Ventuno verità sull'amore
Autore: Matthew Dicks
Genere: Narrativa
Genere: Narrativa
Una commedia romantica che, con stile unico e originale, racconta le (dis)avventure di un uomo in procinto di diventare padre e disposto a fare qualunque cosa per chi ama.
Daniel Mayrock ha una passione compulsiva per le liste. Ecco quella delle sue verità:
1. Ama sua moglie Jill… da morire.
2. Ha lasciato il lavoro per aprire una libreria e si è un po’ pentito.
3. La libreria naviga in cattive acque. Il fallimento è alle porte.
4. Dan non ha detto a Jill dei problemi finanziari per non sfigurare rispetto al suo defunto marito.
5. Jill è incinta.
Dan deve rischiare il tutto per tutto per amore, per la sua piccola famiglia in espansione e per salvare la sua libreria. Quindi, stila un elenco di obiettivi:
1. Fare qualcosa di speciale (e assurdo) per uscire dai guai.
2. Smetterla di sentirsi mediocre.
3. Smetterla di sentirsi un fallito.
4. Non vivere più nell’ombra del primo marito di Jill.
5. Dare un futuro grandioso al bambino in arrivo.
Salve Confine,
oggi vorrei parlarvi di un romanzo particolare che mi è piaciuto leggere, mi ha divertita e mi ha fatto anche riflettere.
Si tratta di “Ventuno verità sull’amore” di Matthew Dicks, edito Sperling & Kupfer, che ringrazio per l’invio della graziosissima copia cartacea.
Dan Mayrock è un uomo fortunato.
Ha incontrato il suo grande amore, Jill, un’insegnante come lui, alle riunioni di consiglio scolastico. L’ha sposata dopo poco tempo perché ha sempre saputo che sarebbe invecchiato con lei.
Ha avuto la possibilità di lasciare il suo lavoro con stipendio sicuro per buttarsi sull’avventura di realizzare il suo sogno, aprire una libreria dove poter andare a lavorare ogni giorno felice, sniffando l’odore dei libri nuovi.
Questo è quello che avrebbe potuto essere.
In realtà Dan è un uomo in difficoltà perché, nonostante Jill e la libreria, sta annegando nei problemi e nell’infelicità.
Jill, infatti, nonostante sia la donna della sua vita, è una vedova. Il suo primo marito, Peter, è morto fisicamente ma non ha mai lasciato veramente il suo posto di fianco a lei, e Dan deve continuamente lavorare sodo per reggerne il confronto.
Inoltre la libreria non va alla grande, anzi, le spese superano di gran lunga le entrate e Dan comincia a sentire di essere un fallito, di non essere all’altezza di essere il capo, i suoi dipendenti se la cavano meglio di lui.
Non vuole dirlo a Jill per paura di perdere la sua stima, a fatica guadagnata. Il marito defunto riusciva a prendersi cura di lei, lui invece non ci riesce lontanamente, non si sente all’altezza di essere marito né, tanto meno, di diventare padre!
Jill gli comunica di aspettare un bambino e lui invece di gioire comincia a pensare alla catastrofe economica che si preannuncia sempre più terrificante.
Comincia ad escogitare tutti i modi possibili ed inimmaginabili per evitare il fallimento economico, architettando addirittura rocambolesche rapine al Bingo degli anziani, stilando liste su liste, che sono l’unica cosa che riesce a dargli certezze, sicurezze, come una coperta di Linus.
Ma per quanto ancora può mentire alla moglie e a sé stesso?
26 novembre
ore 11.45
Perché continuo ad appuntarmi roba.
-Un giorno voglio scrivere un romanzo
-Tutto fa brodo
-Ho una memoria di merda
Motivi reali di questi elenchi.
-Iniziale compromesso con lo psicologo perché tenere un diario mi fa schifo.
-Ho finito la terapia ma gli elenchi sono diventati un’abitudine
-Un modo per mettere i pensieri nero su bianco
-Chiarirmi le idee
-Elencare le cose mi aiuta a levarmele dalla testa e mi consente di dormire
Aggiunta alle leggi universali di Dan.
-Un’abitudine non è altro che un’ossessione che si spaccia per volontaria e controllabile.
Romanzo davvero particolare nella sua forma; esso è composto interamente dalle liste scritte da Dan.
Quest’uomo scrive liste su qualsiasi cosa, dal cibo che mangia durante la giornata agli introiti economici della famiglia; liste della spesa e dei messaggi che scambia con Jill; liste delle letture preferite del mese e che consiglia nel suo negozio; liste di tutti gli errori commessi e dei motivi per il quale i suoi dipendenti meritano più di lui; liste di tutte le sale Bingo del territorio e dei modi in cui può rapinarle senza essere acciuffato.
All’inizio la lettura di queste liste sembra del tutto inutile. Ti chiedi: quando arriva la parte canonica con fasi descrittive e di dialogo? La risposta è: Mai!
Poi però continuando a leggere scopri che, in fondo, non senti più la mancanza di pagine narrative “normali”, perché attraverso le liste di quest’uomo riusciamo a ricostruire tutta la sua storia, dal rapporto col fratello e la madre a quello volontariamente inesistente col padre, dalla sua vita amorosa fatta di alti e bassi con la moglie a quella in continuo raffronto col marito morto di lei.
Certo, alcune liste servono più di altre allo scopo, altre non servono a nulla ma danno al racconto una vena divertente.
Attraverso questo metodo narrativo inconsueto conosceremo anche i vari personaggi, tra cui il simpatico Will, un anziano reduce di guerra che ha pagine tragiche di vita da raccontare ma che, entrando a gamba tesa nella vita di Dan, lo aiuta a riflettere sulle cose più importanti.
Chiaramente non posso dirvi che sono riuscita ad immedesimarmi nella vita del protagonista, non si riesce ad empatizzare, o almeno io non ne sono stata capace. Non sono stata coinvolta emozionalmente e, anche se ho gradito il romanzo, ho sentito la mancanza di qualcosa.
Mi piace però premiare l’originalità e comprendo le difficoltà di far arrivare un messaggio, anche solo far conoscere un personaggio, attraverso l’unico espediente di liste su liste.
Chiaramente è una lettura che risulta veloce dopo che avrete fatto l’abitudine al metodo di narrazione, quindi, se volete passare un pomeriggio con un libro un po’ più originale rispetto ad altri, ve ne consiglio la lettura.
Buona lettura, allora.
Baci.
Voto libro - 3.5
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