Buio sulla città. Un romanzo ufficiale di Stranger Things
Genere: Horror
Autore: Adam Christopher
4 Giugno
Un nuovo, imperdibile prequel che racconta fatti mai visti negli episodi di Stranger Things e svela un tassello mancante del passato di uno dei personaggi più amati della serie, il capo della polizia Jim Hopper. Un romanzo che è quindi un must per tutti i fan, ma anche un thriller avvincente per i lettori che devono ancora scoprire il fantastico mondo di Stranger Things.
Hawkins, Natale 1984. Il capo della polizia Jim Hopper ha sempre odiato questo momento dell'anno: troppo dolorosi i ricordi, troppo pesante la solitudine. Ora, però, tutto è cambiato. Ora con lui c'è Undici, e Hopper, dopo averla salvata, vuole darle serenità e protezione, come un buon padre. Ma la sua figlia adottiva sembra avere altro in mente. Ha trovato nello scantinato una scatola con su scritto «New York», piena di documenti, fotografie e nomi sconosciuti e ha tutta l'intenzione di non dargli tregua finché Hopper non le racconterà tutto. Tutta la verità che lui ha cercato di dimenticare, la porta segreta sul suo passato. New York, estate 1977. Reduce dal Vietnam, Hopper è riuscito a ricostruirsi una nuova vita: ha una moglie che ama, una bambina che adora, un posto da detective alla squadra Omicidi. Quando la città viene sconvolta da una brutale scia di delitti, compiuti con lo stesso macabro rituale, Hopper si mette sulle tracce di uno sfuggente serial killer. È disposto a tutto pur di risolvere il caso, persino a infiltrarsi tra le più temibili bande di strada. Finché, proprio a un passo dalla verità, un black-out avvolge la Città che non dorme mai, gettando Hopper in un abisso da cui nessuno può riemergere indenne.
Salve lettori!
Ultimamente sono una lumaca nella lettura, e soffro tanto per questo, ma con un piccolo sforzo stanotte ho finito “Buio sulla città” di Adam Christopher, il secondo romanzo ufficiale di Stranger Things edito Sperling & Kupfer, che ringrazio per la copia cartacea.
Mentre “Suspicious Minds”, il primo romanzo (di cui trovate la recensione di Valeria in blog) parla del dottor Brenner, primo “padre” di Undici, “Buio sulla città” ha come protagonista Jim Hopper, lo sceriffo della città di Hawkins e nuovo padre di Undi.
È il giorno di Natale e Undi vuole parlare con i suoi amici, ma nessuno può risponderla.
Per distrarla, Hopper decide di raccontarle una storia.
Ma Undi non si accontenta di favole; porta sul tavolo un vecchio scatolone targato “New York 1977”.
Hopper è reticente a raccontare questa parte del suo passato in cui accadde un evento oscuro e macabro, ma Undi è più matura degli altri bambini della sua età, ha passato cose peggiori, in più è molto convincente, così lo sceriffo inizia il suo racconto.
Tutto iniziò il 4 luglio 1977, un giorno di festa terminato con la terza scena di un omicidio rituale.
La città ha un nuovo serial killer a piede libero, ma la polizia non può avvertire nessuno per non scatenare il panico e anche perché degli uomini in giacca e cravatta gli hanno tolto il caso.
Ma i detective Hopper e Delgado (la sua partner), non hanno intenzione di mollare un caso su cui hanno lavorato sodo, per questo continuano le loro indagini per poi scoprire che gli omicidi nascondono qualcosa di più grande e importante, per questo decidono di tirarsi indietro.
Purtroppo lo fanno troppo tardi e Hopper verrà sequestrato da quelli che si riveleranno essere federali, che gli chiederanno di contribuire ad un’operazione molto importante e molto pericolosa per sconfiggere San Giovanni.
Il Santo è una sorta di profeta che è riuscito ad unire tutte le bande di New York per uno scopo finale terribile.
E toccherà a Hopper, come sempre, mettere in salvo un’intera città e le persone che ama.
“New York non sapeva che farsene degli eroi. Aveva bisogno di sbirri. Sbirri in gamba e capaci di fare loro mestiere.
Sbirri come lui.”
Sbirri come lui.”
Lettori, “Buio sulla città” è una lettura carina, interessante, adatta agli amanti della serie che desiderano ritrovare i nostri amati personaggi in un altro ambiente e in uno spaccato più tranquillo.
Ma non aspettatevi collegamenti eccezionali con la trama della serie TV.
Questa è proprio una delle cose che non ho digerito. Non speravo in chissà quale colpo di scena, ma che almeno alla fine della storia libro e serie TV si collegassero attraverso un’intuizione di Undi, soprattuto considerato il piano di San Giovanni e il suo personaggio, che potevano essere il collante perfetto. Ma nulla.
Il libro è semplicemente questo: un poliziesco adrenalinico e ricco di azione, con pochi elementi sovrannaturali.
Ho apprezzato che ci fosse un’indagine e che abbiamo visto Hopper in un’altra luce: un reduce del Vietnam che cerca uno scopo nella vita aiutando le persone. Ci viene spiegato perché ha scelto di fare il poliziotto, perché se n’è andato da Hawkins, conosciamo anche Diane e Sara, l’ex moglie e la figlia.
Una cosa che mi è piaciuta tantissimo è che avendo in mente la serie TV e gli attori che hanno interpretato questi personaggi, è stato facilissimo trasportarli nella lettura e visualizzarli in questo contesto.
La bravura dello scrittore, Adam Christopher, è stata appunto quella di cogliere e trasmettere perfettamente il nucleo di questi personaggi, rendendoli sulla pagina scritta esattamente come sono in televisione.
In più mi è piaciuto che la storia fosse un grande flashback provocato dalla poca cura che ha Hopper dei suoi documenti e la curiosità e la tenacia di Undi, che ricorda un evento simile accaduto nella serie, ossia quando Undi trova lo scatolone sulla madre. Altra cosa molto dolce è che attraverso le pause dalla storia ambientata a New York, torniamo a Hawkins e leggiamo dell’interessamento e la preoccupazione di Undi che si preoccupa per il nuovo padre.
È bello leggere di come si sia sviluppato e rafforzato il rapporto tra lo sceriffo burbero e la bambina curiosa.
Lo stile di Christopher è veloce, leggero e molto semplice, si sentiva la consapevolezza che il libro non doveva essere un poliziesco pesante, ma una storia per accontentare i fan della serie TV.
Quindi lettori, ve lo consiglio? Solo se siete appassionatissimi della serie TV e vi piace il genere del romanzo.
Baci
Voto: 3
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