A Song Below Water


Genere: Young Adult Fantasy

Autore: Bethany C. Morrow

In una società determinata a tenerla sotto chiave, Tavia deve nascondere i suoi poteri di sirena.

Nel frattempo, Effie sta combattendo la sua battaglia familiare, accompagnati da demoni del suo passato, letteralemente. Insieme, queste migliori amiche devono navigare attraverso i pericoli del liceo.

Ma tutto cambia dopo il processo per l'omicidio di una sirena che scuote la nazione e Tavia usa per sbaglio la sua voce magica nel momento peggiore.

Subito, niente a Portland, Oregon, sembra più sicuro. Solo l'indistruttibile legame da sorelle che mostra di essere la magia più forte di tutte può salvarle dall'anneggare. 

Salve lettori!
Sui social mi sono imbattuta in questo libro dalla cover stupenda e dal titolo evocativo che parla di sirene in un mondo alternativo in cui la mitologia è reale.
Il libro in questione è “A Song Below Water” di Bethany C. Morrow, uscito il 2 giugno in lingua originale.

Tavia e Effie sono sorelle, non di sangue, potremmo dire che Effie è stata adottata dalla famiglia di Tavia per farla ambientare in una nuova città dopo un evento traumatico.
Sono una l’appoggio dell’altra, sanno quando l’altra è in difficoltà e subito intervengono affinché il pericolo passi.
Soprattutto con Tavia, quando la sua Voce le brucia le corde vocali per liberarsi e le sorelle devono ricorrere al linguaggio dei segni per comunicare con lei.
Tavia è una sirena, non una di quelle con la coda splendente e che tutti amano, ma una siren, come le sirene della mitologia, creature spaventose che attirano gli uomini con il loro canto ad una morte certa. Si tramanda in famiglia e non può scappare da quello che è; il mondo odia la sua specie, suo padre ha paura di lei e anche di quello che potrebbero farle se scoprissero cosa è veramente.
La temono per la sua Voce e ciò che questo dono le permetterebbe di fare: Compel (obbligare) per piegare qualcuno al suo volere, e Appeal (affascinare) per cambiare agli occhi di qualcuno la sirena così come desiderano che sia.
Per questo motivo deve nascondersi in una comunità che sa cos’è ed è disposta a proteggerla, per questo deve fingere che ciò che succede in America (come l’omicidio di una donna nera che viene giustificato perché avrebbe potuto essere una sirena) non la tocchi, per evitare che le mettano un collare che silenzi la sua Voce, prima che qualcuno decida di ucciderla ed uscirne eroe.
Nonostante la gravità della situazione di Tavia, almeno lei sa cos’è e cosa deve affrontare, cosa e come deve nascondersi.
Effie, al contrario, non sa da cosa dipendano la sua pelle estremamente secca, i pizzicori che sente sulla nuca, quei momenti in cui sembra che i suoi occhi si riempiano d’acqua e vede in modo diverso.
Quando è lontana da sua sorella, Effie non è a suo agio, preferisce stare nell’acqua, essere Euphemia The Mer, una mermaid (una sirena come Ariel, per intenderci), alla fiera rinascimentale di cui è un personaggio importantissimo e dove può vivere la sua romantica storia d’amore.
Le tragedie, ovviamente, non si lasciano attendere e, tra una scelta sbagliata e un momento sfortunato, sia Tavia che Effie si ritroveranno sole ad affrontare una realtà che non è per niente idilliaca o giusta, per nessuna delle due.
Tavia vedrà con i suoi occhi la violenza gratuita della polizia contro manifestanti pacifici che desideravano solamente ricordare un ragazzo nero ucciso ingiustamente, assisterà anche alla punizione ingiusta a cui andrebbe incontro nel caso in cui il mondo scoprisse che è una sirena.
Effie, invece, si ritroverà protagonista di cambiamenti inspiegabili, vuoti di memoria e avvenimenti spaventosi, fin troppo simili alla tragedia che l’ha vista protagonista da bambina.
Sullo sfondo di un’America fin troppo reale, le due sorelle dovranno affrontare misteri e magie che potrebbero metterle in pericoli inimmaginabili, ma se c’è una sicurezza nel loro mondo è il bene che si vogliono, la forza che solo una sorella può dare. L’una al fianco dell’altra possono affrontare qualsiasi difficoltà.

“Non so cosa sei, ma non spaventarti. Qualunque cosa sia. Sarà qualcosa di meraviglioso.”

“A Song Below Water” unisce mitologia, vita reale e il forte legame tra sorelle, per dare una visione diversa della storia attuale. La parte fantasy mi è piaciuta tanto, la mitologia che prende vita nel mondo reale e contemporaneo è trattata perfettamente; se sirene, gargoyle e spiriti esistessero, la loro situazione potrebbe davvero essere quella descritta in questa storia.
Inoltre c’è tanto mistero intorno alla vera natura di Effie, supposizioni e momenti ricchi di tensione, che spingono il lettore a leggere per scoprire cosa succederà.
In realtà tutto il libro ha questo richiamo sul lettore; io volevo capire come l’autrice avrebbe unito attualità e fantasia e dove questo legame sarebbe andato a finire, e devo dire che lo sviluppo della trama mi è piaciuto molto.
Effie e Tavia sono due protagoniste eccezionali, con traumi e paure, ma anche sogni e desideri di rivalsa, di cambiamento, di giustizia. Il loro rapporto è magico e speciale quanto loro, una sorellanza che non ha limiti, ma anzi scopre sempre nuovi livelli di profondità e di forza.

Tema fondamentale nel libro, ovviamente, è il razzismo che dilaga in America e che viene affrontato con una nota magica. Non viene stravolta la realtà, anzi viene raccontata in modo semplice e d’impatto.
Il discorso è questo: essere una donna in questo mondo non è facile, essere una donna nera lo è ancora di meno, essere una donna nera e sirena è una condanna a morte con l’assicurazione che i colpevoli non verranno nemmeno cercati.
Ed è esattamente ciò che sta succedendo in America. Tutto ciò che succede nel libro, anche le ingiustizie, soprattutto quelle, sono una copia esatta di ciò che accade tutti i giorni per le strade americane.
Persone nere in macchina fermate dai poliziotti nonostante non stessero infrangendo nessuna legge; persone nere uccise dai poliziotti o da cittadini razzisti per il colore della pelle; rivolte pacifiche trasformate in zone di guerra da poliziotti che attaccano senza motivo; media che manipolano la realtà in modo che i buoni diventino cattivi e viceversa.
Ma in particolare una frase di Tavia sulla disparità dei sessi persino nella morte mi ha colpito, perché è così reale e così ingiusta e anche questa possiamo riscontrarla, purtroppo, nella realtà.
Dopo l’omicidio di George Floyd e le successive rivolte, il mondo si è scatenato, il web è impazzito, i notiziari scoppiavano di servizi sul Black Lives Matter. Poi i colpevoli sono stati licenziati, arrestati (credo che il colpevole del soffocamento sia anche uscito su cauzione... no comment) e così il mondo, ma anche i social, si sono calmati, soddisfatti.
Il problema è che non è finita, la battaglia non è finita, c’è una donna, Breonna Taylor, che è stata uccisa nel suo letto da agenti che le hanno sparata mentre dormiva, eppure sono ancora in servizio. Ma si sente parlare di Breonna Taylor al telegiornale? No.
I social sono invasi dalle sue foto? Poco.
Le proteste che continuano a dilagare e la violenza dei poliziotti che non si ferma ha la stessa risonanza di prima? No.
Perché? Perché la giustizia per una donna che dormiva nel suo letto, in casa sua, uccisa con 8 colpi di arma da fuoco non ha la stessa importanza di un uomo soffocato per strada?
Perché le donne trans trovate in fiumi o in mezzo alla strada torturate e seviziate non fanno lo stesso scalpore?
Perché la Voce di una sirena deve essere considerata una minaccia invece di un modo per risvegliare le persone e far capire loro che le cose devono necessariamente cambiare?

“La sua vita importava. Che fosse una sirena o no. Nessuno dovrebbe farla franca a causa di ciò che siamo.”

Questo romanzo è una dimostrazione fantastica di come il mondo sia marcio, di come le minoranze vengano elogiate o massacrate in base alle necessità dei bianchi e dei media, di come i cambiamenti possano iniziare anche dalle decisioni più semplici, di come l’amore e l’appoggio di una persona importante possano fare la differenza nella vita di qualcuno.
Insomma, “A Song Below Water” non è proprio il mio pane quotidiano, ma è stata una lettura che mi ha lasciato tanto e che grazie agli elementi fantastici che tanto amiamo mostra verità che a volte preferiremmo ignorare e fare finta che non siano la nostra realtà.


Voto libro - 4 


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