Le bugiarde


Genere: Thriller

Autore: Rebecca Reid

16 Luglio



Peonie fuori stagione, difficilissime da trovare. Una chiesa di Londra gremita di gente elegante. La musica comincia e le porte si aprono. Ma a entrare non è una sposa: è una bara.
Dentro c'è una di loro. Una delle tre amiche: Lila, Nancy, Georgia. Amiche da sempre, dai tempi del liceo. Un'amicizia strana: fatta di dispetti più che di affetto, di piccoli tradimenti più che di lealtà, di tante bugie e pochissima verità.
Eppure le tre donne sono complici, da sempre: nel proteggere qualcosa che solo loro sanno, e che non deve venire allo scoperto.
Qualcosa che è accaduto molto tempo fa, e che ancora le terrorizza. Ma quella complicità è anche la loro condanna, il legame che non possono spezzare. E quando una di loro minaccerà di farlo, di rendersi finalmente libera, per lei non ci sarà scampo.
Perché, come si suol dire, certe amicizie durano fino alla morte, e certi segreti si portano nella tomba.




Salve Confine!
Il romanzo di cui vi parlerò oggi è un thriller, il mio genere del momento.
Ho tratto grandi soddisfazioni da questo di letture quest'anno e "Le Bugiarde" di Rebecca Reid, edito Piemme, non è stato da meno.

Lila, Nancy e Georgia, sono amiche dai tempi della scuola. La loro unione si è protratta nel tempo, anche adesso che sono donne mature e che ognuna di loro ha intrapreso la propria strada.
Georgia è sposata ma non riesce ad avere bambini, è una donna che tiene all'apparenza e da di sé un'immagine di perfezione che in realtà non esiste.
Lila è moglie e madre, ma chi crede che abbia tutto si sbaglia, le manca la serenità e pian piano l'alcol è entrato a far parte della sua vita.
Nancy è quella pratica e senza legami, da Londra si è traferita negli Stati Uniti, dove conduce una vita ricca e libertina che le piace ostentare.
Le tre si mantengono in contatto e appaiono nella vita le une delle altre ogni volta che c'è bisogno, soprattutto quando una di loro comincia a cedere sotto al peso di un grosso segreto che portano sulle spalle dai tempi in cui frequentavano il prestigioso college di Fairbridge Hall.
A quei tempi la loro amicizia era già abbastanza improbabile, perché le tre ragazze erano l'una totalmente diversa dall'altra per carattere ed estrazione sociale, ma quello che è accaduto durante quel periodo le ha unite in maniera indissolubile, anche se oggi si mal sopportano.
La loro amicizia è una farsa, è un legame malsano e tossico che le porta a mentire tra loro, a nascondere alle altre le proprie debolezze, per evitare di mostrare il collo ed essere azzannate dalle battute ironiche, dalle frecciatine al veleno.
Ma ciò che le tiene unite è più forte di ciò che le vedrebbe altrimenti divise.
Ma quanto può essere terribile ed oscuro un segreto per mantenere in piedi una farsa così a lungo negli anni?
E quanto saranno disposte a perdere, soprattutto a fare, per mantenere nascosto ciò che hanno fatto?
Riusciranno a reggere il peso di tutto questo senza cedere mai?

Lettori e lettrici, il romanzo si apre già alla grande con una sorta di colpo di scena.
L'inizio ci porta in una chiesa elegantemente addobbata e penseremo ad un matrimonio, invece no, è un funerale!
Nella bara una delle tre amiche, le altre a mantenere la maschera di dolore.
Il capitolo successivo, invece, va un po' indietro nel tempo, ad una cena organizzata a casa di Georgia, dove le tre amiche, insieme ai loro compagni, si tengono d'occhio a vicenda.
Una di loro, infatti, non riesce più a mantenere il segreto a lungo tenuto e per il quale ognuna di loro ha recitato fino a quel momento.

L'autrice è stata così brava con le parole da insinuare nel lettore, o quanto meno in me, la sensazione di disagio che si sarebbe avvertita di sicuro attorno a quella tavola imbandita se mi fossi trovata anche io lì con loro.
Ognuna di loro è corrosa dalla tensione e dalla paura di mostrare alle altre il lato debole, per evitare da loro commenti acidi e battute all'arsenico. Un'atmosfera avvelenata dal comportamento passivo- aggressivo delle tre e dall'ombra di quel segreto che le segue ovunque e che comincia ad apparire al lettore abbastanza chiaro già dalla prima metà del romanzo.
I personaggi di questo thriller non sono di quel genere con cui entri subito in empatia, ma nemmeno dopo qualche capitolo o magari alla fine... no!
Georgia, Lila e Nancy sono difficili da amare, anzi impossibili.
Ognuna di loro dà il peggio di sé; il fatto di dare importanza all'apparenza più che alla sostanza le ossessiona e fa imbestialire il lettore.
Questo non è negativo, anzi, tutt'altro.
La storia lo richiede, perché nessuno può empatizzare con tre persone del genere.
La caratterizzazione negativa dei personaggi, l'aura scura e pesante che proiettano, è il punto di forza del romanzo, che ha una trama avvincente ma che ha qualche carenza, anche se non troppo grave.
Quello che ho apprezzato, a parte quanto detto sopra, è la doppia linea narrativa che si alterna tra il presente, quindi la cena, e il passato, che ci mostra gli anni del Fairbridge e ci preparano all'evento che ha cambiato e modellato la vita futura delle tre "amiche".
Quello che, invece, mi è un po' dispiaciuto, è che il romanzo, anche se ha un inizio col botto, si spegne un pochetto durante la prima parte e si riprende davvero solo nella seconda metà.
Non posso di certo lamentarmi, perché di sostanza ce n'è molta e la trama brillante è fortemente attrattiva.
Il tema dell'amiciza fa da padrone, insieme ad una fitta rete di bugie, invidie e segreti che rendono il romanzo cupo ed interessante come la stessa narrazione.

Lo stile della Reid mi è piaciuto molto, anche se ho sentito la mancanza di qualcosa che credevo fosse imputabile alla traduzione, ma ho scoperto che questo è un romanzo d'esordio, quindi magari quella mancanza è dovuta all’inesperienza in questo campo, non saprei.
Questo ovviamente non demolisce l'intero teatro che ha costruito e che, ne sono sicura, conquisterà molti di voi.



voto libro - 4







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