Fra te e il mondo


Genere: Narrativa

Autore: Pifra

Per quanto tempo una persona che abbiamo amato immensamente può tormentarci dopo la fine di una storia? Restare conficcata nella nostra testa sabotando ogni tentativo di lasciarci alle spalle il passato, torturarci con i ricordi, farci sentire fragili e sbagliati imprigionandoci in un loop senza uscita? Nel caso di Luca, questo incubo a occhi aperti sembra non finire mai. La sua ex ragazza con il trascorrere dei mesi si trasforma in un'ossessione, in una presenza immaginata eppure concreta con la quale dialogare o scontrarsi ferocemente. Lei torna a trovarlo quando Luca è a casa da solo, quando gira per la città, nelle feste alle quali si lascia trascinare per sovrastare il rumore dei suoi pensieri. E resterà con lui anche dopo che avrà conosciuto Lara - a sua volta in fuga da una convivenza diventata soffocante - e iniziato a vivere con lei una passione travolgente.


Salve Confine!
Oggi vi parlo del romanzo d’esordio di PIFRA, giovane siciliano diventato noto su Instagram grazie alle sue brevi storie grafiche.
Il titolo del suo libro è “Fra te e il mondo” ed è stato pubblicato dalla Rizzoli; colgo l’occasione per ringraziare la casa editrice per avermi omaggiata della bellissima copia cartacea. A breve vi spiegherò perché il “bellissima”.
“Fra te e il mondo” è la storia di Luca e di Lara. Entrambi affrontano la fine di una relazione importante, ma ognuno con occhi diversi.
Lara ha vent’anni, frequenta l’università a Bologna e lì convive con il suo primo vero ragazzo. Un giorno si rende conto che tutto è diventato routine, è troppo giovane per “accontentarsi” e non vuole che la “Lara del futuro”, guardando al passato, abbia rimpianti e che si maledica per non aver agito in tempo.
Luca ha ventotto anni, la sua relazione è finita ormai da mesi, ma lui non riesce a staccarsi dal passato, la sua ex è diventata quasi un’ossessione: la vede ovunque, si trasforma in un fantasma onnipresente, quasi concreto, compare ogni volta che Luca si trova solo nella “loro” casa o in ogni momento nel quale i suoi pensieri sono troppi da gestire da solo.
Luca e Lara stanno affrontando la stessa situazione nello stesso momento, ma con tempistiche e approcci profondamente diversi, eppure le loro strade si incrociano come delle “foglie morte trascinate dal vento”.

“Non possiamo sapere dove andremo a finire, non possiamo sapere dove stiamo andando. Quel vento ci fa volare a caso in giro per il mondo, ci porta dove vuole lui, e ci fa sbattere continuamente contro migliaia di altre foglie.
[...] Tutto quello che abbiamo fatto e vissuto nella nostra vita, qualsiasi cosa, dalle più belle alle più brutte, ci ha permesso di incontrarci proprio in quel momento e di essere qui ora, e chissà dove ci porterà.”

Questa storia non parla solo della fine di una relazione e come questi due ragazzi la affrontano; parla di separazione, di perdita, della paura del futuro e di quella del passato; parla di come, a un livello emotivo ed emozionale non conti più l’età, perché, in fondo, i dubbi e le incertezze sono le stesse per tutti.
È una storia che analizza la società di oggi così come lo fanno dei ragazzi che si affacciano al mondo reale, una società che impone delle regole morali che ormai non sembrano neanche più regole poiché conducono all’uniformità, spingono a puntare più all’apparenza che alla sostanza… una società che a volte, forse troppo spesso, crea solitudine anche tra la gente.

“Poco dopo si ritrovò in mezzo alla gente con la solita sensazione di solitudine [...] «Il problema è che quando siamo in mezzo alla gente ci mostriamo diversi da quello che siamo davvero, ognuno di noi cambia un po’ se stesso in base alle circostanze, e siamo talmente tanto abituati a farlo che a volte dimentichiamo addirittura che lo stiamo facendo.»”

Tutto questo è narrato da una voce narrante esterna alla storia, interrotta dai dialoghi, ovviamente, e dai flussi di pensieri dei personaggi che permettono di entrare ancora più in sintonia con ciascuno, anche con i personaggi secondari, che non sono poi molti in realtà, ma ciascuno ha una sua valenza fondamentale.
Non so spiegare esattamente il perché, ma la sensazione che ho provato leggendo questa storia è paragonabile a quella di assistere a un film di Woody Allen.
La narrazione è fluida, permette una lettura continua, tanto che a un certo punto si è combattuti tra il leggere continuamente, senza mai staccarsi dal libro, e il centellinare ogni pagina per paura che finisca tutto troppo in fretta.
Secondo me questo è uno di quei libri che più tu vai avanti con la lettura, più lui va avanti nel tuo cuore: lo svuota, così da permetterti di riempirlo con ciò che vuoi, con emozioni nuove e vecchie.
Sinceramente non ho subito capito il perché del titolo, inizialmente pensavo che “Fra te e il mondo” fosse un’accezione negativa, che rappresentasse gli ostacoli che si frappongono fra ognuno di noi e il mondo esterno. Poi, leggendo, ho compreso l’altra faccia della medaglia: ognuno di noi ha bisogno, in fondo, di qualcuno che lo protegga, che si frapponga tra noi e le difficoltà.
Se mi chiedessero a quale pubblico è rivolto questo libro, la mia risposta sarebbe senza dubbio: “A tutti”.
È una lettura che non ha età secondo me, ognuno poi la leggerà in base alle proprie esperienze.
Vi state ancora chiedendo perché la copia sia bellissima? Oltre i contenuti di cui vi ho parlato, anche la grafica è curata da PIFRA, sia quella in copertina che le varie piccole illustrazioni presenti all’interno dei capitoli.
Buona lettura!
PS: Alla fine del libro ci viene posta una domanda, mi piacerebbe tanto poter rispondere di sì, ma non sono sicura riuscirei a farlo. E voi?


Voto libro - 5



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