Serpent & Dove
La serie è composta da:
1. Serpent & Dove. La strega e il cacciatore
2. Blood & Honey. La strega e il cacciatore 2
3. Gods & Monsters. La strega e il cacciatore 3
Genere: Fantasy
Autrice: Shelby Mahurin
10 Settembre
10 Settembre
Legati a doppio filo dall'amore, dall'onore o dal fuoco.
Due anni prima. Louise le Blanc fugge dalla sua congrega e si rifugia nella città di Cesarine, rinunciando alla magia e vivendo di furti ed espedienti. Ma a Cesarine, alle streghe come Lou si dà la caccia. E sono messe al rogo. Dopo aver prestato giuramento alla Chiesa come Cacciatore, Reid Diggory vive secondo un principio incrollabile: non lascerai in vita una strega. La sua strada non avrebbe mai dovuto incrociarsi con quella di Lou, ma un fato perverso li costringe a un'unione impossibile: il sacro matrimonio. La guerra tra streghe e Chiesa è antica, e i nemici più pericolosi di Lou sono forieri di un destino peggiore del fuoco. Incapace di ignorare i sentimenti che stanno sbocciando in lei, ma incapace di cambiare ciò che è, Lou deve fare una scelta.
Per il suo sedicesimo compleanno, la madre di Louise Le Blanc promette di sacrificarla in un rituale che metterebbe fine alla secolare guerra fra Chiesa e streghe. Lou riesce a sfuggire e si rifugia nella città di Cesarine, rinunciando ai suoi poteri e vivendo di furti.
Da sempre cacciatore per conto della Chiesa, REID DIGGORY porta avanti un solo e unico credo: non lascerai vivere colei che pratica la magia. Nel tentativo di sfuggirgli, Lou accusa il cacciatore e lo coinvolge in uno scandalo pubblico che però li conduce a un'unica, seppur assurda, soluzione: il matrimonio. Il fuoco acceso della loro avversione si trasforma pian piano in fiamme ardenti d'amore... ma che lo vogliano o no, Reid rimane un cacciatore e Lou, che non può cambiare la sua natura, è chiamata a fare una scelta: l'amore richiede sacrifici.
Salve lettori! Dopo mesi di attesa è arrivato in Italia, grazie ad HarperCollins “Serpent & Dove. La strega e il cacciatore” di Shelby Mahurin, che potete trovare nelle librerie da oggi, 10 settembre.
Da un paio d’anni Lou è una ladra. Vive con Coco nel soppalco di un teatro e per vivere sgraffigna, imbroglia e ruba. Il suo interesse si è spostato su un anello magico che può proteggerla da un pericoloso nemico, ma ottenerlo è più complicato del previsto. Lou è anche una strega, una Dame Blanche, come Coco, che però è una Dame Rouge. Essere una strega è pericoloso, ma anche essere semplicemente una donna non garantisce tanta sicurezza. Le streghe sono perseguitate e messe al rogo, sono considerate il nemico, il male assoluto, le amanti del diavolo e per la Chiesa devono essere bruciate.
Il compito di catturarle è affidato ai Cacciatori, cavalieri della Chiesa con una forte morale. Capitano dei Cacciatori è Reid Diggory, giovane promettente e abile, che però si è fatto scappare per due volte la ladra dagli occhi verdi-azzurri e le lentiggini. Finché non se la ritrova addosso al teatro. In una posizione compromettente. Che li costringe a sposarsi. Com’è intuibile, il rapporto tra i due non è dei più floridi: Lou è una donna intraprendente con un vocabolario colorito, Reid è talmente casto che arrossisce alla più basica imprecazione. Lou odia essere legata ad un uomo, al suo nemico giurato tra l’altro, ma è estremamente contenta di vivere circondata dai Cacciatori, poiché la reputa la soluzione migliore per difendersi dal pericoloso nemico del suo passato.
Allo stesso modo Reid odia Lou per averlo costretto al matrimonio, avergli rovinato la vita, l’onore e la reputazione. Eppure, tra un’imprecazione e una canzone indecente, sguardi sognanti e momenti di debolezza, Reid vede un lato di Lou di cui potrebbe innamorarsi se solo abbandonasse le rigide regole morali del suo ordine. Anche il cuore di Lou inizia ad ammorbidirsi davanti alla faccia rossa di imbarazzo, i tentativi di trattenere la rabbia e le gentilezze di Reid, ma c’è un grande impedimento: lei è una strega e, nonostante i sentimenti che stanno sbocciando tra i due, non è sicura che Reid non esiterebbe a legarla ad una pira. Ha bisogno di tempo, di fargli capire che le streghe non sono per forza malvagie, di sviluppare quella tolleranza che scaturisce dalla conoscenza di ciò che non si conosce e quindi si odia. Ma è difficile quando una forza più potente e crudele di lei si muove contro il regno, con l’intento di spezzare uomini, famiglia reale e Lou stessa.
Cari lettori, che bell’inizio di trilogia! “Serpent & Dove. La strega e il cacciatore” è uno bellissimo fantasy young adult adatto agli amanti delle storie di Sarah J. Maas. Il libro ha due protagonisti incredibili: Louise (per tutti Lou), una giovane donna che nasconde insicurezze e paure dietro spavalderia, arguzia, canzoni da pub e risposte dirette. Non se ne tiene una, è impertinente, sfrontata e vivace, divertentissima nel suo obiettivo di mettere Reid nell’imbarazzo totale ad ogni occasione. È anche consapevole della situazione difficile in cui si trovano le sue sorelle, dell’ingiustizia e del dolore di cui sono vittime donne innocenti, della guerra che viene portata avanti da secoli e che nessuno tenta di risolvere, se non con altre morti.
Reid è un ragazzone alto e grosso, rosso di capelli, la cui pelle tende allo scarlatto quando si imbarazza. Il che succede spesso da quando Lou è entrata nella sua vita. Essere un Cacciatore è tutto ciò che ha sempre voluto, tutto ciò in cui crede, l’unica verità che abbia mai conosciuto. L’arcivescovo, il capo dell’ordine, l’ha cresciuto ed è come un padre per lui, lo ammira e odia deluderlo. Lui è convinto della sua causa, ma Lou riesce a contraddirlo, a metterlo in difficoltà, a fargli vedere le cose da un’altra prospettiva. Ma è difficile cambiare opinione, soprattutto quando del nemico si sa poco o niente, quel poco deciso da chi sta più in alto o determinato dalle azioni di pochi individui.
La guerra tra umani e streghe è vecchia di secoli, in pochi sanno il vero motivo per cui è nata e qual era la situazione prima del conflitto, eppure è stata accettata come consuetudine, nessuno si fa più domande, anzi si assiste alla morte crudele di donne di qualsiasi età senza battere occhio. Nonostante questa pratica sia stata abolita da tempo, la situazione, singola e storica, dei personaggi è una in cui ci possiamo ancora rispecchiare, purtroppo. È una situazione in cui il diverso viene temuto, in cui tradizioni e credi differenti vengono ritenuti inferiori, in cui il più forte bullizza il più debole perché si sente superiore, più civilizzato, più istruito, quando invece bisognerebbe solo accettare che esistono culture e mentalità differenti, perché il popolo è differente. Ma ciò non significa che debba per forza essere un nemico. È una situazione in cui chi ha potere istruisce le masse all’odio, alla discriminazione e alla paura. E il popolo, ignorante, segue senza porsi domande, perdendo quei sentimenti che rendono l’uomo un essere umano.
Da un paio d’anni Lou è una ladra. Vive con Coco nel soppalco di un teatro e per vivere sgraffigna, imbroglia e ruba. Il suo interesse si è spostato su un anello magico che può proteggerla da un pericoloso nemico, ma ottenerlo è più complicato del previsto. Lou è anche una strega, una Dame Blanche, come Coco, che però è una Dame Rouge. Essere una strega è pericoloso, ma anche essere semplicemente una donna non garantisce tanta sicurezza. Le streghe sono perseguitate e messe al rogo, sono considerate il nemico, il male assoluto, le amanti del diavolo e per la Chiesa devono essere bruciate.
Il compito di catturarle è affidato ai Cacciatori, cavalieri della Chiesa con una forte morale. Capitano dei Cacciatori è Reid Diggory, giovane promettente e abile, che però si è fatto scappare per due volte la ladra dagli occhi verdi-azzurri e le lentiggini. Finché non se la ritrova addosso al teatro. In una posizione compromettente. Che li costringe a sposarsi. Com’è intuibile, il rapporto tra i due non è dei più floridi: Lou è una donna intraprendente con un vocabolario colorito, Reid è talmente casto che arrossisce alla più basica imprecazione. Lou odia essere legata ad un uomo, al suo nemico giurato tra l’altro, ma è estremamente contenta di vivere circondata dai Cacciatori, poiché la reputa la soluzione migliore per difendersi dal pericoloso nemico del suo passato.
Allo stesso modo Reid odia Lou per averlo costretto al matrimonio, avergli rovinato la vita, l’onore e la reputazione. Eppure, tra un’imprecazione e una canzone indecente, sguardi sognanti e momenti di debolezza, Reid vede un lato di Lou di cui potrebbe innamorarsi se solo abbandonasse le rigide regole morali del suo ordine. Anche il cuore di Lou inizia ad ammorbidirsi davanti alla faccia rossa di imbarazzo, i tentativi di trattenere la rabbia e le gentilezze di Reid, ma c’è un grande impedimento: lei è una strega e, nonostante i sentimenti che stanno sbocciando tra i due, non è sicura che Reid non esiterebbe a legarla ad una pira. Ha bisogno di tempo, di fargli capire che le streghe non sono per forza malvagie, di sviluppare quella tolleranza che scaturisce dalla conoscenza di ciò che non si conosce e quindi si odia. Ma è difficile quando una forza più potente e crudele di lei si muove contro il regno, con l’intento di spezzare uomini, famiglia reale e Lou stessa.
“Una strega e un cacciatore di streghe uniti nel sacro vincolo del matrimonio. Quella storia poteva andare a finire in un unico modo: un palo e un fiammifero.”
Cari lettori, che bell’inizio di trilogia! “Serpent & Dove. La strega e il cacciatore” è uno bellissimo fantasy young adult adatto agli amanti delle storie di Sarah J. Maas. Il libro ha due protagonisti incredibili: Louise (per tutti Lou), una giovane donna che nasconde insicurezze e paure dietro spavalderia, arguzia, canzoni da pub e risposte dirette. Non se ne tiene una, è impertinente, sfrontata e vivace, divertentissima nel suo obiettivo di mettere Reid nell’imbarazzo totale ad ogni occasione. È anche consapevole della situazione difficile in cui si trovano le sue sorelle, dell’ingiustizia e del dolore di cui sono vittime donne innocenti, della guerra che viene portata avanti da secoli e che nessuno tenta di risolvere, se non con altre morti.
Reid è un ragazzone alto e grosso, rosso di capelli, la cui pelle tende allo scarlatto quando si imbarazza. Il che succede spesso da quando Lou è entrata nella sua vita. Essere un Cacciatore è tutto ciò che ha sempre voluto, tutto ciò in cui crede, l’unica verità che abbia mai conosciuto. L’arcivescovo, il capo dell’ordine, l’ha cresciuto ed è come un padre per lui, lo ammira e odia deluderlo. Lui è convinto della sua causa, ma Lou riesce a contraddirlo, a metterlo in difficoltà, a fargli vedere le cose da un’altra prospettiva. Ma è difficile cambiare opinione, soprattutto quando del nemico si sa poco o niente, quel poco deciso da chi sta più in alto o determinato dalle azioni di pochi individui.
La guerra tra umani e streghe è vecchia di secoli, in pochi sanno il vero motivo per cui è nata e qual era la situazione prima del conflitto, eppure è stata accettata come consuetudine, nessuno si fa più domande, anzi si assiste alla morte crudele di donne di qualsiasi età senza battere occhio. Nonostante questa pratica sia stata abolita da tempo, la situazione, singola e storica, dei personaggi è una in cui ci possiamo ancora rispecchiare, purtroppo. È una situazione in cui il diverso viene temuto, in cui tradizioni e credi differenti vengono ritenuti inferiori, in cui il più forte bullizza il più debole perché si sente superiore, più civilizzato, più istruito, quando invece bisognerebbe solo accettare che esistono culture e mentalità differenti, perché il popolo è differente. Ma ciò non significa che debba per forza essere un nemico. È una situazione in cui chi ha potere istruisce le masse all’odio, alla discriminazione e alla paura. E il popolo, ignorante, segue senza porsi domande, perdendo quei sentimenti che rendono l’uomo un essere umano.
Ancora una volta lo young adult e il fantasy si dimostrano generi perfetti per parlare di un problema antico e contemporaneo allo stesso tempo con una storia semplice e interessante. La trama, appunto, è davvero bella e coinvolgente. Ci sono diversi tipi di streghe, le Dames Blanche, come Lou, la cui magia deriva dall’esterno, dalla natura, che poi deve essere bilanciata, quindi subiscono la reazione dei percorsi che scelgono; le Dames Rouge, come Coco, la cui magia deriva da dentro, dal loro sangue. Le più diffuse (e le più messe al rogo) sono le Dames Blanche, perché più vicine agli uomini e perché sono la congrega protagonista della centenaria guerra. Anche scoprire il ruolo di Lou in questa guerra è interessante e sconvolgente, come lo è il colpo di scena finale.
La narrazione è incredibile, fluida e scorrevole, alleggerita dalle battute di Lou e dal costante imbarazzo in cui mette Reid. Anche i personaggi secondari hanno la loro parte, soprattutto Coco, una strega sicura di sé ed effervescente come Lou, e Ansel, un iniziato dei Cacciatori con una mente più aperta degli altri, ma comunque facile all’imbarazzo e al rossore.
“Serpent & Dove” è un bel fantasy, semplice ed emozionante, che unisce il romance all’azione, alla crescita dei personaggi e allo svolgimento storico e magico. Il tutto è amalgamato perfettamente, impedendo al lettore di stancarsi e di rimanere sempre attento e interessato, sia alla storia che alle emozioni. Per tutta la storia ho provato un senso di angoscia perenne per come si sarebbe concluso questo primo libro e adesso non vedo l’ora di avere il secondo tra le mani, uscito il 1 settembre 2020! Già soffro. Il titolo, inoltre, è bellissimo: “Honey & Blood”. Non vedo l’ora di leggerlo!
Baci
Voto libro - 4.5
25 Febbraio 2021
Lou, Reid, Coco e Ansel stanno scappando dalla congrega, dal regno e dalla chiesa: fuggitivi senza un posto dove nascondersi.
Per sopravvivere hanno bisogno di alleati. Alleati potenti. Mentre Lou si dispera sempre di più per salvare chi ama, si affida a un lato della sua magia più oscuro che potrebbe costare a Reid più di quanto è disposto a perdere. Legato a lei per sempre, le sue promesse erano chiare: dove va Lou, lui la segue; e dov'è lei, c'è anche lui. Finché morte non li separi.
Lou, Reid, Coco e Ansel stanno scappando dalla congrega, dal regno e dalla chiesa: fuggitivi senza un posto dove nascondersi.
Per sopravvivere hanno bisogno di alleati. Alleati potenti. Mentre Lou si dispera sempre di più per salvare chi ama, si affida a un lato della sua magia più oscuro che potrebbe costare a Reid più di quanto è disposto a perdere. Legato a lei per sempre, le sue promesse erano chiare: dove va Lou, lui la segue; e dov'è lei, c'è anche lui. Finché morte non li separi.
Salve lettori!
Avete
presente quando una storia avrebbe dovuto essere una duologia, ma viene
aggiunto un terzo libro dal nulla? Quindi il secondo libro è un insieme
di cose per allungare il brodo?
“Blood
and Honey” di Shelby Mahurin, seguito di “Serpent and Dove”, ahimè, è
questo maledetto secondo libro. Ma andiamo con ordine.
Ovviamente se non avete letto il primo libro ci saranno spoiler.
Lou e Reid sono sopravvissuti a Mōdraniht e ai terribili piani di Morgane, non senza conseguenze.
Reid
ha scoperto di avere la magia, qualcosa che ha sempre disprezzato,
mentre Lou ha scoperto l’identità di suo padre e ha guadagnato una
cicatrice sul collo come ricordo di quella notte.
Entrambi
hanno i loro demoni con cui combattere, verità da accettare e rimorsi
che li mangiano dall’interno, ma hanno anche il loro amore. O forse
anche quello sta cedendo sotto la pressione di rabbia, insicurezza,
risentimenti e odio per se stessi.
Sia
Lou che Reid devono essere sinceri con loro stessi, affrontare le loro
paure e dominarle, solo così potranno di nuovo amare l’altro senza
esitazioni.
Ma gli
avvenimenti che si susseguono intorno a loro non gli permettono di
rilassarsi e affrontare questo percorso personale, anzi alimentano
l’oscurità e aumentano la distanza tra i due, troppo testardi e
orgogliosi per ammettere i propri errori.
Morgane,
nel frattempo, è in agguato. Attende il suo momento spostando pedine
incognite a suo piacimento, in attesa che Lou trovi il percorso giusto e
lo segua fino ad arrivare a lei.
“Il serpente e la sua colomba, la colomba e il suo serpente, prendono e rompono e soffrono, soffrono, soffrono...”
Partiamo dal presupposto che tutto ciò che succede in questo libro non ha senso.
Fino
all’80% gli eventi sono una scusa per far litigare Lou e Reid e farli
allontanare, in modo che affrontino da soli i loro problemi personali
(se non ami te stesso come fai ad amare un altro, ecc.) per poi capire
che amare sé stessi va bene, ma senza l’altro che vita è?
Che ci sta, ma non come ci sono arrivati loro.
Poi
arriva “la resa dei conti” che resa dei conti non è ovviamente (c’è pur
sempre un terzo libro), in cui c’è una morte che poteva essere evitata
dato che Lou capisce chi sarebbe morto.
Chiarisco, non metto in discussione la morte, perché è utile per il cambiamento finale di Lou, ma è stata proprio sprecata.
Il finale non lo commento, zero senso. Zero!
Per quanto riguarda i personaggi, gli unici decenti sono Coco e Ansel; Beau fa davvero poco per poter essere commentato.
Coco
dimostra di essere una vera amica pronta a tutto per il bene di Lou; sa
che sta attraversando un momento difficile ma non la abbandona, la
sostiene e la aiuta a rialzarsi, sempre.
Ansel è un cucciolo; è il più buono, il più gentile, il più coraggioso nella sua innocenza.
Lou
e Reid sono irriconoscibili, si comportano in modo stupido e immaturo.
Hanno vissuto esperienze traumatiche, certo, devono riprendersi e venire
a patti con esse, ovviamente, ma ciò non significa che debbano
comportarsi come bambini capricciosi.
Lou
si offende perché le dicono che si comporta in modo azzardato e che non
riesce più a controllare la sua magia, poi fa esattamente quello per
cui si è offesa.
Reid
scopre di essere una strega, è diventato ciò che ha sempre odiato,
inoltre le poche volte che ha usato la magia ha ucciso o rischiato la
vita. È fermamente convinto che la magia sia qualcosa di negativo che
consuma l’anima (e Lou non lo aiuta a cambiare idea con le sue azioni
sconsiderate).
Reid non
ha torto a temere la magia e a cercare di sopprimerla, il problema sono
le streghe intorno a lui, che invece di aiutarlo a controllarsi cercano
di costringerlo a usarla in momenti di difficoltà.
Lui
è vero che è ottuso, ma invece di urlargli che la magia non è negativa e
poi usarla in modo negativo, perché non farlo partire dalle basi? Un
fiore che sboccia, una fiammella sulle dita. No, facciamogli rischiare
la vita.
Se
lo scopo di questo secondo libro era farci diventare antipatici i
protagonisti e rovinare una storia partita in modo meraviglioso, beh,
ben fatto Shelby. Tanto di cappello.
Se ripenso a quell’ultimo capitolo mi vengono i brividi, poi da piangere, poi da ridere.
Io
ho cercato davvero di farmelo piacere, davvero, ma nonostante mi
ripetessi che tutto avrebbe avuto un senso, che serviva per la
“crescita” (che chiamerei più regredire) dei protagonisti, io non ho
provato nulla. Nulla, se non incredulità.
Come si può mandare all’aria un libro così bello come “Serpent and Dove”?
Rendendolo una trilogia risponderete, e mi sembra anche giusto.
Almeno
la narrazione scorre, anche perché ogni scena sembra a sé stante e non
parte di un insieme, quindi sono riuscita a finirlo presto.
Io
spero davvero che “Gods and Monsters” riporti la trilogia al livello di
“Serpent and Dove”, perché altrimenti sarebbe un peccato enorme!
Una storia così bella, dolce, felice, ma comunque articolata e piena d’azione, proprio buttata.
Ringraziate Amazon e la sua politica contro le parolacce, altrimenti ne avreste letta una ad ogni frase!
Voto libro - 2
Genere: Fantasy
Autrice: Shelby Mahurin
11 Novembre 2021
AMANTI INFELICI, UNITI DAL DESTINO O DALLA PROVVIDENZA
Lou è in fuga da quando era poco più che una ragazzina. Ma ora, dopo che Morgane l’ha quasi annientata, è giunto il momento di reclamare ciò che le spetta di diritto.
DALLA VITA O DALLA MORTE
Ma questa non è più la Lou che i suoi amici conoscevano. Non è più la Lou che ha saputo conquistare il cuore di un cacciatore. È sprofondata nell’oscurità, e questa volta nemmeno l’amore riuscirà a salvarla dall’abisso.
DAGLI DEI O DAI MOSTRI
Mentre Lou lotta contro i suoi demoni, streghe, cacciatori e persino gli spiriti stessi della terra si radunano per combattere la battaglia finale. E Reid dovrà affrontare una scelta devastante: un sacrificio terribile, o la morte di tutti coloro che ha imparato ad amare.
COMUNQUE SIA, QUESTA STORIA FINIRÀ CON UN PALO E UN FIAMMIFERO…
Salve lettrici e lettori!
È arrivato il momento di parlare di un libro che ho rimandato a lungo e ho temuto particolarmente.
Uscito in inglese a luglio e l’11 novembre qui in Italia per HarperCollins, “Gods & monsters. La strega e il cacciatore 3” di Shelby Mahurin è l’ultimo volume della trilogia “Serpent & Dove”.
Penso che ormai un po’ tutti sanno che il secondo volume per me è stata una delusione enorme, cosa sarà successo durante la lettura del terzo volume?
Non voglio anticiparvi nulla, venite a scoprirlo!
Purtroppo devo fare spoiler del secondo volume, quindi se non l’avete letto e avete intenzione di farlo, devo consigliarvi di non andare oltre.
Dopo il disastro dei piani improbabili in “Blood & Honey”, Lou, Coco, Beau e Reid si rimettono in viaggio per mettere più distanza possibile tra loro e Cesarine e raggiungere il castello delle Dames Blanches per sconfiggere Morgane una volta per tutte.
Il gruppo, però, non si è reso conto di un cambiamento importante in Lou, o almeno sentono che c’è qualcosa di sbagliato in lei, ma non riescono a capirne la causa.
Sono tutti sconvolti dal disastro di Cesarine, distrutti dalle perdite e preoccupati per chi è stato fatto prigioniero. Travolti dal dolore, associano il comportamento innaturale di Lou al lutto. Tutti e quattro devono trovare il modo di riprendersi, ognuno con i suoi tempi e i suoi modi.
Ma noi sappiamo bene che Lou non è solo cambiata; il suo corpo è controllato da Nicholina e la sua mente rischia di essere annientata e di sparire nel marasma di anime che la Dame Rouge ha assorbito per rimanere in vita. Ma nonostante la difficoltà a ricordare e la disperazione che la attanaglia, Lou non perde le speranze e combatte con tutte le sue forze per liberarsi.
Nel frattempo, Reid, Coco e Beau cercano di sopravvivere, di nascondersi sia dagli Chasseur che dalle streghe, di trovare un senso al comportamento di Lou e, successivamente, una cura.
“La speranza non è la malattia, è la cura.”
Ma nulla è mai semplice per questi protagonisti, infatti quello che vi ho raccontato è solo una piccolissima parte del romanzo, ricco di avventure, disavventure e colpi di scena.
E… e mi è piaciuto signore e signori!
Grazie Shelby perché hai ritrovato la strada, hai scritto un romanzo che fila, emoziona, i cui eventi hanno senso, avvengono al momento giusto e sono ben legati.
Inoltre, cosa più importante, i personaggi sono di nuovo coerenti!
La cosa che avevo odiato di più in “Blood & Honey” era il fatto che i personaggi principali non sembravano più loro stessi, completamente sconvolti per il bene di una trama allungata e tirata per i capelli.
Nonostante continui a considerare il secondo volume orribile, leggendo il terzo ho riconsiderato alcune scelte dell’autrice; non sono state le migliori, ma almeno hanno ottenuto un senso.
Non che il terzo volume sia perfetto, affatto.
Ci sono risvolti campati un po’ per aria, però, nel complesso (con una considerazione più bassa del romanzo e senza porsi troppe domande) funzionano.
“[…] Non scambiarmi per una porcellana. Non credere che io sia debole.”
La storia travolge, tanto. E non me lo aspettavo!
Il mio pensiero finiva sempre lì, curiosa di sapere cosa sarebbe successo. Una parte di me voleva semplicemente scoprire come sarebbe finita la trilogia, un’altra voleva davvero leggere la storia e ritornare da quei personaggi.
Ve l’ho detto, per me dipende tutto dal fatto che i personaggi sono ritornati coerenti con il proprio carattere. Qualcuno potrebbe ribattere che, più che coerente, uno di loro sia tornato al punto di partenza. Io dico, invece, che quei passi “indietro” sono stati molto utili per capire con calma cosa e chi diventare senza venire trascinati dagli eventi e dai sentimenti negativi.
Menzione d’onore a Coco e Beau.
Coco si riconferma un’amica eccezionale e un personaggio in cui è facile immedesimarsi; Beau ha più spazio stavolta e si fa amare con le sue battutine e il suo amore donato senza remore. Bella svolta anche per Célie, non me lo aspettavo ed è stata interessante.
“La paura era inevitabile. Tutti compiamo le nostre scelte, tutti ne subiamo le conseguenze. Tutti abbiamo paura: il segreto è imparare a conviverci, andare avanti”
La scrittura di Shelby Mahurin si riconferma scorrevole e incalzante, che la storia sia bella o brutta (come per Blood & Honey),
Che poi anche la trama si sia ripresa e abbia raggiunto un bel finale con colpi di scena interessanti è un pregio da non sottovalutare. E credetemi, io sono già contenta così. Non fa niente che non sia un libro perfetto, mi basta che non abbia fatto schifo.
Sono felice che alla fine sia ritornata ad essere una bella storia, non eccezionale perché quel diritto l’ha perso al secondo volume, ma almeno decente e anche un pochino emozionante.
Non mi è scappata la lacrima perché no, B&H mi ha ferita troppo ed era troppo tardi per riconquistarmi con la scena dolceamara, ma se a voi sono piaciuti tutti e tre i romanzi e avete amato incondizionatamente i personaggi, allora su di voi farà effetto.
Baci
Voto libro - 4
3 comments
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCredevo uscisse il 30 Maggio!! ☹😭😭 Mannaggia
RispondiEliminaSi, doveva. Ma è stato sposta ancora. :/
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