La storia di Stella Fortuna che morì sette o forse otto volte


Genere: Narrativa Contemporanea
 
Autore: Juliet Grames

16 luglio

Una saga familiare tra Vecchio e Nuovo Mondo intrisa di realismo magico e con una protagonista indimenticabile che ha stregato stampa e librai indipendenti. Un'epopea travolgente. Una storia di sorellanza, segreti inconfessabili e sogno americano. Una donna che combatte con tenacia contro il suo stesso destino.

Ievoli, Calabria, anni Venti. Per Stella Fortuna la morte è sempre stata parte della vita. La sua infanzia è costellata di inaspettati, quasi mortali incidenti avvenuti nei modi più strani. Pentole di melanzane bollenti, porte che sembrano stregate, animali impazziti... Tutte le volte, Stella è stata davvero troppo vicina alla morte. Anche la madre è convinta che sua figlia sia sotto l'influenza del malocchio. Nel piccolo villaggio in cui vivono, Stella è considerata strana perché è bellissima e intelligente, eppure sfrontata e fredda come il ghiaccio. La ragazza usa tutta la sua forza per proteggere Tina, la sorellina, molto più debole e meno dotata di lei. Ma il carattere indomito di Stella provoca le ire del padre Antonio, un uomo che pretende assoluta obbedienza dalle donne, e il cui più grande apporto alla famiglia consiste nella sua prolungata assenza. Quando i Fortuna, poco prima della Seconda guerra mondiale, decidono di emigrare, Stella e Tina devono affrontare insieme l'ostilità del Nuovo Mondo. E Stella capisce che dovrà combattere la sua stessa famiglia per essere indipendente. Ma nessuno sopravvive a così tante quasi morti senza un motivo... Juliet Grames, ispirandosi alle vicende della sua famiglia, di origini italiane, ha scritto un esordio che è una piccola gemma, venduto in quindici paesi nel mondo. Una saga familiare tra Vecchio e Nuovo Mondo intrisa di realismo magico e con una protagonista indimenticabile che ha stregato stampa e librai indipendenti. Un'epopea travolgente. Una storia di sorellanza, segreti inconfessabili e sogno americano. Una donna che combatte con tenacia contro il suo stesso destino.
 

Salve Confine, in attesa del momento in cui possiamo rintanarci sotto le coperte con una tazza di tè caldo in mano, non ci resta che leggere. Io almeno così faccio e così ho letto un romanzo davvero particolare, proprio come il suo titolo "La storia di Stella Fortuna che morì sette o forse otto volte" di Juliet Grames, edito dalla casa editrice HarperCollins, che ringrazio per l'invio del file digitale.

Siamo in Calabria, più precisamente a Ievoli, intorno agli anni '20. Qui vive Stella Fortuna insieme ai genitori e alla sorella minore, Tina. In una piccola realtà come questa la vita non è facile: tanti sacrifici e scarse ricompense nel sud del dopoguerra, e per una famiglia umile come quella dei Fortuna i sacrifici sono doppi. Le donne se la cavano da sole mentre i mariti sono emigrati per lavoro. Così cresce Stella, con la madre che adora e l'assenza del padre che odia, battendosi per la sorella minore che le è sempre accanto, soprattutto nei momenti più tragici e pericolosi della vita di Stella. 
Sì, perché Stella sembra avere addosso il malocchio, o così crede la madre, visto che più di una volta ha rischiato la vita arrivando a guardare la morte in faccia, ma si è sempre salvata, grazie a Tina. 
Stella è convinta invece che a volerla morta sia lo spirito invidioso di sua sorella, morta a due anni e di cui porta il nome. E forse l'invidia c'entra, perché Stella è una ragazzina, e poi una giovane donna, bella e sicura di sé, considerata un po' strana per via dei suoi modi schietti e liberi. 
Proprio il suo carattere indomito la porterà in contrasto col padre, ma per una donna dei primi del '900, come la storia ci insegna, è difficile affermare il prorpio valore. E allora la nostra Stella sarà capace di tenere testa a un mondo maschilista e patriarcale o finirà per soccombere alle sue regole?
 
"Seppur controversa e legata alla sensibilità religiosa di ciascuno, esiste una teoria sul perché la seconda Stella rischiò di morire tante volte in vita sua. Qualcuno si domanda se non fosse perseguitata dal fantasma della sorella defunta, la primogenita di cui aveva preso il posto, di nome e di fatto." 
 
Lettori, che ve lo dico a fare? "La storia di Stella Fortuna che morì sette o forse otto volte" è un romanzo che dovete assolutamente leggere, e anche alla svelta. Non può mancare nella vostra libreria se siete estimoatori di storie emozionanti e ricche di significato. 
Dal titolo originale alla cover perfetta, fino al contenuto di questo bel volume di quasi 600 pagine, niente vi deluderà, come non ha deluso me, che ho deciso di comprarlo presto anche nella versione cartacea. 
"La storia di Stella Fortuna che morì sette o forse otto volte", come il titolo suggerisce, è la storia di questa ragazza tanto bella quanto tenace e "sfortunata", ma non solo, è la saga di un'intera famiglia e forse di tutte le donne vissute in quel periodo sotto il pugno di ferro e crudele di una società decisamente maschilista. 
Il racconto si divide in due momenti: il primo si svolge proprio a Ievoli, questo paesino calabrese che Stella ama tanto e in cui vive i suoi anni di spensieratezza, nonostante il pericolo di morte che sembra sempre dietro l'angolo per lei. Il secondo si svolge invece a Hartford, nel Connecticut, dove Stella, la madre la sorella sono chiamate ad andare per volere del padre, che ha trovato un buon lavoro lì.
È durante questo periodo che il rapporto con il padre si complica e si guasta. Stella non ha intenzione di lasciarsi sottomettere, vuole essere libera e per questo lavora sodo, ma i suoi sforzi non bastano, per riuscire nel suo intento ha bisogno di un trampolino verso la libertà. 
 
"È responsabilità morale degli incopetenti identificare le proprie debolezze e non accettare posizioni di potere."

La storia è raccontata in maniera inappuntabile, sin dalla prima pagina cattura e intriga. Nonostante sia il suo romanzo d'esordio, Juliet Grames è riuscita a creare un capolavoro eccezionale. 
Quando si ha talento, l'esperienza non è indispensabile e ce lo dimostra con la sua penna brillante e generosa, con la quale è riuscita a creare una storia dalla lettura scorrevole e ricca di emozioni, che io vedrei perfettamente trasposta in un film o una mini serie TV. Chi lo sa...
Buona lettura. 

Voto libro - 5




 
 
 
 
 

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