione per non correre rischi sarebbe rispettare la regola e stare lontani, troppo lontani, uno dall'altra. Però, più imparano a conoscersi, più quella "distanza di sicurezza" inizia ad assomigliare a "una punizione", che nessuno dei due si è meritato. Dopo tutto, che cosa mai potrebbe accadere se, per una volta, fossero loro a rubare qualcosa alla malattia, anche solo un po' dello spazio che questa ha sottratto alle loro vite? Sarebbe davvero così pericoloso fare un passo l'uno verso l'altra se questo significasse impedire ai loro cuori di spezzarsi?






Salve Confine,
oggi vi parlo di un nuovo romanzo young adult uscito il 5 marzo per Mondadori, che è stato riadattato cinematograficamente e sarà proiettato nelle sale il 21 dello stesso mese.
Si tratta di "A un metro da te" di Rachael Lippincott e se ne è parlato tanto, ma andiamo a vedere di cosa parla.

“Non possiamo avvicinarci troppo l'uno all'altra. Per chi ha la fibrosi cistica, un'infezione incrociata provocata da alcuni ceppi batterici è un rischio enorme. Un contatto fra due malati di FC può ucciderli entrambi.” 

Stella è un’adolescente che sin da bambina deve combattere strenuamente contro la fibrosi cistica.
Non ha intenzione di arrendersi, vive per essere curata, deve resistere il più a lungo possibile perché non vuole vedere soffrire i genitori più di quanto non facciano già. I suoi polmoni lavorano ormai al 35% e il solo modo per prolungare il suo soggiorno sulla terra è un trapianto di polmoni.
Will, quasi diciottenne, è affetto dalla stessa terribile malattia terminale, aggravata da un virus, la B. Cepacia, che lo rende praticamente spacciato, in quanto la contrazione di tale virus rende un paziente non idoneo al trapianto.
Per Will ormai esiste solo un breve futuro che lui non ha intenzione di vivere ricoverato in ospedali sotto cure sperimentali che la madre gli impone per tenerlo in vita.
Presto Will compirà 18 anni e potrà scegliere come arrivare alla fine e i suoi progetti non prevedono la nuova cura sperimentale che lo porta nello stesso ospedale di Stella.
Quando i due si incontrano, apparentemente, non esplodono cuori e arcobaleni, si scontrano subito, ma ben presto cominciano a capire cosa porta Stella a provocare Will e a costringerlo a seguire le cure, e cosa porta Will a obedire a Stella.
I due si innamorano ed è la cosa più bella e terribile che possa capitare a due ragazzi malati di fibrosi cistica, perché a loro non è consentito entrare in contatto. Devono rimanere a una distanza minima di due metri è l'unica cosa che possono fare, senza mai toccarsi, senza mai baciarsi, ancor di più perché il virus di Will determinerebbe la fine anche per Stella se lei lo contraesse.

“La morte. Questo sono. questo sono per Stella. L'unica cosa peggiore di non poter stare con lei o vicino a lei sarebbe vivere in un mondo in cui lei non esiste più. Soprattutto se per colpa mia.”

Romanzo scritto bene, dai toni giovanili. Stile semplice, dialoghi appropriati, a volte leggeri, come devono essere quelli degli adolescenti, a volte profondi, come spesso sono quelli degli adolescenti cresciuti in fretta e costretti a fronteggiare la morte.
La lettura è scorrevole e veloce, senza intoppi, piacevole anche nelle lungaggini e nelle parti descrittive.
I personaggi sono ben delineati, da Stella e Will, protagonisti tragici del romanzo, a Poe, amico del cuore di Stella, anche lui malato di FC, alle infermiere e dottori che condividino il reparto e la malattia di questi ragazzi con lo stesso impegno e amore e calore di una famiglia.
Stella è una combattente che non ha paura della morte, ma teme ciò che la sua morte potrebbe fare ai suoi genitori, già devastati dal dolore della perdita che li ha condotti fino al divorzio e al punto di non riuscire a stare nella stessa stanza insieme nemmeno per la figlia malata.
Stella ha bisogno di quel paio di polmoni nuovi per continuare a vivere e sistemare le vite dei genitori, mentre Will, quel paio di polmoni, non lo avrà mai e decide di voler morire a modo suo, per liberare sua madre, il suo unico genitore, dal peso di un figlio malato, che per lei rappresenta solo la malattia e la brama di sconfiggerla, non il figlio e chi veramente è e cosa vuole. Questo almeno è quello che pensa Will.
La storia è presentata bene, la malattia trattata col giusto rispetto, sebbene l'autrice si sia presa qualche licenza, ma questo non inficia il racconto, in quanto è ovvio che per far funzionare una storia bisogna fare qualche compromesso.
La fibrosi cistica è protagonista insieme a Stella e Will, ma non ruba la scena nel romanzo, perché, secondo me, questa storia è più la storia d'amore di Stella e Will, che lottano per il loro amore disgraziato.
Forse questo è anche il motivo per cui non mi sono sentita fortemente coinvolta ed emozionata.
Avevo pensato, dalla trama, che avrei sciupato Kleenex in quantità, come spesso mi succede, e invece nulla. 
Sebbene il romanzo sia buono, quella parte mi è mancata molto, devo essere sincera.
Adesso aspetto con ansia di riuscire a vedere il film al più presto, sperando che mi faccia svuotare la scatola di fazzolettini che avevo disposto per il romanzo.
Buona lettura.


voto libro - 4 






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