Fiori di campo


Genere: M/M

Autore: Suki Fleet

Incapace di sopportare il dolore che ha causato, Xavi ha rinunciato all’amore.

Sam ha rinunciato alla vita. Vuole soltanto una cosa: vedere Xavi per l’ultima volta. Non si aspetta di certo che Xavi rinunci a tutto e gli prometta di restare con lui.

Dopo aver rubato una Cadillac verde mare, i due cominciano a viaggiare per le campagne alla ricerca di qualcosa che nessuno dei due è pronto ad ammettere. Con il passare dei giorni, però, Xavi non è più sicuro di riuscire a mantenere la promessa fatta a Sam. Non è più sicuro di nulla.

Salvare Sam è l’unica cosa che ha ancora un senso, l’unica cosa che Xavi desidera. Amare Sam diventa la promessa più importante che abbia mai fatto.

Adesso non gli resta che convincere Sam che vale la pena di combattere per la vita. E per l’amore.
 
 

Salve lettori,
oggi vi parlo della mia ultima lettura, ovvero “Wildflowers” di Suki Feet, in Italia tradotto come “Fiori di campo”, un romance m/m self molto dolce e che non mi aspettavo di apprezzare così tanto.

“Le storie sono tutto ciò che ci resta.”

La particolarità di questa lettura è lo stile dell’autrice, che scrive e delinea i suoi personaggi e la storia in modo quasi poetico, con uno stile evocativo che non ho potuto fare a meno di apprezzare e che è perfetto per il tipo di storia che ha voluto raccontare.
Infatti, il romanzo si apre subito con i nostri due protagonisti in viaggio. Un viaggio vero e proprio a bordo di una Cadillac verde mare rubata, ma soprattutto un viaggio interiore alla consapevolezza di sé stessi, un viaggio senza meta alla ricerca di un campo che non sappiamo se sia reale o meno pieno di fiorellini di campo, il luogo ideale dove Sam spera di trovare pace adesso che è alla fine della sua vita.
Sam è un giovane ragazzo di cui non sappiamo di preciso l’età e che si sta lentamente spengendo a causa di una malattia ignota che il giovane si rifiuta di condividere con l’amico Xavi. Ha smesso di lottare e si sta lasciando andare all’oblio, stanco della sua vita difficile, con l’unico desiderio di ritrovare l’unica persona che gli è mai stato vicino, Xavi, e passare i suoi ultimi momenti di vita con lui.

“Siamo feriti che camminano, spaventati da come la nostra storia potrebbe finire.”

Non voglio rivelare di più della trama, già breve, e vi lascio scoprire da soli il passato che lega Sam e Xavi e il loro presente a bordo di una Cadillac rubata, se deciderete di affrontare questa lettura che vi consiglio molto.
Ciò che ho apprezzato di più, come ho già accennato è lo stile evocativo dell’autrice, che dipinge questa storia come un sogno, o più precisamente un incubo, con temi forti ed emozionanti vissuti da due ragazzi come tanti, insicuri sul loro futuro e persi a causa delle difficoltà della vita. Non sanno cosa vogliono o cosa cercano, forse un segno o semplicemente la speranza.
Questo romanzo rappresenta proprio questo, la speranza che spesso perdiamo di vista o sembra che ci sia reclusa, ma dobbiamo sempre cercarla per andare avanti e non abbatterci, perché non risolviamo nulla se fuggiamo dagli ostacoli facendo finta di non vedere ciò che ci spaventa, magari con una Cadillac verde mare.

Voto libro - 4.5
 

 

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