Legati da un insolito destino
Autore: Patrisha Mar
Genere: Romance
18 Giugno
Sono passati quindici anni da quando Cabe si è trasferito a New York senza farsi più sentire e Reesa, la sua inseparabile amica d’infanzia, non l’ha mai dimenticato.
Nonostante il dolore e la rabbia per non essere più riuscita a mettersi in contatto con lui, infatti, il ricordo di Cabe riesce ancora a farle battere il cuore.
La sua vita a Nunchuck, una piccola cittadina dell’Alaska, continua a scorrere nella sua ordinaria quotidianità, ma tutto è destinato a cambiare. Il padre di Cabe, infatti, muore in circostanze misteriose.
Reesa non sa cosa pensare, anche perché la tragedia porterà sicuramente Cabe di nuovo in città dopo molto tempo. Riuscirà a dimenticare il rancore che prova per lui per stargli vicino in un momento simile?
Ma con l’assassino ancora a piede libero, Reese potrebbe rischiare la vita, oltre che un cuore spezzato. E questa volta, fidarsi di Cabe potrebbe essere la sua unica speranza di salvezza.
Salve Confine!
È con molto piacere che oggi vi parlo di un libro che ho davvero “divorato” grazie alla Newton Compton editori. Si tratta di “Legati da un insolito destino” di Patrisha Mar, uscito il 18 giugno scorso.
Il genere del libro è Paranormal Romance ed è narrato in terza persona attraverso diversi POV.
Il romanzo ci porta a Nunchuck, in Alaska, un piccolo paesino dove vivono Reesa e Cabe, due amici tanto uniti da vivere praticamente in simbiosi fino a quando, un giorno, la madre di Cabe decide di lasciare il marito e di tornare a New York dalla famiglia portando con sé il figlio, separato così dal padre e dalla sua amica Ree.
“«Mi mancherai», ripeté e con un gesto spontaneo intrecciò le dita della sua mano a quelle di lei, stringendole per infonderle fiducia.
«Qualsiasi cosa accadrà, niente e nessuno ci dividerà. Siamo destinati a restare per sempre amici, Reesa, non dimenticarlo».
«Lo pensi davvero?»
«Lo so».”
Così i due amici si separano, non sappiamo cosa succede, ma ci ritroviamo quindici anni dopo nello stesso paesino e il destino ha ancora qualcosa in serbo per loro.
Il padre di Cabe viene assassinato in modo misterioso e tocca a Reesa avvisare il vecchio amico, che non ha però mantenuto le promesse fatte da bambino: non le ha scritto, non ha cercato un modo per mantenere i rapporti, ha completamente abbandonato tutto ciò che riguardava Nunchuck, iniziando una nuova vita.
Reesa ha ricostruito la sua vita, è una fotografa di professione e ogni giorno si prende cura di un padre disabile e ormai vedovo. La ragazza non si fida più di Cabe e ha deciso di ignorarlo, di non permettergli più di farle del male, ma il suo piano è destinato a fallire quando scoprirà di essere in pericolo e l’unica persona che può difenderla è proprio la versione adulta, e molto attraente, del suo amico d’infanzia.
Entrambi sono cambiati in quegli anni, ognuno ha maturato la propria storia, ma nonostante questo restano “legati da un insolito destino”.
“Era più forte di lui, come se l’istinto che lo aveva spinto ancora ragazzino verso di lei, si fosse risvegliato e gli ordinasse di farsi avanti, di ritrovare la confidenza di un tempo. Ma come accidenti poteva fare quando gran parte della sua vita doveva rimanere un segreto?”
È sulla strada di questo segreto che cammina questa incredibile storia che ho adorato e che mi ha catturata tra le sue pagine.
Non amo granché le narrazioni in terza persona, ma ne capisco la necessità all’interno di questo libro: ha permesso di mantenere i segreti tali fino al momento opportuno e allo stesso tempo ha fatto conoscere dettagli in più che diversamente non avrebbero avuto lo stesso valore.
Ogni personaggio secondario è ben presentato al suo “ingresso in scena”, mi è dispiaciuto soltanto non vederli molto spesso in attività.
Sicuramente chi ho preferito è Cabe, un personaggio complesso, dalle mille sfaccettature e dai mille dilemmi, diviso tra le sue due vite, nelle quali ha due “ruoli” totalmente diversi.
Interessante è anche il suo legame con Reesa, che intanto ha costruito la sua vita sull’abbandono dell’amico e sulle sue sofferenze.
Sarò sincera, solitamente evito il paranormale pur di non incappare in elementi inquietanti, se così si può dire, ma sono davvero molto felice di non aver fatto caso al genere prima di iniziare questa lettura, per due motivi: ho scoperto che il paranormale mi affascina in modo particolare e sono stata ancora più sorpresa dal susseguirsi degli eventi.
In più, nonostante l’autrice abbia specificato tra i ringraziamenti che questo libro è stato scritto agli albori della sua carriera di scrittrice, ho trovato tutto ben scritto e nulla lasciato al caso.
Forse l’unica pecca legata all’origine del romanzo è l’abuso di riflessioni dei personaggi, che in realtà penso pesino perché narrate in terza persona.
Devo dire anche che il libro mi aveva già in parte conquistata con la bellissima dedica iniziale:
“Dedicato a te, che sai ancora volare sulle ali della fantasia e sognare con gli occhi stupiti di un bambino.”
Dedica che si ricollega al finale, che è proprio lasciato alla fantasia del lettore, seppur abbastanza intuibile. Non so se l’autrice l’abbia fatto per lasciare che ciascun lettore lo immagini a modo suo o per avere “una porta aperta” per un futuro romanzo.
In ogni caso a me va bene così, mi sono ritrovata a sognare il mio finale perfetto, proprio come un bambino.
È un libro che consiglio assolutamente, con una piccola eccezione per chi è facilmente impressionabile e, come me, legge molto di notte.
Alla prossima, buona lettura!
Voto: 4
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