Dash & Lily


 

Genere: Young Adult
Autore: Rachel Cohn/David Levithan

08 ottobre 2020

Lily ha lasciato una Moleskine rossa piena di piccole sfide tra gli scaffali della sua libreria preferita. Una sorta di diario segreto che aspetta solo che il ragazzo giusto passi di lì e accetti di stare al gioco. Dash, che si ritrova a casa da solo per le vacanze di Natale, entra in libreria in cerca della compagnia di una buona lettura… e si ritrova in mano un piccolo taccuino rosso.

Quello che segue è un vorticoso gioco d’amicizia che si trasforma in qualcosa di più via via che Dash e Lily si passano segretamente il diario in una New York tutta neve e lucine. Riuscirà la loro relazione a distanza a rimanere così autentica anche di persona o questa speciale caccia al tesoro finirà in una disastrosa incompatibilità?

Questa è la vera sfida.


Salve Confine,
Ad autunno appena cominciato in quasi tutta Italia, tranne qui in Sicilia dove sotto al sole ancora si suda, vi propongo un nuovo romanzo, in uscita questa settimana per HarperCollins, che ha come sfondo nientemeno che il Natale newyorkese.
La mia recensione fa parte di un review tour dedicato a “Dash & Lily”, young adult natalizio scritto a quattro mani da Rachel Cohn e David Levithan.

Dash è un adolescente molto particolare, è riflessivo e taciturno, capace di pungente ironia. Odia fortemente il Natale, tanto che decide di mentire ai genitori, divorziati, per passarlo da solo in casa.
Il piano procede bene e così decide di andare nella sua libreria preferita, Strand, e procurarsi qualche lettura per passare le feste in totale pace.
I suoi piani, però, sono presto dimenticati quando trova su uno scaffale, tra i libri che stava esaminando, una Moleskine rossa. Curioso la prende e la sfoglia trovando dentro, inconsapevolmente, ciò che terrà occupati i suoi pensieri e le sue giornate future.

Lily non è meno particolare di Dash, è portiere nella squadra di calcio della sua scuola, non ha amici né ne vuole, adora tantissimo il Natale, ma quell’anno sarà un po’ triste: i genitori sono andati a festeggiarlo alle Fiji, cosa non da loro, e il nonno si trova in Florida dalla fidanzata, così lei è costretta a casa col fratello e il suo ragazzo. Sono loro due che le propongono di scrivere su una delle sue tante Moleskine rosse una serie di sfide da lasciare in una libreria da proporre alle persone che la troverà, in modo da movimentare le feste e la vita della ragazza.

È proprio quella la Moleskine che Dash trova e dal contenuto della quale si sente fortemente intrigato.
Accetta la sfida e così comincia l’avventura per i due ragazzi, avventura fatta a colpi di sfide divertenti lanciate attraverso le pagine dell’agendina che i due si lasceranno in giro per una New York illuminata a festa, e grazie alla quale instaureranno un rapporto amicale profondo nonostante non si siano mai conosciuti. Ma questa tenera amicizia continuerà una volta che i due si saranno incontrati?

“A scuola non sono a mio agio con nessuno, a parte sul campo da calcio: lì sono una superstar. Stranamente le mie doti di portiera salvapartita non si sono mai trasformate in popolarità. […] Sono l’unica che va d’accordo con tutti, visto che non sono amica di nessuno.”

Romanzo carino, uno young adult a tutti gli effetti, carino, leggero e di poche pretese.
Racconta con stile fresco e giovanile una storia semplice, senza particolari colpi di scena, che riesce comunque a catturare l’attenzione del lettore grazie all’espediente della Moleskine e di tutto quello che accade dal suo ritrovamento.
È scritto molto bene e la lettura risulta scorrevole, senza pesanti momenti di stasi.
I personaggi sono adolescenti comuni, tranquilli, senza particolari drammi nel passato né nel presente, se non i tipici drammi adolescenziali.

Dash e Lily sono i protagonisti che ci accompagneranno, o forse è meglio dire che noi accompagneremo nel loro viaggio alla scoperta di se stessi e l’uno dell’altra.
Dash è un ragazzo educato e intelligente, ama leggere e stare con i suoi amici, ma senza esagerare! Ha bisogno dei suoi spazi e dopo la rottura con la sua ex fidanzata, partita per la Spagna, non ha proprio intenzione di legarsi a qualcun’altra. Prende la sfida della Moleskine come un gioco interessante che stuzzica la sua intelligenza curiosa e finisce per rimanere impigliato tra le parole di una ragazza che comincia ad apprezzare profondamente.

Lily non è capace di fare amicizia, nonostante sia coinvolta nella squadra di calcio della sua scuola e stia in mezzo alle sue compagne di squadra; in realtà si sente sola, la cosa non la turba più di tanto, anche se comincia a farsi qualche domanda. L’espediente della Moleskine è un’idea del fratello che vuole movimentare le sue giornate e vuole anche aiutarla ad aprirsi un po’, e forse a togliersela un po’ dai piedi!
Lily all’inizio non è molto entusiasta, ma cambia idea nel momento in cui il ragazzo che ha accettato la sfida della Moleskine le risponde con un’altra sfida altrettanto intrigante.
Sulla carta, tra le pagine di quella agenda, riversano la loro vera natura e la regalano all’altro in maniera genuina come solo un adolescente può fare.

Mi è piaciuto molto che si siano conosciuti in questo modo, a dispetto di tutta la tecnologia che i giovani hanno a disposizione, gli autori scelgono un mezzo epistolare che continueranno ad usare anche dopo che si saranno incontrati, in barba ai cellulari che avrebbero potuto usare.
Se posso fare un appunto, ho sentito la mancanza di momenti di tensione emozionale; non dico che mi è risultato piatto perché comunque ha attirato la mia attenzione e mi ha praticamente costretta a leggerlo in pochissimo tempo.

Lo consiglio ad un pubblico di adolescenti in prevalenza, ma anche per noi che l’adolescenza ce la siamo lasciati alle spalle, può essere una storia carina con cui occupare il tempo in relax.
Buona lettura.


Voto libro – 3.5



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