L'ultimo ballo
Autore: Mary Higgins Clark
Genere: Thriller
26 marzo
«C'è una cosa MOLTO IMPORTANTE di cui ti devo parlare quando arrivi a casa!!!» È l'ultimo messaggio che Aline Dowling ha ricevuto da sua sorella minore Kerry, che non vede da quasi tre anni. Ma Aline non potrà mai chiedere alla sorella diciottenne che cosa intendesse con quelle parole misteriose, perché Kerry è stata uccisa quella notte stessa. Qualcuno l'ha colpita alla testa con una mazza da golf facendola cadere nella piscina di casa. È proprio lì che Aline e i suoi genitori la ritrovano ormai senza vita. Delle indagini viene incaricato il brillante ispettore Michael Wilson che, con l'aiuto e la complicità di Aline, cercherà di risolvere il caso con tutte le sue forze. I sospetti si concentrano fin da subito su Alan, il fidanzato di Kerry, con cui la ragazza aveva litigato la sera stessa dell'omicidio. Ma tutto è più difficile di quel che sembra: non ci sono impronte sull'arma del delitto e nessuno pare aver notato niente di strano. Nessuno tranne Jamie Chapman, il ventenne vicino di casa dei Dowling affetto da ritardo mentale. Jamie, dalla finestra di camera sua, ha visto tutto. Ha visto il «Grande Uomo» colpire Kerry. Ha visto la ragazza cadere in piscina. Ha visto il sangue e la mazza da golf. Ma Jamie non può dirlo a nessuno. Questo è il suo segreto.
Salve Confine!
Eccomi ad allietare la rete con una mia nuova recensione, un thriller questa volta, targato Sperling & Kupfer, che ringrazio per l'invio della copia cartacea dalla bella cover.
Si tratta de "Lultimo ballo" di Mary Higgins Clark, una affermata regina del thriller che, nonostante la veneranda età, riesce ancora a sfornare storie ricche di mistero e tensione.
Kerry Dowling, adolescente fresca di diploma, viene trovata morta nella sua piscina dopo aver dato una festa con i suoi compagni.
Il primo sospettato è il suo ragazzo, Alan, con il quale aveva litigato durante il party. C'è il movente, ci sono le prove, anche se circostanziali, e il ragazzo ha mentito su alcune cose successe quella notte, così l'ispettore, Michael Wilson, crede di aver risolto il caso.
Ma alla luce di nuove piste e senza prove che inchiodano il sospettato, il caso rimane aperto e Michael sente che Alan potrebbe essere innocente.
Con l'aiuto di Aline, la sorella maggiore di Karry, l'ispettore aggiungerà diversi tasselli al macabro puzzle e alcuni lo porteranno a Jamie Chapman, il ragazzo mentalmente disabile vicino di casa dei Dowling, col quale Kerry aveva un bellissimo rapporto di amicizia.
Jamie continua a dire cose che lo mettono in cattiva luce rispetto al caso e la madre lo induce al silenzio, a mantenere il segreto. Un segreto che potrebbe metterlo nei guai, perché Jamie ha visto tutto quello che è accaduto a Kerry la notte dell'omicidio.
“Gli uccelli cantano dopo una tempesta. Perchè l'uomo non riesce a sentirsi libero di gioire della luce del sole per il tempo che gli resta? - Rose Kennedy”
Ultimamente il thriller, in tutte le sue sfumature, è il genere che mi regala più emozioni e quello a cui mi dedico con particolare gioia. Ecco perché ho voluto subito leggere l'ultimo romanzo della Higgins Clark, lei di solito non delude mai e non lo ha fatto nemmeno questa volta, anche se, devo dire per correttezza, questo non è uno tra i suoi romanzi più riusciti.
La trama è pulita e lineare, gli intrecci ci sono ma si dipanano facilmente, capitolo dopo capitolo, senza creare confusione o sviare il lettore, che da subito è a conoscenza del fatto che Jamie è testimone dell'omicidio e che Alan non è sicuramente l'assassino. I sospettati dell'efferato crimine sono pochissimi, ma ognuno di loro potrebbe essere plausibile nel ruolo.
Manca un po' la caratterizzazione dei personaggi, ne ho sentito la mancanza, soprattutto di un approfondimento psicologico, se non di tutti, almeno di quelli principali e più coinvolti. Però, devo aggiungere, che ognuno di loro era ben inserito nel contesto della storia.
La narrazione è in terza persona, anche se ad un certo punto mi sono ritrovata a leggere pensieri dei personaggi espressi in prima persona, una scelta che non ho compreso, ma che non ha disturbato la lettura né il ritmo narrativo, anche se mi sono soffermata a riflettere sulla questione.
Lo stile descrittivo, curato e diretto sono la firma di questa autrice, che con pochi elementi riesce a tirar fuori una storia convincente, plausibile e ricca di suspense.
Anche se sono riuscita ad individuare quasi subito il colpevole, ogni tanto la mia certezza ha vacillato per via di alcuni indizi o dialoghi che mi hanno fatto ripensare, così sono arrivata alla fine col dubbio. Anche questa è abilità narrativa.
Avrei voluto una fine più incisiva, più pregna di tensione e con qualche spiegazione in più, ma non mi posso lamentare, ho speso bene il mio tempo leggendo "L'ultimo ballo" e lo consiglio agli amanti del genere.
voto libro - 4
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