L'apprendista geniale
La serie è composta da:
1. L'apprendista geniale
2. La ragazza con le parole in tasca
3. Tutto accade per una ragione
Genere: Narrativa
Autrice: Anna Dalton
30 agosto 2017
UNA STORIA SUL FASCINO DI VENEZIA E DI UN COLLEGE PRESTIGIOSO.
UNA PROTAGONISTA UNICA, TIMIDA E TESTARDA CHE LOTTA PER IL SUO SOGNO.
Andrea attraversa il cancello del college di corsa mentre la vista di Venezia si perde all'orizzonte. In ritardo come sempre, è ancora più maldestra del solito con il pesante borsone sulle spalle. Ma in tasca stringe tra le mani qualcosa che riesce sempre a darle sicurezza. È un fogliettino di carta con su scarabocchiato scrivi, scrivi, scrivi. Tre semplici parole che la madre le ha insegnato quando era una bambina. Tre semplici parole che ancora adesso segnano la strada verso il suo sogno: diventare una giornalista. Dal giorno in cui è riuscita a tenere la penna in mano, Andrea ha riempito fogli e fogli scrivendo su tutto. Quello è il suo modo di distogliere la mente da ogni altro pensiero.
Ora finalmente è entrata in una delle scuole di giornalismo più prestigiose e ci è riuscita solo grazie ad una borsa di studio per i suoi ottimi voti. Ecco la sua forza.
Ma lì quello che ha imparato fino ad allora non basta. Perché tra quelle aule l’ambizione guida ogni cosa. Perché ci sono persone pronte a fare di tutto per ostacolarla, per intralciare il raggiungimento del suo obiettivo. Senza sconti.
Per fortuna accanto a lei ha i suoi tre amici che non si sono fermati davanti al suo essere timida e solitaria.
C’è Marylin che veste sempre di nero, Andre che le sta dietro come la sua ombra. E soprattutto l’enigmatico ragazzo che si fa chiamare Joker che sotto un enorme sorriso nasconde qualcosa che il cuore di Andrea non vede l’ora di scoprire. Con loro accanto si sente più al sicuro. Eppure la posta in gioco è molto alta. Diventare una giornalista per lei significa tutto. Adesso deve attaccarsi sempre più forte a questo suo desiderio. Non può deludere la persona a cui tanti anni prima ha promesso di difenderlo. Anche se ci vuole tutto il coraggio che non pensava di avere.
Buonasera, lettrici!
Oggi vi parlerò di “L’apprendista geniale” di Anna Dalton, edito Garzanti, uscito lo scorso agosto.
Andrea Doyle sta finalmente coronando il suo sogno di quando era bambina, ovvero diventare una giornalista come sua madre, entrando nell’università di giornalismo più prestigiosa al mondo a Venezia. Andrea dovrà mettere tutta se stessa per riuscire a farsi notare, in quanto ci sono tanti talenti e i buoni voti non bastano, ma soprattutto ci sono persone che farebbero di tutto per sovrastarla. Andrea sta per iniziare un’avventura, ma non sarà sola, accanto avrà degli amici e insieme affronteranno le sfide che il college le metterà sul suo cammino.
Questo è il primo romanzo che leggo di questa autrice.
Si è trattata di una lettura divertente e profonda, che parla di come bisogna stringere i denti se si desidera raggiungere il proprio obiettivo.
Andrea sogna di diventare una giornalista come sua madre da quando era piccola.
Passava ore nel suo studio giocando a fare la giornalista, sognando come sarebbe stato lavorare con il suo idolo quando sarebbe diventata grande. La vita però è imprevedibile. È quasi vicina a raggiungere il suo sogno, prima però si deve laureare in giornalismo, così entra con una borsa di studio alla Longjoy College a Venezia, una delle più famose Università giornalistiche nel mondo, in cui non tutti riescono ad entrare, ma lei ce l’ha fatta. Dovrà impegnarsi il doppio, i rivali saranno molti, ma non troverà solamente loro, anzi troverà tante amicizie e anche l’amore.
Ed è così che Andrea inizia un’avventura tutta nuova; tra alti e bassi si metterà alla prova, imparando a conoscere se stessa a trovare più fiducia. Questo grazie anche all’aiuto dei suoi cari e dei suoi amici, per cui farebbe di tutto. Si troverà anche ad affrontare i propri sentimenti per Joker, un ragazzo dal soprannome curioso coi capelli verdi; per quanto si sforzi di non provare nulla per lui e di vederlo come un’amico, Andrea si ritrova in balia delle emozioni. E per la prima volta nella sua vita deciderà di farsi avanti, senza essere una spettatrice come aveva fatto fino ad ora.
Come potete capire sono rimasta piacevolmente soddisfatta di questa lettura. Tratta di temi che quasi tutti abbiamo vissuto, tanto che è facile immedesimarsi nella protagonista, sentirla vicina. Andrea dopotutto è una ragazza che sta prendendo in mano le redini della propria vita, lontano da casa, in un luogo con cui non ha familiarità. Chi di noi non ha vissuto la stessa situazione?
Direi che se siete in cerca di una bella lettura ce fa pensare ed emozionare allo stesso tempo, “L’apprendista geniale” fa per voi. Vi avviso però: come ben sapete sono un’amante del romance e in questo romanzo non ne troverete molto, ma non per questo non vi piacerà, anzi ne rimarrete entusiasti! Tutto calza a pennello e non cambierei nulla al suo interno.
Credo di avervi detto fin troppo, quindi vi lascio alla lettura!
A presto.
voto libro - 4
Genere: Nattariva
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Genere: Narrativa
Autrice: Anna Dalton
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La meta è lì, a un passo. Per raggiungerla basta superare gli esami finali al Longjoy College e diventare una giornalista. Per Andrea questo significa realizzare il suo più grande sogno, ma soprattutto poter infine seguire le orme di sua madre che le manca ogni giorno di più. Ma proprio ora che dovrebbe concentrarsi solo sullo studio, non fa altro che pensare alla lettera in cui la donna le rivela di averle lasciato qualcosa di importante, senza darle indizi. Andrea sa che c'è un unico luogo da cui cominciare a cercare: Dublino. Dove affondano le sue radici, senza le quali non può spiccare il volo. Decide allora di partire per l'Irlanda con la scusa della tesi di laurea, anche se non sono ragioni di studio a spingerla. È un azzardo. Andrea sa bene che la competizione tra i suoi colleghi è altissima, e che non può fare passi falsi. Ma capire cosa vuole dirle sua madre è troppo importante. Talmente importante da spingerla a mentire per la prima volta a quella che ormai è la sua famiglia d'adozione, i suoi amici Marilyn, Andre... e Joker. Adesso che non hanno più paura del loro amore, lui non sarà felice di essere messo da parte. Andrea è di nuovo la ragazza dubbiosa e fragile del primo anno di college. È di nuovo la bambina che ha perso troppo presto l'affetto della madre. Questa è la ferita che deve curare per capire davvero chi è. E deve farlo da sola. Anche se sola non è mai, perché un foglio di carta e una penna sono sempre lì con lei. Il suo scudo, la sua forza. La sua vita.
mi è capitato, questa volta, di appassionarmi a un romanzo leggendone la trama, per poi accorgermi, solo verso metà della lettura, che si trattava di un terzo volume di una serie di autoconclusivi dedicati alla protagonista, una giovane e brillante futura giornalista.
Sto parlando di “Tutto accade per una ragione” di Anna Dalton, che fa parte della serie che parla, appunto, della tenace aspirante giornalista Andrea Doyle.
In blog troverete il primo volume recensito dalla mia collega Laura, presto ne recupererò la lettura e vedrò di potervi parlare anche del secondo.
Andrea Doyle è finalmente arrivata al terzo anno della esclusivissima scuola di giornalismo, la Longjoy, sull’Isola dei Santi a Venezia.
Quest’ultimo anno è particolarmente duro perché prevede i famigerati esami finali e la possibile partecipazione a uno stage al New Yorker.
La competizione, se possibile, è arrivata a livelli altissimi e Andrea non deve distrarsi per nessuna ragione.
Accanto a sé ha una squadra di amici fortissima, persone che sono entrate nella sua vita, chi di prepotenza, chi in punta di piedi, e sono diventati la sua famiglia: Marilyn, Andre, Uno e Joker.
Ma Andrea resta sempre un passo indietro rispetto ai sentimenti, ha paura dei legami e di quello che possono comportare per il suo futuro, così anche la sua storia d’amore con Joker rimane sempre un po’ traballante, incerta. E se questa non è una distrazione dal suo obiettivo (diventare una giornalista come la madre), allora lo sarà la lettera che quest’ultima le ha lasciato e che la porterà a intraprendere un viaggio a Dublino, più di uno in verità, durante i quali cercherà di capire cosa le abbia voluto dire nella sua ultima lettera, qual è l’eredità importante che le ha lasciato. Riuscirà a scoprirlo?
Riuscirà ad afferrare finalmente per la coda il sogno della sua vita che come una cometa ha segnato tutto il suo cammino?
Riuscirà, infine, a comprendere il suo cuore?
“… perché per raggiungere l’oro alla fine dell’arcobaleno, come qualunque altra cosa nella vita, non bisogna mai abbassare la guardia. Si devono tenere gli occhi fissi sull’obiettivo, sempre. Perseverare e insistere fino a che non si scorge qualcosa che luccica, che brilla e ci da capire che finalmente siamo arrivati.”
Come già annunciato all’inizio, ho intrapreso la lettura di questo romanzo ignara che fosse praticamente l’ultimo di una trilogia.
Ammetto che durante la lettura ho sentito come un senso di incompletezza, un senso di mancanza, riuscivo a sentire che i pezzi del puzzle non combaciavano e allora sono andata alla ricerca dei romanzi scritti da questa autrice e mi sono resa conto della situazione.
Tuttavia, posso dirvi che, nonostante questo piccolo disagio che ha disturbato un po’ la mia lettura, sono riuscita ad apprezzare la storia di Andrea e dei suoi amici sebbene fosse arrivata all’ultimo capitolo.
La sensazione che lo fosse, in verità, pervade tutto il romanzo; si sente proprio l’aria da ultimo anno di scuola, si percepiscono le incertezze sulla vita, sui progetti di questi ragazzi che hanno vissuto quasi protetti dalle mura della rigidissima scuola e che ora si ritrovano sul punto di spiccare il volo.
Considerata la mancanza, assolutamente mia, di non aver ancora letto i due romanzi precedenti, non posso dare un giudizio definitivo e assoluto, ma posso dire che la Dalton mi ha convinta tantissimo.
La lettura è scorrevole e alleggerita da graziosi siparietti, ma non manca di profondità ed emozione.
Ho sentito il personaggio di Andrea in perenne stato di contraddizione, come se avesse un piede verso il raggiungimento di una sorta di maturità emotiva e uno impantanato nelle sue insicurezze, nelle sue paure.
Più di una volta si auto boicotta con i suoi comportamenti, soprattutto nei rapporti con gli altri, nel suo rapporto con Joker, che sembra non dover approfondirsi mai più di tanto. Lei stessa davanti alla possibilità di poter condividere la stanza con lui, avendo così finalmente la possibilità di conoscersi e viversi meglio, trama una soluzione per non doverlo fare, inventando una nuova coinquilina e trovandone una di fortuna, con il risultato che le bugie hanno le gambe corte.
È chiaro, per un lettore attento, da dove derivi questo suo comportamento nei confronti dei legami seri e duraturi, ma in alcuni casi non ho potuto condividere a fondo le sue scelte, i suoi comportamenti.
“Avevo scoperto, in quella mia esperienza incredibile che sarebbe finita tra pochi mesi, che in qualsiasi luogo, in qualsiasi circostanza è possibile ricrearsi una casa. L’importante è avere intorno delle persone che ti aiutino a sentirti in famiglia.”
La forza di questo romanzo sono anche gli amici, quella famiglia acquisita, senza legami di sangue evidenti, ma è legata nel profondo da radici forti e durature. Marilyn, Andre e Uno non si fanno di certo imbrogliare dai muri di cartone di Andrea.
Tutto sommato e malgrado tutto, ho trovato “Tutto accade per una ragione” un romanzo molto bello già da solo e non vedo l’ora di avere il tempo di recuperare gli altri, nonostante mi sia già sparata il finale come un grande spoiler.
Vi consiglio quindi di leggere tutta la serie, non fate come me!
voto libro - 4
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