Gli imprevedibili effetti dell'amore


Genere: Narrativa rosa

Autore: Grazia Cioce

4 Maggio

Emma Russo ha venticinque anni e lavora in uno studio che aiuta le aziende a rendere i propri dipendenti più coesi tra loro e quindi più efficienti. È l’ideatrice del Jungle Team Building, che consiste nel mandare il gruppo di lavoro in un luogo sperduto per una vacanza avventurosa e molto estrema… Nella vita privata Emma non lascia mai niente al caso: preferisce avere tutto sotto controllo piuttosto che improvvisare. Per questo, quando il capo decide che i suoi dipendenti – ultimamente troppo litigiosi – dovranno vivere in prima persona l’esperienza che propongono ad altri, è convinta che l’esperimento si trasformerà in un vero e proprio incubo. Non può prevedere che cosa le accadrà e soprattutto chi incontrerà. Per esempio Samuel, il veterinario del parco dove lei e i suoi colleghi trascorreranno la loro “vacanza”, che sarà anche il loro istruttore: un uomo che si fa beffe delle rigide regole secondo cui Emma si ostina a vivere. Tra risate, liti e battibecchi Emma dovrà trovare un modo per far fronte a tutti gli imprevisti che le capitano. E chissà che non riesca anche ad abbattere il muro con cui protegge il suo cuore…
Ci sono regole che Emma si è imposta, anche in amore.
E se fosse finalmente arrivato qualcuno per cui valga la pena metterle in discussione?


Buongiorno Confine!
Sono di nuovo qui per parlarvi di un romanzo rosa edito Newton Compton editori.
Si tratta di "Gli imprevedibili effetti dell'amore" di Grazia Cioce.
Questa storia è narrata dalla protagonista, Emma Russo, una ragazza di venticinque anni, "leggermente" ipocondriaca.
Emma lavora in uno studio di consulenza per aziende e imprese (il Team Counseling Building) dove si occupano di rendere coesi gruppi di colleghi.
Proprio la nostra protagonista ha ideato il metodo “Jungle Team Building” che consiste nel mandare il gruppo in questione al Wild Adventure Park, un parco naturale attrezzato a questo scopo.
Dopo una campagna pubblicitaria, Emma e i suoi colleghi hanno iniziato a parlare per hashtag ogni volta che vogliono commentare un evento o descrivere un determinato momento, così sono proprio questi a dare il titolo a ciascun capitolo del libro.
Tuttavia anche tra loro le cose non sono esattamente tutte rose e fiori, infatti basta un cliente non meglio assegnato a scatenarli uno contro l'altro, per questo il loro capo decide di usare quello che è il loro miglior metodo per stimolare la collaborazione all'interno di una squadra di colleghi: il Jungle Team Building.

“Scendo le scale e mi rendo conto che sto per fare non un viaggio qualunque, ma un’impresa che va contro la mia indole. Natura selvaggia, pericolo e azione. Mi serviranno dei farmaci. Tanti farmaci.”

Presa dal panico, Emma si dirige verso Anna, la sua farmacista di fiducia, per prendere tutto ciò che le può essere d'aiuto in una situazione così selvatica, la donna però decide di darle soltanto un cofanetto sigillato da "aprire solo in caso di emergenza".
Così il lunedì dopo si trovano al Wild Adventure Park in attesa del loro istruttore. Purtroppo, visto lo scarso preavviso, non sono più disponibili i soliti istruttori e viene loro assegnato il veterinario del parco: Samuel, #AustrialianoFigo.

«Samuel. Veterinario. Australiano. Addomesticatore di falchi. Arrogante, pieno di sé. Divertente», rispondo.
«Wow», replica lei ammirando il suo fondoschiena, mentre Samuel si sporge oltre il bancone della reception per prendere una cartellina.
«Sì. Decisamente “wow”».



Il ragazzo, alla sua prima esperienza come istruttore, è una persona estremamente allegra che si fa beffe dell’ipocondria e del muro che Emma ha eretto attorno a sé.
Cosa può succedere in tre giorni all’interno di un parco naturale, senza i confort ai quali sono abituati?
Be’, il percorso è imprevedibile, in tutti i sensi!
Emma tiene tutti a distanza per via di un triste avvenimento del suo passato, ha paura di aprire il suo cuore, perché tenere a qualcuno significa soffrire, ma non legandosi a nessuno soffre comunque, eppure nessuno, se non lei stessa, può abbattere quelle barriere. 

“Ho paura. La verità è che ho paura, una paura irrazionale che mi sta divorando e che sta cancellando ogni ricordo piacevole.”
 
In questo romanzo si legge come un attimo possa cambiare una vita, come “casa” sia un luogo astratto, fatto di piccoli momenti di serenità e felicità, e come nella natura di ognuno di noi ci siano già le nostre piccole risposte.
È stato molto bello vedere come questo gruppo così eterogeneo si trovi a dover collaborare e a diventare un'unica cosa, vedere quante cose di sé non si dicono neanche alle persone con le quali si passano giornate intere fianco a fianco.
Ho molto apprezzato la figura di Anna, quasi materna nei confronti di Emma, una delle poche persone che non le dà sempre ragione e, anzi, mette nelle sua mani quello che è il seme per la sua rinascita.
Tutto questo è stato poi raccontato dall’autrice in modo leggero e allegro: l’intera storia è pregna di ironia, di scherzi e di risate, anche i momenti più bui, senza mai ridicolizzare gli avvenimenti.
Una nota stonata si trova negli ultimi capitoli: ci sono degli errori cronologici, dove prima si parla di più giorni, dopo si parla del pomeriggio prima e altro del genere (ho riletto la parte più volte per assicurarmi di non aver frainteso).
Questo non va comunque ad inficiare la mia opinione sulla storia: è una lettura che stra-consiglio, lascia molto in chi la legge senza essere assolutamente pesante. #NonPerdetelo
Buona lettura!
 Voto libro - 4.5






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